Mundys, gruppo attivo nel settore delle infrastrutture, si è aggiudicato, tramite la società controllata Grupo Costanera (con CPPIB come secondo azionista), la nuova concessione della tratta autostradale Chacao-Chonchi, parte della Ruta 5 in Cile.
LE GARE CILENE VINTE DA MUNDYS
Si tratta della terza gara vinta dal gruppo Mundys in Cile in meno di un anno, dopo l’aggiudicazione dell’asset Santiago-Los Vilos nell’agosto 2024, tramite ViasChile (Abertis), e la tratta Ruta 5 Temuco-Rio Bueno a marzo 2025, tramite Grupo Costanera.
La concessione della nuova tratta è stata assegnata con una vita utile massima di 50 anni. Con questa aggiudicazione, la rete autostradale del Gruppo Mundys in Cile raggiunge quasi i 1.300 km, considerando anche le concessioni attualmente in costruzione, per un ebitda che supererà 1 miliardo di euro.
I DETTAGLI
Il tratto Chacao-Chonchi, lungo 126 km, fa parte della Ruta 5 – la spina dorsale del Cile – e si trova nell’isola di Chiloé, nella regione di Los Lagos, passando per le città di Chacao, Castro e Chonchi, unendo l’isola con il resto del continente grazie anche al completamento del collegamento infrastrutturale Chacao, che sarà realizzato da Grupo Costanera entro il 2028.
L’infrastruttura, viene reso noto, migliorerà la connettività con le altre regioni di Los Ríos e La Araucania, a sud del Cile, che insieme rappresentano oltre il 10% della popolazione totale del Paese.
LE INIZIATIVE DI GRUPO COSTANERA
Questa operazione rappresenta la seconda iniziativa di Grupo Costanera nel sud del Paese dopo il tratto Temuco-Rio Bueno, dove Mundys è già presente da molti anni con la concessione dell’adiacente Ruta 5 Rio Bueno – Puerto Montt. Grupo Costanera assumerà la gestione dell’infrastruttura nella seconda parte del 2025 e investirà oltre 700 milioni di euro in un periodo stimato di 7 anni per aumentarne la capacità, elevarne gli standard di sicurezza e di viabilità.
Il progetto prevede anche la realizzazione di 7 attraversamenti faunistici per garantire la sicurezza della fauna locale e ridurre la frammentazione degli habitat. Il progetto ha inoltre previsto un processo di consultazione pubblica e coinvolgimento attivo delle comunità indigene presenti sul territorio, culminato nella previsione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio locale, tra cui la creazione di punti panoramici e centri di informazione turistica per arricchire l’esperienza dei visitatori e promuovere la cultura locale.