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Costi e ricavi delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina. Le previsioni dell’Università La Sapienza

Ecco le conclusioni dello studio dell'università La Sapienza con le previsioni economiche delle Olimpiadi invernali

I dati di riferimento

Le principali tipologie di spesa considerate nella simulazione sono le seguenti

  1. Investimenti.
  2.  Costi di gestione dell’evento.
  3.  Spese dei visitatori.

Gli investimenti previsti sono pari a circa 346 milioni di euro. Principalmente, si riferiscono alla realizzazione dei villaggi olimpici e dei media center. Inoltre, prevedono, interventi specifici su impianti sportivi esistenti, realizzazione di nuovi impianti, predisposizione di aree dedicate a attività culturali e ricreative (fan zone). La spesa per investimenti è finanziata dalle amministrazioni locali per il 58% (203 milioni), mentre quella finanziata dai privati è pari al 42% (142 milioni).

I costi di gestione previsti per la realizzazione dell’evento sono pari a 1.170 milioni (Budget Operativo). Il costo contabilizzato per le Olimpiadi invernali organizzate a Torino nel 2006 era stato di 1.229 milioni (cfr. studio Gruppo CLAS). Ai costi di gestione si sommano i 415 milioni a carico dell’amministrazione centrale, di cui 402 imputabili alle spese in materia di sicurezza dell’evento, come desunti dalle stime indicate dal Ministero dell’Interno (la spesa riguarda per il 25% trasferimenti e per il 75% consumi pubblici), ai quali si aggiunge la quota stimata di maggiori spese imputabili alle altre amministrazioni centrali.

Le spese per i visitatori sono calcolate utilizzando i dati derivati dagli studi effettuati dal Gruppo CLAS e Nielsen su richiesta del Comitato promotore, e si basano sulla stima dei biglietti venduti (in totale 1.080.000). Queste spese consistono in 567 milioni di Euro al netto del costo dei biglietti. Le spese fanno riferimento: ai visitatori dell’evento, possessori di biglietti, residenti e non residenti nelle regioni interessate che pesano per il 75%, agli atleti e ai loro accompagnatori (si tratta delle spese extra ospitalità) [6%], e al personale dei media ed altre persone coinvolte nella realizzazione dell’evento [19%].

3. I risultati delle previsioni

Nella figura 1 sono riportati i risultati di simulazione per la deviazione dal controllo (ossia dalla dinamica tendenziale in assenza dell’evento) del Prodotto Interno Lordo (PIL), dell’occupazione (unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, ULA) e per la variazione cumulata del PIL. I dati sono espressi in milioni di euro a prezzi 2018.

Già a partire dal 2020 si registrano aumenti significativi del PIL e dell’occupazione. Il picco in termini di PIL si registra nel biennio 2025-2026, con un aumento medio pari a 350 milioni annuali. Al 2028, il PIL cumulato aggiuntivo prodotto dall’evento risulta pari a circa 2300 milioni di euro. Rispetto al tendenziale, l’organizzazione dell’evento produce un aumento medio di circa 5500 unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, con un picco nel 2026 pari ad oltre 8500 unità. La Figura 2 mostra le stime delle entrate fiscali cumulate delle amministrazioni centrali. Le principali imposte dirette sono state suddivise tra famiglie e imprese. In particolare, la parte relativa alla tassazione diretta delle famiglie fa riferimento a: IRPEF, ritenute su utili distribuiti dalle persone giuridiche; ritenute su contributi di enti pubblici; premi; capitali di assicurazione sulla vita; imposta sostitutiva sui fondi di investimento; imposta sostitutiva per rideterminazione dei valori di acquisto di terreni edificabili; imposta sulle riserve matematiche rami vita, assicurazioni, ecc. La parte relativa alla tassazione diretta delle imprese fa riferimento a: IRPEF; IRES; imposta sostitutiva redditi nonché ritenuta su interessi e altri redditi di capitale; imposta sostitutiva delle imposte sui redditi sulle rivalutazioni dei beni aziendali iscritti in bilancio e sullo smobilizzo dei fondi in sospensione di imposta; imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze; imposta sostitutiva per rideterminazione valori di acquisto di partecipazioni non negative; imposta sostitutiva sulle riserve e altri fondi in sospensione d’imposta e per rivalutazione beni d’impresa; altre dirette.

La Tassazione diretta relativa a IVA e altre indirette (non locali) si riferisce ai soli gettiti di competenza dell’amministrazione centrale.

L’organizzazione dell’evento genera sostanziali entrate aggiuntive già a partire dal 2020. Nel 2028, dopo due anni dal termine dell’evento, si stimano entrate fiscali aggiuntive cumulate pari a circa 600 milioni di euro ripartite tra tributi diretti e indiretti. La figura 3 ne riporta le cumulate in relazione alle principali componenti di entrata fiscale.

La Figura 4 mette a confronto le spese delle amministrazioni locali e centrali seguendo il timing ipotizzato nel modello, con le maggiori entrate cumulate analizzate nella figura precedente. La linea tratteggiata rossa riporta anche la stima del PIL cumulato negli stessi ann

Come si evince dal grafico, le entrate fiscali connesse all’organizzazione dei giochi Olimpici e Paralimpici invernali sono superiori alle spese negli anni precedenti all’evento e poco al di sotto del totale delle somme stanziate dopo due anni dall’evento. In particolare, la stima delle entrate fiscali cumulate nel 2028 è pari a 601,9 milioni di euro, mentre il totale delle spese previste per l’amministrazione centrale è pari a 415 milioni di euro, con un saldo positivo pari a 186,8 milioni di euro.

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