Un ottimo segnale. Più delle iniziative di boicottaggio che lasciano il tempo che trovano sono importanti gli atti concreti di solidarietà auspicati da più parti anche in GDO a cominciare dal Presidente di ANCC Coop Ernesto Dalle Rive (leggi qui), rilanciato e condiviso, per quello che conta, anche dal sottoscritto attraverso il blog (leggi qui). Per ora si sono mosse Coldiretti e Filiera Italia che hanno partecipato alla recente iniziativa “Food for Gaza” di presentazione del primo carico di aiuti raccolti per Gaza da parte del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Riso, lenticchie, fagioli e passata di pomodoro, sono alcuni dei prodotti che saranno inviati alle popolazioni in difficoltà donati dalle aziende di Coldiretti e Filiera Italia.
All’incontro, che si è tenuto presso uno degli hub di smistamento di Coldiretti a Nepi (Viterbo), diventato centro di raccolta dell’iniziativa, erano presenti anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e l’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, oltre che i rappresentanti di Fao, World Food Program, Ficross e Protezione Civile, partner di “Food for Gaza”. “Come Coldiretti è molto importante poter collaborare con il Ministero degli Esteri e le altre organizzazioni in questa grande operazione di solidarietà – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – Un’iniziativa per la quale abbiamo immediatamente dato la nostra disponibilità per un supporto logistico e, soprattutto, per la raccolta dei prodotti agroalimentari provenienti dai contadini italiani da destinare alla popolazione di Gaza. Una popolazione che vive un momento particolarmente drammatico. La cosa che ci piace sottolineare – conclude Prandini – è che questo non è un evento che dura una giornata, ma sarà un impegno continuativo, anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, fino a che ce ne sarà bisogno”.
“Come filiera agroalimentare italiana siamo orgogliosi di aver contribuito a lenire la situazione di gravissima insicurezza alimentare che per la popolazione di Gaza è la prima emergenza – ha sottolineato Luigi Scordamaglia – Siamo però pronti, non appena le condizioni lo consentiranno, ad offrire un contributo concreto alla ripresa anche della produzione alimentare in quei territori”. L’impegno di Coldiretti e Filiera Italia, infatti, non si limiterà ai prodotti. L’obiettivo è quello di dare continuità al sostegno e rispondere in questa fase ai bisogni più immediati in termini di sicurezza alimentare e, auspicabilmente il prima possibile, contribuire alla ricostruzione del settore agroalimentare della Striscia.
La discesa in campo di Filiera italia spero significhi un impegno più significativo e diretto dell’insieme dei suoi soci che, per la GDO vede realtà come Conad, Crai Secom, Carrefour e LIDL visto che non è stato ancora possibile mettere in moto un’iniziativa specifica delle insegne della GDO e delle loro associazioni che a mio parere, continuano a sottovalutare l’importanza della costruzione di un ruolo di interlocuzione proattiva con la politica e con le istituzioni a 360° cercando di condividere, a fronte di emergenze complesse che avvengono fuori dal proprio perimetro di competenza, le soluzioni possibili. Per ora l’importante supporto di alcune aziende associate a Filiera Italia, tra cui La Doria, BF e CAI ha contribuito all’avvio di una grande operazione di solidarietà a fronte di una gravissima situazione di insicurezza alimentare per la popolazione di Gaza. Auspico che il continuo aggravarsi della situazione spinga chi può fare qualcosa, a mobilitarsi sul serio trasformando una generica solidarietà di circostanza di fronte ad un dramma, in un impegno concreto.
Un nuovo convoglio di aiuti alimentari nell’ambito del programma “Food for Gaza” è attualmente in partenza dalla Giordania diretto alla Striscia di Gaza. Il convoglio è composto da 20 camion gestiti dal Programma Alimentare Mondiale (PAM), carichi di aiuti acquistati con fondi italiani. Il carico include oltre 350 tonnellate di farina, destinate alla popolazione civile di Gaza. Un ulteriore convoglio è previsto per l’inizio della prossima settimana. Questi nuovi contributi italiani fanno parte dello stanziamento approvato la scorsa settimana durante una riunione presieduta dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina. Il convoglio dovrebbe attraversare domani il confine con la Cisgiordania, prima di proseguire verso il confine settentrionale tra Israele e Gaza.
“Nell’ambito delle attività promosse dal Governo italiano per contribuire ad alleviare la gravissima crisi umanitaria in corso – si legge in una nota – ho autorizzato – spiega il Ministro della Difesa – l’attivazione e il dispiegamento di un dispositivo della Difesa per l’effettuazione di aviolanci di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La Difesa italiana continua ad essere in prima linea nel garantire, con rapidità ed efficacia, tutto il supporto umanitario possibile, in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nel rispetto delle indicazioni del Governo – si legge ancora – ho dato il via libera a una missione che coinvolgerà assetti dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare per il trasporto e l’aviolancio di beni di prima necessità destinati ai civili di Gaza, duramente colpiti dal protrarsi del conflitto”.
L’intervento sarà realizzato in stretto coordinamento con le Forze Armate del Regno di Giordania e l’avvio operativo è previsto nelle prossime ore, con l’invio di un advance party, che si occuperà delle attività preparatorie e di coordinamento con le autorità locali. “I nostri primi aviolanci sono programmati e potrebbero avvenire già a partire dal 9 agosto, per consentire al MAECI di completare l’approvvigionamento dei generi alimentari e il loro trasporto in Giordania”, spiega Crosetto.
“Questa nuova iniziativa – prosegue – si inserisce nel più ampio e concreto impegno della Difesa italiana a sostegno della popolazione civile di Gaza. Un impegno che ci ha visti operare con la nave ospedale Vulcano della Marina Militare, che ha prestato cure mediche a numerosi feriti della Striscia; con l’Aeronautica Militare, che ha effettuato voli speciali per trasportare in Italia bambini gravemente malati o feriti, insieme ai loro familiari, affinché potessero ricevere le cure necessarie; e con l’Esercito Italiano che, nell’ambito dell’iniziativa Air-Bridge for Gaza, ha impiegato i propri elicotteri per la distribuzione diretta di medicinali nelle aree più colpite e difficili da raggiungere via terra”.
L’Italia continua a lavorare, in stretto raccordo con le Nazioni Unite, la Croce Rossa Internazionale, le autorità dei Paesi della Regione e quelle del Sistema Italia, per rafforzare ulteriormente l’iniziativa Food for Gaza, facendo fronte all’emergenza umanitaria e garantendo un’ordinata e corretta distribuzione degli aiuti nella Striscia. Credo sia necessario continuare così allargando il coinvolgimento delle imprese.