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Credem

Credem comprerà Carige?

I conti semestrali, il giudizio della Bce e gli scenari (Carige?). Tutte le novità sul Credem (Credito Emiliano) con le parole del direttore generale Nazzareno Gregori

“Su Carige non possiamo dare informazioni, avendo firmato un non disclosure agreement con i nostri interlocutori. Abbiamo preso visione delle cose, e’ una situazione ovviamente molto articolata e complessa”, ha detto il direttore generale di Credem, Nazzareno Gregori, nel corso di una conference call con gli analisti finanziari per presentare i conti del primo semestre 2021, rispondendo a chi gli chiedeva di un possibile interesse per l’acquisizione di Carige dopo l’ingresso nella data room della banca ligure: “Quando i nostri interlocutori lo decideranno – prosegue Gregori – diranno loro qual e’ la nostra posizione”.

“La recente acquisizione di Caricento credo sia la dimostrazione che vogliamo proseguire in questa direzione. E’ ovvio che un buon affare si fa sempre in due. Noi puntiamo a crescere e, se ci saranno opportunità, le percorreremo tutte, ovviamente non emergenzial”, ha aggiunto il direttore generale di Credem, rispondendo a chi gli chiedeva quale sarà la futura strategia di M&A dell’istituto. “Siamo apertissimi a tutti, con i nostri criteri di valutazione, e rimaniamo attivi sul mercato – ribadisce Gregori – spiegando per quale motivo la banca non sia disposta a valutare operazioni da lui definite ‘emergenziali’: “Perché questo vuol dire andare in un cono d’ombra che distoglie la nostra attenzione da altri progetti strategici, che per noi genereranno molto piu’ valore rispetto a un M&A emergenziale”.

Due giorni fa c’è stato il via libera del cda di Credem ai conti dei primi sei mesi dell’anno chiusi con utile netto consolidato a 136,4 milioni di euro in crescita del 75,1% rispetto a giugno 2020 (dopo aver spesato 23,9 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficolta’ e 16,8 milioni di euro di oneri di integrazione con la Cassa di Risparmio di Cento).

Il margine di intermediazione si attesta a 639,8 milioni (+11%), mentre le commissioni nette ammontano a 316,2 milioni (+12,8%). I costi operativi salgono a 385 milioni (+10,7%). Il cost/income risulta in leggero calo al 60,2% rispetto al 60,3% di fine primo semestre 2020. Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 1,4 milioni rispetto a 2,3 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette sui crediti registrano un apporto positivo pari a 15,2 milioni (rispetto al contributo negativo per 52,2 milioni). Per la prima volta la banca registra un costo del credito annualizzato negativo pari a -10 punti base. Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,37% (rispetto a 0,59% a fine primo semestre 2020).

Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (Npl ratio) si attesta al 2,6% (contro 3,6% a fine primo semestre 2020). Il Cet1 ratio ‘fully loaded’ calcolato su Credemholding e’ pari a 14,38%. Inoltre, la banca ha concluso il processo di fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Cento in Credito Emiliano, efficace dallo scorso 24 luglio.

Credem “e’ stato nuovamente confermato dalla Banca centrale europea tra gli istituti piu’ solidi a livello continentale”, ha rivendicato in settinana l’istituto commentato l’esito degli stress test, che nello scenario avverso ha calcolato un impatto inferiore ai 300 punti base sul Cet1 dell’istituto. “Questo risultato – nota la banca – colloca il gruppo tra le migliori cinque banche dell’esercizio condotto dalla Bce e tra le migliori 16 banche all’interno dei 101 maggiori istituti creditizi europei coinvolti dall’Autorita’ bancaria europea (Eba) e dalla Bce”.

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