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Come va il gruppo Poste, i conti settore per settore

Numeri, confronti e scenari. Che cosa emerge dalla relazione semestrale di Poste Italiane

Crescono i ricavi di Poste Italiane nella prima metà dell’anno grazie al contributo di tutte le aree di business (in particolare di Bancoposta e dei servizi finanziari).

Oggi il gruppo postale ha riportato i risultati finanziari del secondo trimestre e primo semestre del 2025 caratterizzato da ricavi e redditività in aumento con il risultato operativo (ebit) adjusted pari a 1,7 miliardi di euro, in crescita del 12% anno su anno, e utile netto pari a 1,2 miliardi di euro, in crescita del 14% anno su anno.

“L’anno sta procedendo molto bene, con numeri che riflettono una posizione solida in tutti i settori, evidenziata da una crescita dei ricavi e della redditività nel primo semestre senza precedenti” ha commentato Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, commentato i dati del primo semestre, evidenziando che “Si tratta del miglior primo semestre dalla nostra quotazione in Borsa risalente al 2015”.

Tanto che la società ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero esercizio 2025: risultato operativo aumentato da 3,1 miliardi a 3,2 miliardi di euro, e utile netto rivisto al rialzo da 2,1 miliardi a 2,2 miliardi di euro, “con una maggiore remunerazione per gli azionisti in linea con la nostra politica dei dividendi basata su un payout ratio” ha precisato l’ad. 

A proposito del recente ingresso di Poste Italiane in Tim: “Proseguirà un avvicinamento graduale – ha spiegato Del Fante – perché nella prima metà dell’anno abbiamo fatto un investimento importante che è propedeutico a mettere in atto azioni di efficientamento reciproco, cogliendo sinergie”.

Tutti i dettagli.

RICAVI IN AUMENTO

La società postale controllata dal Mef ha chiuso i primi sei mesi del 2025 con ricavi pari a 6,5 miliardi di euro, con una crescita del 4,8% su base annua (3,3 miliardi nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 4,5% anno su anno). Lo rende noto Poste Italiane, il cui Cda presieduto da Silvia Maria Rovere ha approvato i risultati finanziari per il primo semestre del 2025.

CONTINUANO A SALIRE ANCHE I COSTI

Allo stesso tempo, continuano a crescere anche i costi> nel primo semestre del 2025, i costi totali ammontano a 5,3 miliardi di euro, in crescita del 3,9% anno su anno (2,6 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2025, in crescita del 3,3% anno su anno).

I costi ordinari del personale nel primo semestre del 2025 si attestano a 2,9 miliardi di euro, in crescita del 3,0% anno su anno (1,4 miliardi nel secondo trimestre del 2025, in crescita del 3.4% anno su anno), riflettendo un più alto numero di fte e una maggiore retribuzione variabile, specifica la nota del gruppo.

Per quanto riguarda i costi non-hr, questi raggiungono 2,3 miliardi di euro, in crescita del 5,6% anno su anno, nel primo semestre del 2025, (1,1 miliardi nel secondo trimestre del 2025, in crescita del 6,0% anno su anno), “dovuti a maggiori costi variabili legati all’espansione del business” indica ancora la nota.

CRESCITA A DOPPIA CIFRA PER IL RISULTATO OPERATIVO

Passando al risultato operativo (ebit) adjusted, nel primo semestre del 2025 ha raggiunto 1,7 miliardi di euro, con una crescita del 11,5% anno su anno (864 milioni di euro nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 10,4% anno su anno), “grazie a maggiori ricavi e alla continua attività di razionalizzazione dei costi” precisa la società.

Nello stesso periodo l’utile netto di Poste Italiane ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, con un incremento del 14% su base annua (572 milioni nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 9,1%).

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Al 30 giugno 2025 la posizione finanziaria netta era positiva per 4,2 miliardi di euro, rispetto ai 4,34 miliardi di inizio anno. Le attività finanziarie investite (Afi) dei clienti del gruppo hanno raggiunto 600 miliardi di euro, in crescita di 9 miliardi di euro da dicembre 2024.

