Sale dal 3 al 7%, per il secondo semestre del 2023, il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. Termina, a partire dal 1 gennaio 2024, il reddito di cittadinanza e viene sostituito dall’assegno di inclusione, modulato su due categorie di percettori. Cambia il termine massimo della durata dei contratti a tempo determinato.
Sono i punti centrali del decreto legge sul lavoro varato dal Consiglio dei ministri con una seduta tenutasi in via eccezionale nel giorno della festa dei lavoratori.
Ecco nel dettaglio le misure incluse nel provvedimento.
IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE PER LAVORATORI DIPENDENTI
Nel semestre dal 1 luglio al 31 dicembre 2023, il taglio del cuneo fiscale cresce dal 3 al 7% per i lavoratori dipendenti con i redditi fino a 25 mila euro, mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. Per finanziare la misura il governo mette in campo quasi 4 miliardi di euro.
L’aumento nella busta paga dei dipendenti, viene stimato dal Mef, nel periodo luglio-dicembre, arriva fino a 100 euro mensili di media.
I CALCOLI DEL SOLE 24 ORE
Ma, come nota il Il Sole 24 Ore, per prorogare la misura a tutto il 2024 servirebbero 10 miliardi di euro.
VIA IL REDDITO DI CITTADINANZA, AVANTI IL NUOVO ASSEGNO DI INCLUSIONE
Dal 1 gennaio 2024 viene superato il reddito di cittadinanza. Viene introdotta un’integrazione al reddito in favore dei nuclei familiari che comprendano una persona con disabilità, un minorenne o un ultrasessantenne e che siano in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche. Il beneficio mensile, di importo non inferiore a 480 euro all’anno esenti dall’Irpef, sarà erogato dall’Inps attraverso uno strumento di pagamento elettronico, per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi.
Il nucleo beneficiario sarà tenuto a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi, con cadenza trimestrale, presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione. Per evitare il godimento irregolare del beneficio, sono previsti un adeguato regime sanzionatorio e una specifica attività di vigilanza da parte del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, dell’INPS, della Guardia di finanza e dei Carabinieri.
CONTRIBUTI PER CHI ASSUME PERSONALE CON DISABILITÀ
I datori di lavoro privati che intendano assumere i beneficiari potranno fruire, a determinate condizioni, di incentivi nella forma di un esonero contributivo previdenziale. Ai patronati, alle associazioni senza fini di lucro e agli altri enti di mediazione sarà riconosciuto, per ogni persona con disabilità assunta a seguito dell’attività da loro svolta, un contributo compreso tra il 60 e l’80% di quello riconosciuto ai datori di lavori.
I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
In arrivo anche modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine, variando le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (comprese le proroghe e i rinnovi), per consentire un uso più flessibile di tale tipologia contrattuale, mantenendo comunque fermo il rispetto della direttiva europea sulla prevenzione degli abusi. Pertanto, i contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi.
FRINGE BENEFIT PER CHI HA FIGLI MINORI
Il decreto stanzia anche 142 milioni nel 2023 per innalzare fino a 3 mila euro la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali per tutti i lavoratori dipendenti con figli minori. Si tratta di una misura che punta a sostenere le famiglie limitando l’impatto dell’inflazione sui redditi.
IL MESSAGGIO DELLA PREMIER
La presidente del Consiglio si affida a un breve video: “Nel giorno della festa del lavoro, il governo sceglie di lavorare e dare risposte”, dice mentre cammina verso la sala del cdm a Palazzo Chigi. L’intervento più importante è il taglio delle tasse sul lavoro, “una scelta di cui vado profondamente fiera”, puntualizza la premier, che chiude il video suonando la campanella che dà l’avvio alla riunione del Cdm.
I COSTI DELLE MISURE
La misura più corposa, che assorbe circa 4 miliardi, in parte coperti col tesoretto in deficit ricavato dal Def, è il nuovo taglio del cuneo fiscale: 4 punti aggiuntivi, da luglio a dicembre, che portano a complessivi 6 punti il taglio per i redditi fino a 35mila euro e a 7 quello per i redditi più bassi, fino a 25mila.
LE STIME DI GIORGETTI
L’aumento in busta paga, stima il ministero dell’Economia, è fino a 100 euro mensili di media: “un aiuto reale contro il carovita e la risposta concreta alle chiacchiere”, sottolinea il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. A questo si aggiunge l’innalzamento fino a 3mila euro della soglia di esenzione dei fringe benefit per i dipendenti con figli minori.
OLTRE IL DECRETO
Al decreto il consiglio dei ministri affianca anche un disegno di legge, con altre norme che vanno dai fondi per l’assunzione dei disabili ai meccanismi di applicazione della Cig in caso si lavori solo per alcuni giorni. Viene potenziata anche l’attività di controllo in campo contributivo dell’Inps, accompagnandola però da un dimezzamento delle sanzioni per chi pagherà subito, entro 40 giorni dall’accertamento.