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Abi Sindacati

L’Europa cambi rotta nelle regole su banche e bond. I consigli di Patuelli (Abi)

Un estratto della relazione tenuta oggi dal presidente Antonio Patuelli nel corso dell’assemblea dell’Abi (Associazione bancaria italiana) La Bce di Mario Draghi ha garantito assai bassi tassi che, penalizzando le banche, hanno favorito la ripresa e salvato la Repubblica nella gestione del debito pubblico il cui peso, altrimenti, sarebbe caduto fiscalmente drammaticamente sulle imprese e…

La Bce di Mario Draghi ha garantito assai bassi tassi che, penalizzando le banche, hanno favorito la ripresa e salvato la Repubblica nella gestione del debito pubblico il cui peso, altrimenti, sarebbe caduto fiscalmente drammaticamente sulle imprese e sulle famiglie italiane. Il ritorno a politiche monetarie tradizionali sarà comunque con tassi proporzionati alla solidità dell’Euro.

LA SCELTA STRATEGICA

La scelta strategica deve essere di partecipare maggiormente all’Unione Europea impegnando di più l’Italia nelle responsabilità comuni, anche con un portafoglio economico nella prossima Commissione Europea. Altrimenti l’economia italiana potrebbe finire nei gorghi di un nazionalismo mediterraneo molto simile a quelli sudamericani. In questa primavera, in Argentina, il tasso di sconto ha perfino raggiunto il 40%. Con la Lira italiana, negli anni Ottanta, il tasso di sconto fu anche del 19%.

IL DA FARSI NELL’UNIONE BANCARIA

Occorre una nuova spinta per un’Unione bancaria con regole identiche, con Testi unici di diritto bancario, finanziario, fallimentare e penale dell’economia e con coerenza fra regole contabili e prudenziali.

LE CONTRADDIZIONI DA SUPERARE

Occorre superare le contraddizioni a cui sono soggette le banche che debbono operare come banche d’Europa, con la Vigilanza unica, e contemporaneamente come banche con ancora nazionali e diversi diritti bancari, finanziari, fallimentari, penali dell’economia e soggette alla concorrenza dei diritti tributari.

LA QUESTIONE DELLA GIUSTIZIA CIVILE

La concorrenza in Europa si basa molto anche sulla produttività della giustizia civile. La concorrenza è indispensabile e necessita di regole identiche in Europa, con uguali punti di partenza, altrimenti diviene conflitto. Questi testi unici sono molto urgenti e possono anche favorire la riduzione e la condivisione dei rischi per la realizzazione del “terzo pilastro”.

LE REGOLE SULLE BANCHE

Le regole per la solidità delle banche debbono essere inserite in una maggiore stabilità e certezza del diritto, anche prospettica, debbono essere frutto di preventive convergenze fra le diverse Istituzioni e Autorità europee e debbono rappresentare equi presidi per prevenire ogni rischio e non complicare i fattori di ripresa dello sviluppo e dell’occupazione che debbono essere la stella polare dell’Unione Europea.

DIRETTIVA BRRD DA RIVEDERE

La revisione della Direttiva su risanamento e risoluzione delle banche (BRRD) deve correggerne gli errori, innanzitutto per aumentare le tutele per i risparmiatori, anche in applicazione dell’articolo 47 della Costituzione italiana. Il MREL, requisito minimo di fondi propri e di passività utilizzabili in casi di crisi bancarie, deve essere equilibrato e coordinato con l’analogo requisito internazionale (TLAC), senza penalizzazioni per le banche europee che si rifletterebbero sull’economia tutta.

CAPITOLO PATRIMONIO E PRESTITI

L’Europa vince tutta insieme come quando riduce gli assorbimenti patrimoniali a fronte dei prestiti a diverse categorie di imprese e realizza i bonifici istantanei che consentono, in massimi dieci secondi, di trasferire denaro tracciato nell’area unica dei pagamenti in Euro.

LE SCELTE DELL’EUROPARLAMENTO

Apprezziamo le recenti scelte del Parlamento Europeo sui requisiti patrimoniali delle banche, fra cui i trattamenti meno gravosi per i finanziamenti alle piccole e medie imprese, per l’edilizia residenziale, per i prestiti garantiti da cessione del quinto, per la possibilità di dedurre dal capitale taluni investimenti in nuove tecnologie. Chiediamo che il Trilogo confermi presto queste scelte.

OK TAJANI

Esprimiamo apprezzamento al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, al Presidente della Commissione economica, Roberto Gualtieri e a tutti coloro che sono impegnati per un’equilibrata Unione bancaria. Il realismo e il metodo della ragione debbono evitare di inasprire i conflitti nell’Europa e nell’Occidente che crescerebbero se venisse imposto un assorbimento patrimoniale sulle banche per il possesso di titoli pubblici che sono riserve di liquidità bancaria.

IL COMITATO DI BASILEA

I conflitti fra gli Stati su questi campi, prima delle banche, metterebbero in difficoltà gli Stati che hanno più debiti. Apprezziamo che il “Comitato di Basilea” non sia intervenuto sui titoli pubblici. L’Unione Europea deve essere più coordinata: le varie Istituzioni e Autorità non debbono sovrapporre normative come per gli NPL. I numeri dei “tetti” dei crediti deteriorati debbono essere motivati in modo trasparente, specificando le logiche che li esprimono, e non debbono soffocare la ripresa.

BASTA DISORDINE

L’Unione Europea è una e le fonti normative non possono essere disordinate. La certezza, l’univocità, la proporzionalità e la semplificazione del diritto devono essere garantite anche in una complessa fase di passaggio come quella che sta vivendo l’Unione bancaria che è la più avanzata integrazione d’Europa.

(estratto dalla relazione tenuta oggi dal presidente Antonio Patuelli nel corso dell’assemblea dell’Abi; la relazione integrale si può leggere qui)

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