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Intesa Sanpaolo

Come va Intesa Sanpaolo (e che dividendo distribuirà)

Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 4 miliardi e ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo da 1,4 miliardi, pari a 0,0721 euro per azione. Tutti i dettagli

 

Intesa Sanpaolo ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto di 983 milioni, superiore ai 798 milioni previsti dal consensus degli analisti. Il risultato non è confrontabile con i 3,8 miliardi dello stesso periodo del 2020, che includevano il goodwill negativo originato dall’acquisizione di Ubi Banca.

COME INTESA SANPAOLO HA CHIUSO I PRIMI NOVE MESI DEL 2021

Intesa Sanpaolo ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 4 miliardi, raggiungendo quindi il target minimo fissato per l’intero 2021. L’istituto non ha tuttavia, al momento, rivisto al rialzo il proprio obiettivo, che continua a prevedere “un utile netto di oltre 4 miliardi” nel 2021. “I risultati dei primi nove mesi del 2021 confermano la capacita’ di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto pandemico -rivendica l’istituto – e hanno portato a conseguire già i 4 miliardi di euro di utile netto minimo previsto per l’intero 2021”.

L’ANDAMENTO DEI NOVE MESI DI INTESA SANPAOLO

Nei nove mesi l’utile si è attestato a 4 miliardi, in calo del 37,2% rispetto al risultato contabile di un anno prima (+28,7% al netto del godwill Ubi). Nel periodo gennaio-settembre i proventi operativi netti sono saliti del 15,4% a 15,9 miliardi, con interessi netti a 6 miliardi (+7,2%) e commissioni nette a 7,1 miliardi (+23,6%). In crescita del 13,1% a 7,9 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income sceso al 50,1%. Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet1 al netto dei dividendi maturati si attesta al 14,3% in base ai criteri transitori in vigore nel 2021 (il dato pro forma a regime e’ al 15,1%).

L’ANALISI DEL CONTO ECONOMICO DI INTESA SANPAOLO

Tornando all’analisi del conto economico, nei nove mesi le rettifiche nette su crediti si sono sostanzialmente dimezzate rispetto al 2020 a 1,5 miliardi, inclusi 360 milioni su ‘specifici portafogli per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati’. Lo scorso anno il dato (3,05 miliardi) includeva 1,4 miliardi accantonati ‘per i futuri impatti di Covid-19’. Quanto agli aggregati patrimoniali, i finanziamenti verso la clientela sono pari a 463 miliardi +0,1% rispetto al 31 dicembre 2020. Il complesso dei crediti deteriorati netti si attesta a 9,1 miliardi, -14,9% rispetto alla fine dello scorso anno.

CHE COSA DICE INTESA SANPAOLO

Complessivamente, ricorda il comunicato, Intesa ha ridotto i crediti deteriorati lordi di circa 47 miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 34 miliardi dal dicembre 2017, “superando in anticipo, per circa 8 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021”.

L’INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI

L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a settembre 2021 e’ stata pari al 3,8% al lordo delle rettifiche di valore e al 2% al netto. Il livello di copertura e’ al 49,9% e al 60,7% per le sole sofferenze. Le attivita’ finanziarie della clientela risultano pari a 1.241 miliardi, +4,7% rispetto al 31 dicembre 2020, con raccolta diretta bancaria ammonta a 536 miliardi (+1,7%), raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche a 204 miliardi (+0,2%) e raccolta indiretta a 704 miliardi (+6,9%).

L’APPORTO DELLE DIVISIONI DI INTESA SANPAOLO

Sul fronte dei risultati delle singole divisioni, la Banca dei Territori ha chiuso i nove mesi con un utile di 398 milioni, a fronte della perdita di 501 milioni nello stesso periodo del 2020. La divisione Imi Cib ha contribuito con 1,8 miliardi (+22,5%), le controllate estere con 393 milioni (+30,1%), il Private Banking con 862 milioni (+35,7%), l’Asset Management con 557 milioni (+46,9%) e l’Assicurazione con 617 milioni (+29,6%).

LA DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO

Il cda di Intesa Sanpaolo, come previsto, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo da 1,4 miliardi, pari a 0,0721 euro per azione, che sarà pagato il 24 novembre, con stacco cedola il 22. La decisione e’ stata presa ‘non sussistendo controindicazioni derivanti dai risultati prevedibili per il quarto trimestre 2021 ne’ raccomandazioni dei regolatori in merito ai requisiti patrimoniali applicabili a Intesa Sanpaolo che ostino a tale distribuzione’. Complessivamente nei primi nove mesi dell’anno sono stati maturati dividendi per 2,8 miliardi.

Quanto alla politica dei dividendi, Intesa conferma inoltre ‘a valere sui risultati del 2021 la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto’.

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