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Ubi Banca Banche

Come avverrà per i dipendenti di Ubi l’integrazione in Intesa Sanpaolo

Che cosa si legge nei documenti non pubblicati sull'accordo sindacale per l'integrazione dei dipendenti di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo. L'articolo di Emanuela Rossi

 

Prosegue la fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca dopo l’Opas lanciata lo scorso anno dal gruppo guidato da Carlo Messina. Siglato ieri il primo accordo per integrare i circa 15mila dipendenti di Ubi e portare il gruppo di Ca’ de Sass a quota 75.500 lavoratori in Italia e circa 100mila a livello globale. La trattativa, che ha portato all’intesa fra l’azienda e le delegazioni sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin sui termini dei trattamenti economici e normativi, era iniziata l’11 febbraio scorso. Rimangono ancora aperti i capitoli su previdenza e sanità che saranno discussi nell’ambito del rinnovo del contratto aziendale, in scadenza il prossimo 31 dicembre.

IL PREMIO DI RISULTATO

Un accordo specifico è stato dedicato al Premio di risultato per il 2021 che, come si legge nel documento sottoscritto, “è rivolto a tutto il personale in servizio a tempo indeterminato (incluso quello con contratto di apprendistato professionalizzante)” esclusi i dipendenti con ruoli manageriali e i direttori di area. “Per garantire il riconoscimento della professionalità e dell’impegno profuso da ogni persona del Gruppo per la realizzazione del Piano – si rileva -, sono confermate le logiche di attribuzione dei premi sulla base delle figure professionali rivestite nel corso dell’anno e la coerenza degli importi individuali con il complessivo assetto dei ruoli e delle figure professionali ad oggi esistenti presso il Gruppo stesso”. Il Premio viene erogato al raggiungimento di almeno uno di questi obiettivi – che sono dunque alternativi – di redditività/produttività aggiuntiva che sono individuati nell’incremento del “Risultato Corrente Lordo” Perimetro Italia di Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2021 rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2020 o dei “Proventi Operativi Netti” Perimetro Italia del gruppo, sempre al 31 dicembre 2021 rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2020. Il bonus pool è pari a 110 milioni di euro (costo azienda comprensivo di oneri diretti e indiretti) e finanzia queste due componenti di premio, “la cui misura deriva dall’interpolazione delle percentuali di raggiungimento delle percentuali di valori di budget dei risultati individuati per ciascuna componente”: un premio base (per un costo complessivo a carico delle aziende corrispondente a circa 76 milioni del bonus pool) erogabile al 100% se il “Risultato Corrente Lordo” di gruppo risulta superiore al 90% del valore di budget; un premio di eccellenza (per un costo complessivo a carico delle aziende per circa 34 milioni del bonus pool), erogabile al 100% se il “Risultato Corrente Lordo” di gruppo e di tutte le divisioni è almeno pari al valore di budget e se vengono raggiunte performance distintive misurate sulla base della valutazione professionale e di specifici obiettivi. Bisogna aggiungere che il bonus pool nel suo complesso viene maggiorato fino ad un massimo del 30% del valore iniziale nel caso in cui il “Risultato Corrente Lordo” superi il dato di budget fino al 20%.

IL COMITATO WELFARE

Rimanendo nell’ambito dell’organizzazione e del benessere dei lavoratori il Protocollo delle Relazioni Industriali già in vigore prevede un Comitato welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile, un organismo bilaterale permanente composto da rappresentanti delle aziende di Intesa Sanpaolo e dei lavoratori. Le sue funzioni rientrano nel confronto su iniziative in materia di lavoro di interesse generale per il gruppo e di analisi e consultazione per quanto riguarda welfare aziendale, conciliazione tempi di vita e di lavoro, compresa l’organizzazione del lavoro e la produttività aziendale. Il Comitato identifica misure e strumenti (con i relativi programmi) per migliorare produttività e vantaggi per i lavoratori, prevedendo allo stesso tempo indicatori che ne consentano la realizzazione e il monitoraggio.

IL “PROGETTO WELFARE”

Azienda e sindacati si sono trovati d’accordo nel rinnovare il Piano di Innovazione definito “Progetto Welfare” e lo hanno integrato con parti dedicate a Inclusione e “Disability Management”; utilizzo degli strumenti di conciliazione tempi di vita e di lavoro introdotti con il Contratto collettivo di secondo livello del 3 agosto 2018; iniziative sull’Inclusione proposte dal Comitato Welfare; incremento della percentuale di lavoratori del nuovo Gruppo che durante il 2021 hanno utilizzato almeno una delle misure previste dall’accordo “Conciliazione tempi di vita e lavoro” del 3 agosto 2018 rispetto alla percentuale degli utilizzatori registrati nel 2020;  incremento della percentuale di lavoratori che hanno utilizzato Banca del Tempo nel 2021 rispetto al 2020; incremento della percentuale di lavoratori che hanno utilizzato Sospensione Volontaria attività Lavorativa nell’anno in corso rispetto al precedente.

ALTRE NOVITÀ PER I DIPENDENTI

Tra gli altri elementi introdotti negli accordi siglati ieri c’è la nuova commissione sulla lotta alle pressioni commerciali, dedicata a un problema lamentato sempre più spesso dai sindacati e che la pandemia – evidenziano – ha contribuito ad alimentare.

Ci sono poi nuove previsioni sui buoni pasto per i part-time che non effettuano intervallo meridiano, l’ampliamento della possibilità di fruire della Banca del Tempo e della sospensione volontaria dell’attività lavorativa, il raddoppio dei permessi per la nascita di un figlio, l’eliminazione del limite massimo di costo a carico del gruppo per i congedi parentali fruiti dai padri, l’introduzione di nuovi permessi per l’accompagnamento al pronto soccorso di figli, coniugi, compagni di unioni civili o conviventi di fatto, l’aumento a 5mila euro dell’importo per i famigliari portatori di handicap grave.

Spazio poi a un pacchetto giovani specifico per i dipendenti con meno di 30 anni che migliora la previdenza complementare, prevede un premio casa – per l’acquisto della prima casa di residenza – pari a 1.750 euro e un bonus nascita figli di 1.000 euro per ogni figlio.

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