Il cloud spinge ancora i conti di Amazon ma preoccupa la guidance prudente.
Ieri il colosso statunitense dell’e-commerce e del cloud ha comunicato i risultati del primo trimestre terminato il 31 marzo con un utile netto di 17,13 miliardi di dollari e ricavi per 155,67 miliardi di dollari, in aumento del 9%, contro i 155,04 miliardi del consensus.
A sostenere i risultati troviamo ancora l’attività cloud (Aws) e il business pubblicitario, ma, dati i rischi commerciali in corso, l’azienda ha emesso una nota negativa.
Le azioni della società hanno chiuso in rialzo del 3,1%, nell’after-hours, però il titolo di Amazon perdeva il 2,8%, a causa di una guidance che ha deluso le attese per l’utile operativo.
La società fondata da Jeff Bezos prevede infatti un utile operativo compreso tra 13 e 17,5 miliardi di dollari nel trimestre in corso, inferiore alle previsioni di Wall Street di 17,7 miliardi di dollari. Inoltre, la crescita della divisione cloud di Amazon, sebbene solida al 17%, è stata la più lenta dell’ultimo anno, sollevando le consuete domande sulla capitalizzazione dell’intelligenza artificiale e sulla domanda di cloud.
Inoltre, la recente reazione della Casa Bianca alle notizie secondo cui Amazon stava pianificando di specificare i prezzi dei dazi – successivamente smentite dall’azienda – dimostra quanto sia insidioso l’attuale panorama politico per le aziende americane, osserva Axios.
Tutti i dettagli.
CRESCE IL FATTURATO
Al 31 marzo il gigante tech di Seattle ha registrato un fatturato netto aumentato del 9%, raggiungendo i 155,7 miliardi di dollari, rispetto ai 143,3 miliardi di dollari del primo trimestre 2024. L’ampia piattaforma di e-commerce del gruppo ha continuato a crescere nel primo trimestre. Le vendite nette della sua divisione di vendita al dettaglio online sono aumentate di circa il 5% rispetto all’anno precedente. I ricavi derivanti dall’attività pubblicitaria sono aumentati del 18%, raggiungendo i 13,9 miliardi di dollari.
COME VA IL CLOUD
AWS, che rappresenta circa il 19% del fatturato totale della sua società madre, è il principale fornitore di infrastrutture cloud al mondo.
Nello specifico, il fatturato del segmento cloud (Amazon Web Services – Aws) è aumentato del 17% su base annua, raggiungendo i 29,3 miliardi di dollari. Tuttavia i ricavi di Amazon Web Services sono stati leggermente inferiori alle aspettative per il primo trimestredi una crescita del 17,4% e di ricavi di 30,9 miliardi di dollari).
Inoltre, la crescita ha rallentato rispetto al 18,9% registrato nel quarto trimestre.
IN SALITA L’UTILE
L’utile operativo è salito a 18,4 miliardi di dollari nel primo trimestre, rispetto ai 15,3 miliardi di dollari del primo trimestre 2024. Dunque l’utile netto è salito a 17,1 miliardi di dollari nel primo trimestre, pari a 1,59 dollari per azione, rispetto ai 10,4 miliardi di dollari, pari a 0,98 dollari per azione, del primo trimestre 2024.
IN CRESCITA IL FLUSSO DI CASSA OPERATIVO E IN CALO FLUSSO DI CASSA LIBERO
Riguardo al flusso di cassa operativo, questo è aumentato del 15%, attestandosi a 113,9 miliardi di dollari nei dodici mesi precedenti, rispetto ai 99,1 miliardi di dollari nei dodici mesi precedenti conclusi il 31 marzo 2024. Il free cash flow è sceso a 25,9 miliardi di dollari nei dodici mesi precedenti, rispetto ai 50,1 miliardi di dollari nei dodici mesi precedenti conclusi il 31 marzo 2024.
APPROCCIO CAUTO NELLA GUIDANCE
Ma è la prudenza nella guidance che ha insospettito il mercato.
Amazon prevede che il fatturato netto si attesterà tra 159,0 e 164,0 miliardi di dollari secondo trimestre del 2025, ovvero una crescita tra il 7% e l’11% rispetto al secondo trimestre del 2024. In particolare, l’azienda stima il reddito operativo tra 13 e 17,5 miliardi di dollari, rispetto ai 14,7 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2024 (rispetto alla previsione media degli analisti di 17,7 miliardi di dollari).
LE PAROLE DEL CEO JASSY
Nelle previsioni finanziarie, Amazon ha aggiunto “politiche tariffarie e commerciali” all’elenco dei fattori che rappresentano un rischio per i suoi utili.
“Ovviamente, nessuno di noi sa esattamente dove o quando si stabilizzeranno i dazi”, ha dichiarato l’amministratore delegato Andy Jassy in una conference call dopo la pubblicazione dei risultati.
Come sottolinea il Financial Times, il ceo Andy Jassy ha dichiarato agli investitori che l’azienda è ben posizionata per resistere alla tempesta e si è impegnata ad acquistare scorte in anticipo prima che l’amministrazione Trump imponesse questo mese dazi sulle importazioni cinesi fino al 145%.
“Non abbiamo ancora assistito ad alcuna attenuazione della domanda”, ha affermato Jassy, e che i prezzi medi di vendita non sono aumentati in modo apprezzabile a causa dei dazi. “Ci saranno molti venditori che decideranno di trasferire questi costi più elevati sui consumatori”.