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CLAUDIO COSTAMAGNA

Costamagna fa cassa dopo la Cassa?

Parole, affari e progetti di Claudio Costamagna, ex presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp), confessati al Corriere Economia tranne la sua presidenza di Fsi...

 

Serviva un’intervista a tutta pagina sul Corriere Economia per avere certezza di quello che dal 2015 in tanti sostenevano: l’ex presidente di Cassa depositi e prestiti, Claudio Costamagna, vantava diversi conflitti di interessi nell’occupare la poltrona più importante di una delle istituzioni economiche chiave del nostro Paese.

Certo, nel mega colloquio a tutta pagina con il quotidiano di via Solferino, dove Cdp vanta gli uffici milanesi, il super banchiere con vent’anni sulle spalle in Goldman Sachs, grande amico di Romano Prodi, dimentica però il suo ruolo nel Fondo Strategico Italiano di Maurizio Tamagnini, quello che proprio Costamagna ha aiutato con 500 milioni di euro nel 2017.

L’ex presidente della Cassa depositi e prestiti è ora presidente del consiglio di amministrazione di Fsi, realtà rinata due anni fa che fece sobbalzare non pochi banchieri sulla sedia per il modo in cui aspirava a sostenere le piccole e medie imprese italiane.

Ma c’è di più. Nella lunga intervista sul Corriere si legge della sua vita 4.0, di come la sua nuova cabina di regia ha le insegne della CC & soci, la sua storica boutique di investimenti costituita nel 2006 appena dopo l’uscita da Goldman Sachs, congelata nei tre anni in Cdp, e che ora sta assumendo una forma più strutturata.

Sul fatto che fosse congelata in tanti hanno avuto dei dubbi in questi anni e il rilancio così immediato fa pensare. Del resto, già due anni fa c’è chi, come il quotidiano La Notizia, ricordava che Costamagna oltre e essere presidente di AAA (Advanced Accelerator Applications), Costamagna risultava anche consigliere di amministrazione di Fti Consulting Inc, altra società quotata a New York.

Senza contare che continuava a essere presidente e azionista al 90% della holding di partecipazioni CC & Soci. Eppure proprio quell’anno continuava a incassare dalle azioni mantenute.

E c’è di più. Grazie al lavoro in Cdp il banchiere amico di Prodi e nominato nel 2015 dall’ex premier Matteo Renzi ha potuto allargare i propri orizzonti. CC& Soci infatti «sarà una società di advisory confezionata per aiutare le piccole e medie aziende a crescere».

Dice Costamagna: «Le ho conosciute proprio grazie al mio lavoro in Cdp e loro adesso sanno chi sono. Vorrei sostenerle e non solo nel processo di crescita. Anche in quello di trasformazione generato da temi di successione. Il clima economico non è dei più ottimistici e questo può contribuire ad accelerare i cambiamenti nelle imprese. Potremo trovare i ‘giusti’ capitali se necessario».

Gli incarichi non sono finiti qui, li ricorda sempre il Corriere. «C’è una piccola quota in Credimi, la società di factoring digitale per lo sconto delle fatture emesse soprattutto dalle Pmi, e la Virtual B, società di consulenza basata sui big data per marketing digitale e compliance per banche e risparmio gestito. Tra le altre quote c’è quella in Planet, un’altra startup ideata da Buono per gestire smart city».

 

(estratto di un articolo pubblicato sul quotidiano La Verità)

 

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