Arriva l’accordo sul decreto fiscale. Il governo ricompone lo scontro nato sulla prima stesura del testo e concorda su una nuova versione light del condono.
CHE COSA HA DETTO IL MOVIMENTO 5 STELLE SUL NUOVO DECRETO FISCALE
Si asseconda così il pressing del Movimento 5 Stelle. “Nessuno scudo e nessun condono” sono le prime parole che dice invece, con sollievo, Luigi Di Maio avanti ai sostenitori del Movimento, riuniti al Circo Massimo, dopo aver incassato il successo in Consiglio dei ministri che ha “ribadito all’unanimità che non c’è alcuna volontà di favorire chi ha capitali all’estero”.
CHE COSA HA OTTENUTO LA LEGA SULLA NUOVA DECISIONE DEL GOVERNO
Ma la Lega porta a casa l’annuncio che presto il condono si allargherà alle cartelle di Equitalia. Ma non per tutti. Solo per chi potrà dimostrare di non aver pagato per oggettive difficoltà economiche. Si potrà così, sintetizza il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mantenere fede a una delle “promesse” del contratto gialloverde che rischiava di rimanere sulla carta.
L’ACCORDO ANNUNCIATO DA CONTE
Alla fine c’è l’intesa, assicura Conte, un accordo politico “pieno”, arrivato al termine di una lunga serie di affondi reciproci tra i due vicepremier continuata fino a stamattina: “Stimo Conte ma chiederò una copia” del testo, aveva esordito Salvini, cui aveva prontamente risposto Di Maio assicurando che di copie gliene avrebbero date anche “due”.
LE NOVITA’ DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Conte prima del secondo Consiglio dei ministri sul decreto collegato alla manovra, deve prendere da parte i due vicepremier in un vertice ristretto, da cui i tre escono dopo due ore con la ‘pace fatta’. Che implica lo stralcio dello scudo penale contenuto nella bozza ‘incriminata’ e anche della possibilità di sanare redditi e immobili all’estero. Ma anche, appunto, la garanzia, con il passaggio in Parlamento, di estendere il condono anche alle cartelle di Equitalia, che al momento possono solo essere ‘rottamate’ con lo sconto su sanzioni e interessi e non sulle tasse dovute.
LE PAROLE DEI LEADER
A fine giornata, in favore di fotografi, sorridono tutti soddisfatti. “Siamo tre uomini di parola”, dice il leader della Lega, gongolando perché “quello che poteva essere un passo indietro, poi e’ diventato un passo avanti” visto che arriva la ‘vera’ pace fiscale anche sulle cartelle Equitalia.
I COMMENTI DEGLI ESPERTI
Solo per doverosa informazione (a favorevoli e contrari): un #condonofiscale senza protezione penale non lo fa nessuno. Morale: gran casino, rissa, credibilità #M5S un po’ ridotta (ehm), e meno risorse che entrano. #Sapevatelo
— Daniele Capezzone (@Capezzone) October 20, 2018
Senza protezione penale l'integrativa speciale sarà l'unico #condono utilizzato da chi non deve condonare nulla solo per evitare l'allungamento triennale dell'accertamento #fisco #salvini #dimaio https://t.co/k9GHYT2356
— Giuliano Mandolesi (@Mandolesi_Giu) October 20, 2018
Piaccia o non piaccia una sanatoria deve prevedere le coperture penali altrimenti è un'autodenuncia, fare un obbrobrio giuridico per dare conferme a ideologie un po' ignoranti è dannoso e inutile perché così la norme è un papocchio. i miei 2 centesimi
— cristina bartelli (@cribart) October 20, 2018