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Cosa farà il fondo americano Hig Capital con l’italiana Ala

L'azionista Aip cede il controllo di Ala, gruppo italiano specializzato nella gestione e distribuzione di prodotti e componentistica per l'industria aeronautica e aerospaziale, al fondo americano Hig Capital, con obiettivo Opa e delisting. Tutti i dettagli dell'operazione e i numeri di bilancio di Ala

Aip Italia vende il 73,78% di Ala, gruppo italiano specializzato nella gestione e distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale, al fondo americano H.I.G. Capital, attivo nel settore del private equity.

La holding detenuta dalla famiglia Scannapieco e da Vittorio Genna, spiega una nota, reinvestirà parte dei proventi derivanti dall’operazione per l’acquisto di una partecipazione di minoranza indiretta in Ala.

A seguito del closing dell’operazione sarà promossa una offerta pubblica di acquisto totalitaria obbligatoria finalizzata al delisting di Ala.

L’operazione, continua la nota, è finalizzata ad “accelerare la crescita del gruppo Ala e rafforzare ulteriormente il suo posizionamento competitivo nel settore della logistica integrata nel campo aeronautico e aerospaziale, sia in ambito civile che nel settore della difesa (Aerospace & Defence), a livello globale”.

Tutti i dettagli.

AIP ITALIA CEDE IL CONTROLLO DI ALA

Quindi Aip Italia, Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna (fondatori della società nella foto) da una parte e Wing HoldCo, veicolo societario che fa capo al fondo H.I.G. Europe Middle Market LBO Fund II di H.I.G Capital, dall’altra, hanno sottoscritto un contratto per l’acquisizione, da parte della seconda, di una partecipazione del 73,78% del capitale sociale di Ala – società quotata su Egm tra i principali supply chain partner a livello internazionale per i settori Aerospazio, Difesa, Ferroviario e high-tech – e conseguente reinvestimento di Aip Italia in Wing di parte dei proventi, così da detenere una partecipazione rappresentante il 30% del capitale sociale di Wing.

IL VALORE DELL’OPERAZIONE

Il corrispettivo per l’acquisizione è pari ad 36,50 euro per azione Ala cum dividendo 2025, ovvero di 35,75 euro ex dividendo 2025. Come specifica la nota, il primo incorpora un premio pari a circa il 20%, 27% e 40% rispetto alla media ponderata per i volumi giornalieri scambiati del prezzo ufficiale delle azioni registrato, rispettivamente, negli ultimi tre, sei e dodici mesi.

COS’È ALA

Come spiega il sito web dell’azienda, Ala nasce nel 2010, dalla cessione di rami d’azienda di Aip Italia e del competitor Avio Import in quota minoritaria: da quel momento comincia un percorso di internazionalizzazione attraverso fusioni e acquisizioni strategiche.  Gli Usa costituiscono il punto di partenza dell’espansione attraverso l’acquisizione di Aerolyusa nel 2010 e Westbury nel 2012, entrambe nello stato di New York. Nel 2016, con l’acquisizione del gruppo anglo-francese Stag, c’è l’espansione in Europa. Nel 2018 nasce Ala Israel, attraverso una joint-venture con un partner locale.

Poi nel 2019, Ala passa sotto il pieno controllo di Aip Italia che diventa la holding del Gruppo e nel 2020, attraverso l’acquisizione di un player locale, si aggiunge alle sedi del gruppo Ala Germany sede ad Amburgo. Dopodiché, nel 2021, Ala si quota in Borsa nel segmento EGM (Euronext Growth Milan). Nel 2022 avviene l’acquisizione del gruppo spagnolo SCP Sintersa. Con questa operazione, Ala acquisisce una quota di mercato nella penisola iberica, ma soprattutto nel segmento strategico e in continua evoluzione della progettazione, produzione e assemblaggio di sistemi di interconnessione elettrica.

Ad oggi la società è attiva anche nei settori energetico e ferroviario.

LEONARDO, BOEING E LOCKHEED MARTIN TRA I CLIENTI

Tra i clienti annovera i principali costruttori di aerei e motori come Boeing, Leonardo, General Electric e Lockheed Martin.

SOTTOSCRITTO ACCORDO DI INVESTIMENTO E PARASOCIALE

Inoltre, Aip Italia e il Fondo Hig, hanno anche sottoscritto un accordo di investimento e parasociale diretto a disciplinare, subordinatamente al closing, gli impegni delle parti in merito all’offerta e al delisting, la corporate governance di Wing e del gruppo Ala, l’esecuzione di directorship agreement e di management agreement con i fondatori e con l’attuale top management e l’adozione di un management investment plan rivolto ad alcuni amministratori esecutivi, key manager e/o collaboratori di Ala e/o delle sue controllate.

L’accordo prevede che il gruppo Ala continuerà a beneficiare dell’apporto manageriale e strategico dei fondatori, Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna, e del management team guidato dall’attuale ceo Roberto Tonna.

GLI ADVISOR

Ad assistere Aip Italia otriviamo Mediobanca in qualità di advisor finanziario, nonché gli studi legali Boccia & del Giudice e Gianni & Origoni. All’interno dell’operazione UniCredit tramite la sua divisone Advisory agisce come Exclusive M&A Buys-Side Financial Advisor. La banca di Piazza Gae Aulenti agisce sulla transazione anche in qualità di Sole Financing provider con il suo team Leveraged Financing Solutions.

I NUMERI 2024 DI ALA

Guardando il bilancio 2024, il gruppo ha chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato pari 291 milioni al 31 dicembre 2024 (passato da circa 130,7 milioni di euro nel 2021). Il valore della produzione si attesa a  291 milioni di euro, con una crescita del 24,8% rispetto a  233,1 milioni nell’esercizio 2023.

Per quanto riguarda i margini, l’ebitda ammonta 35,8 milioni di euro, con una crescita più che significativa del 41,0% (25,4 milioni nel 2023). “Questo risultato evidenzia l’efficacia delle attuali strategie operative e commerciali della Società, oltre a sottolineare la qualità del fatturato addizionale generato da Ala nel 2024” spiegava la nota del gruppo. L’Ebitd Margin si attesta a 12,3% con un incremento di 1,4 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente.

Passando all’Ebit, il dato è pari a 30,7 milioni di euro rispetto ai 21,2 milioni dell’esercizio precedente con un significativo aumento di circa 9,5 milioni di euro con un incremento percentuale pari a +44,8%. L’Utile Netto consolidato per l’esercizio 2024 ammonta a 16,8 milioni di euro, in aumento del 72,1% rispetto ai 9,8 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2024 la Posizione Finanziaria Netta è a debito per 47,7 milioni di euro, in linea con i 46,7 milioni registrati al 30 giugno 2024, e in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 pari 29,2 milioni. “Questo incremento riflette le importanti operazioni di investimento finalizzate a supportare la crescita futura del gruppo” spiegava la nota della società.

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