Prosegue la fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca dopo l’Opas lanciata lo scorso anno dal gruppo guidato da Carlo Messina. Siglato ieri il primo accordo per integrare i circa 15mila dipendenti di Ubi e portare il gruppo di Ca’ de Sass a quota 75.500 lavoratori in Italia e circa 100mila a livello globale. La trattativa, che ha portato all’intesa fra l’azienda e le delegazioni sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin sui termini dei trattamenti economici e normativi, era iniziata l’11 febbraio scorso. Rimangono ancora aperti i capitoli su previdenza e sanità che saranno discussi nell’ambito del rinnovo del contratto aziendale, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
IL PREMIO DI RISULTATO
Un accordo specifico è stato dedicato al Premio di risultato per il 2021 che, come si legge nel documento sottoscritto, “è rivolto a tutto il personale in servizio a tempo indeterminato (incluso quello con contratto di apprendistato professionalizzante)” esclusi i dipendenti con ruoli manageriali e i direttori di area. “Per garantire il riconoscimento della professionalità e dell’impegno profuso da ogni persona del Gruppo per la realizzazione del Piano – si rileva -, sono confermate le logiche di attribuzione dei premi sulla base delle figure professionali rivestite nel corso dell’anno e la coerenza degli importi individuali con il complessivo assetto dei ruoli e delle figure professionali ad oggi esistenti presso il Gruppo stesso”. Il Premio viene erogato al raggiungimento di almeno uno di questi obiettivi – che sono dunque alternativi – di redditività/produttività aggiuntiva che sono individuati nell’incremento del “Risultato Corrente Lordo” Perimetro Italia di Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2021 rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2020 o dei “Proventi Operativi Netti” Perimetro Italia del gruppo, sempre al 31 dicembre 2021 rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2020. Il bonus pool è pari a 110 milioni di euro (costo azienda comprensivo di oneri diretti e indiretti) e finanzia queste due componenti di premio, “la cui misura deriva dall’interpolazione delle percentuali di raggiungimento delle percentuali di valori di budget dei risultati individuati per ciascuna componente”: un premio base (per un costo complessivo a carico delle aziende corrispondente a circa 76 milioni del bonus pool) erogabile al 100% se il “Risultato Corrente Lordo” di gruppo risulta superiore al 90% del valore di budget; un premio di eccellenza (per un costo complessivo a carico delle aziende per circa 34 milioni del bonus pool), erogabile al 100% se il “Risultato Corrente Lordo” di gruppo e di tutte le divisioni è almeno pari al valore di budget e se vengono raggiunte performance distintive misurate sulla base della valutazione professionale e di specifici obiettivi. Bisogna aggiungere che il bonus pool nel suo complesso viene maggiorato fino ad un massimo del 30% del valore iniziale nel caso in cui il “Risultato Corrente Lordo” superi il dato di budget fino al 20%.
IL COMITATO WELFARE
Rimanendo nell’ambito dell’organizzazione e del benessere dei lavoratori il Protocollo delle Relazioni Industriali già in vigore prevede un Comitato welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile, un organismo bilaterale permanente composto da rappresentanti delle aziende di Intesa Sanpaolo e dei lavoratori. Le sue funzioni rientrano nel confronto su iniziative in materia di lavoro di interesse generale per il gruppo e di analisi e consultazione per quanto riguarda welfare aziendale, conciliazione tempi di vita e di lavoro, compresa l’organizzazione del lavoro e la produttività aziendale. Il Comitato identifica misure e strumenti (con i relativi programmi) per migliorare produttività e vantaggi per i lavoratori, prevedendo allo stesso tempo indicatori che ne consentano la realizzazione e il monitoraggio.
IL “PROGETTO WELFARE”
Azienda e sindacati si sono trovati d’accordo nel rinnovare il Piano di Innovazione definito “Progetto Welfare” e lo hanno integrato con parti dedicate a Inclusione e “Disability Management”; utilizzo degli strumenti di conciliazione tempi di vita e di lavoro introdotti con il Contratto collettivo di secondo livello del 3 agosto 2018; iniziative sull’Inclusione proposte dal Comitato Welfare; incremento della percentuale di lavoratori del nuovo Gruppo che durante il 2021 hanno utilizzato almeno una delle misure previste dall’accordo “Conciliazione tempi di vita e lavoro” del 3 agosto 2018 rispetto alla percentuale degli utilizzatori registrati nel 2020; incremento della percentuale di lavoratori che hanno utilizzato Banca del Tempo nel 2021 rispetto al 2020; incremento della percentuale di lavoratori che hanno utilizzato Sospensione Volontaria attività Lavorativa nell’anno in corso rispetto al precedente.
ALTRE NOVITÀ PER I DIPENDENTI
Tra gli altri elementi introdotti negli accordi siglati ieri c’è la nuova commissione sulla lotta alle pressioni commerciali, dedicata a un problema lamentato sempre più spesso dai sindacati e che la pandemia – evidenziano – ha contribuito ad alimentare.
Ci sono poi nuove previsioni sui buoni pasto per i part-time che non effettuano intervallo meridiano, l’ampliamento della possibilità di fruire della Banca del Tempo e della sospensione volontaria dell’attività lavorativa, il raddoppio dei permessi per la nascita di un figlio, l’eliminazione del limite massimo di costo a carico del gruppo per i congedi parentali fruiti dai padri, l’introduzione di nuovi permessi per l’accompagnamento al pronto soccorso di figli, coniugi, compagni di unioni civili o conviventi di fatto, l’aumento a 5mila euro dell’importo per i famigliari portatori di handicap grave.
Spazio poi a un pacchetto giovani specifico per i dipendenti con meno di 30 anni che migliora la previdenza complementare, prevede un premio casa – per l’acquisto della prima casa di residenza – pari a 1.750 euro e un bonus nascita figli di 1.000 euro per ogni figlio.