COME VA IL SEGMENTO CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Guardando ai vari settori, i ricavi del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione hanno raggiunto 1,9 miliardi di euro nel primo semestre 2025 (960 milioni di euro nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 0,7% anno su anno), sostenuti da solidi volumi nei pacchi e da efficaci azioni di repricing sulla corrispondenza.

IL MARGINE DI INTERESSE RECORD SPINGE I SERVIZI FINANZIARI

Per quanto riguarda i ricavi dei servizi finanziari, nel primo semestre del 2025 ammontano a 2,8 miliardi di euro, con una crescita del 5,7% anno su anno (1,4 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 5,8% anno su anno), “trainati dal Margine di interesse (NII) trimestrale a livelli record e da una solida performance commerciale” spiega l’ad Del Fante.

CRESCONO ANCHE I SERVIZI ASSICURATIVI

Passando ai servizi assicurativi, i ricavi di quest’ultimi nel primo semestre 2025 si attestano a 906 milioni di euro, con una crescita del 9,5% anno su anno (464 milioni di euro nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 8,0% anno su anno). Come precisa l’ad del gruppo postale, “I Servizi Assicurativi hanno conseguito una forte redditività sia nel comparto Investimenti Vita e Previdenza che nel comparto Protezione”.

SOLIDA POSTEPAY

Nel primo semestre del 2025 i ricavi dei servizi Postepay ammontano a 802 milioni di euro, con una crescita del 5,4% anno su anno (€ 404 milioni nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 5,7% anno su anno). Per l’ad “I Servizi Postepay proseguono lungo una solida traiettoria di crescita, con l’ecosistema che si conferma un potente motore di crescita, innovazione e coinvolgimento della clientela per l’intero gruppo”. In riferimento al business energia “registra una crescita notevole, raggiungendo circa 900.000 clienti” aggiunge Del Fante.

RIGUARDO L’INGRESSO IN TIM

Infine, il recente ingresso nella compagine azionaria di Telecom Italia Spa da parte di Poste Italiane “abilita l’evoluzione dei rapporti commerciali tra le due società e mira a creare sinergie, apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder e favorire il consolidamento del mercato nazionale delle telecomunicazioni” spiega la società, presentando i risultati finanziari del secondo trimestre e del primo semestre 2025.

LE PAROLE DELL’AD DEL FANTE

“La strategia di diversificazione del Gruppo è indubbiamente il pilastro sul quale abbiamo costruito l’eccezionale performance di questi ultimi otto anni, a cui abbiamo affiancato il nostro focus capace di garantire un’esecuzione disciplinata” ha commentato l’ad Matteo Del Fante.

“Poste Italiane chiude un semestre record, innalza gli obiettivi di fine anno e guarda adesso allo sviluppo della rete in sinergia con l’investimento che l’ha portata a diventare il primo azionista di Tim” ha dichiarato in un’intervista a TG
Poste, l’ad di Poste Italiane Matteo Del Fante sottolineando che il gruppo ha concluso “un ottimo semestre grazie al supporto di tutte le unità di business. Continuano a crescere i pacchi – ha spiegato il manager – c’è un’ottima performance delle assicurazioni, va molto bene PostePay. Il contributo più importante è stato dato da Bancoposta e dai servizi finanziari”.

“Inoltre – ha proseguito  il manager – vogliamo continuare con il grande lavoro fatto nel settore della logistica e negli uffici postali per continuare ad avere il miglior assetto possibile per servire al meglio i clienti”. Nell’ottica di una strategia omnicanale, per venire incontro alle esigenze della clientela, anche il successo della nuova super APP Poste Italiane, che, ha detto Del Fante, è già utilizzata da 8 milioni di persone. “Ci interessa – ha spiegato – la soddisfazione dei nostri clienti nell’utilizzo dell’APP, che è ai massimi. Contemporaneamente siamo l’azienda che ha deciso di non chiudere gli uffici postali sul territorio. Anzi, con il progetto Polis abbiamo deciso di rientrare in maniera significativa in quelle aree interne a minor densità abitativa portando servizi della Pubblica Amministrazione importantissimi, come ad esempio il passaporto”.

QUI LE SLIDE DELLA PRESENTAZIONE AGLI ANALISTI DEI RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE E DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2025

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