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Come sprinta Poste Italiane e cosa farà con Tim

Tutti i dettagli sui risultati economici e finanziari del primo trimestre 2025 di Poste Italiane

Inizio anno nel segno della crescita per Poste Italiane.

Il gruppo postale guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi in aumento del 5% su base annua pari a 3,2 miliardi di euro. Lo rende noto Poste italiane, il cui consiglio di amministrazione presieduto da Silvia Maria Rovere ha approvato i risultati finanziari per il primo trimestre del 2025.. L’utile netto ammonta a 597 milioni di euro, in aumento del 19% su base annua.

I risultati trimestrali battono così le attese degli analisti, che indicavano ricavi e utile netto rispettivamente a 3,16 miliardi e 528 milioni di euro.

E a proposito dell’ingresso di Poste nell’azionariato della società tlc italiana Tim, Del Fante ha comunicato: “Stiamo avanzando su diversi fronti operativi per generare sinergie tra Poste Italiane e Tim”. A questo proposito, la società postale ha stipulato un MoU con l’operatore telco per “un nuovo contratto, che garantirà a Postepay l’accesso all’infrastruttura di rete mobile di Tim a partire dal 1° gennaio 2026”.

Tutti i dettagli.

SEGNO PIÙ PER I RICAVI DI POSTE ITALIANE

Nel dettaglio, Poste Italiane ha terminato i primi tre mesi dell’anno con ricavi per 3,2 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto ai 3,05 miliardi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente.

Nello specifico, i ricavi del segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione pari a 949 milioni (+ 1,6% anno su anno, grazie ad una solida crescita dei ricavi dei pacchi in tutti i segmenti della clientela; ricavi dei servizi finanziari ammontano a 1,4 miliardi (+5,5%, trainati dal margine di interesse trimestrale più elevato di sempre e da una consistente performance commerciale); ricavi dei servizi assicurativi a 442 milioni (+11,3%, grazie ad una raccolta netta positiva e a una redditività solida nei comparti assicurativi investimenti e previdenza e protezione; ricavi dei servizi Postepay a 398 milioni (+5%, trainati dalla crescita del transato e dal business dell’energia, sostenuto da una base clienti più ampia).

CONTINUANO A SALIRE ANCHE I COSTI

Allo stesso tempo, continuano a salire anche i costi, al 31 marzo 2025 pari a 2,6 miliardi di euro, registrando un incremento del 4,6% anno su anno. In particolare, i costi ordinari del personale nel primo trimestre del 2025 si attestano a 1,4 miliardi di euro, in crescita del 2,6% anno su anno, “riflettendo un più alto numero di fte e una maggiore retribuzione variabile” indica la nota del gruppo. Nello stesso periodo i costi non-hr raggiungono quota 1,1 miliardi di euro, in aumento del 5,8% anno su anno, “dovuti a maggiori costi variabili legati all’espansione del business”.

CRESCITA A DOPPIA CIFRA IL RISULTATO OPERATIVO

Il risultato operativo (EBIT) adjusted ha raggiunto 796 milioni di euro, registrando un incremento del 12,8% anno su anno rispetto ai 706 milioni dell’anno scorso, grazie a maggiori ricavi e alla razionalizzazione dei costi. L’utile netto è stato pari a 597 milioni di euro (+19,1%). L’utile netto ha raggiunto 597 milioni, “segnando un notevole incremento pari al 19% rispetto allo scorso anno” precisa Del Fante.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

AL 31 marzo la posizione finanziaria netta era positiva per 4,51 miliardi di euro, rispetto ai 4,34 miliardi di inizio anno.

Le attività finanziarie investite dei clienti del gruppo hanno raggiunto 596 miliardi di euro, in crescita di oltre 5 miliardi da dicembre 2024, supportate da una raccolta netta di 1,6 miliardi, a conferma dei trend positivi nel comparto investimenti vita e previdenza.

LE PAROLE DELL’AD DEL FANTE

“Questi numeri rappresentano un’ulteriore conferma della solidità del nostro modello di business, della nostra disciplina e nella sua esecuzione e della nostra capacità di adattarci e crescere in un contesto dinamico” ha commentato il numero uno di Poste Italiane, Matteo Del Fante.

“Restiamo fiduciosi sulla nostra capacità di raggiungere gli obiettivi del 2025 e di continuare a generare risultati solidi anche nei prossimi trimestri” aggiunge Del Fante. “Il bilancio di gruppo – prosegue l’ad di Poste – estremamente solido sostiene la nostra nuova politica dei dividendi e rappresenta un chiaro impegno alla creazione di valore a lungo termine per i nostri stakeholder, confermato da un saldo di dividendo pari a 0,75 euro per azione, equivalente a un dividendo totale di circa 970 milioni di euro, da corrispondere agli azionisti alla fine di giugno. Questo importo determina un dividendo totale per l’intero esercizio pari a 1,4 miliardi di euro, corrispondenti a 1,08 euro per azione”.

CAPITOLO TIM

Infine, Del Fante ha ricordato che: “Abbiamo sottoscritto un accordo per l’acquisizione, da Vivendi, del 15% delle azioni ordinarie di Tim – un’operazione il cui completamento è previsto nel secondo trimestre del 2025 – portando quindi la nostra partecipazione complessiva in Tim al 24,8% del capitale con diritto di voto. Con questo investimento strategico di lungo termine, intendiamo sostenere il consolidamento del mercato italiano delle telecomunicazioni. Stiamo avanzando su diversi fronti operativi per generare sinergie tra Poste Italiane e Tim. Abbiamo sottoscritto un Memorandum of Understanding con Tim per un nuovo contratto, che garantirà a Postepay l’accesso all’infrastruttura di rete mobile di Tim a partire dal 1° gennaio 2026″.

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