Risultati in linea con le aspettative per FiberCop nella prima metà dell’anno.
È quanto emerge dalla nota relativa ai conti semestrali della società che possiede l’ex rete in rame di Telecom, il cui azionariato di Fibercop è composto da Kkr (37,8%), ministero dell’Economia (16%), fondo pensione canadese Canada Cpp (17,5%), fondo sovrano di Abu Dhabi Adia (17,5%), fondo infrastrutturale italiano F2i (11,2%).
FiberCop ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari 1,86 miliardi di euro e l’Ebitdaal organico a 824 milioni di euro. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore la scorsa settimana ricavi ed ebitda relativi a queste attività sono in calo rispetto a un anno fa quando erano ancora nel gruppo Tim.
Per il presidente e ad di FiberCop, Massimo Sarmi, “I risultati del primo semestre di quest’anno sono linea con le aspettative degli azionisti e con la guidance che abbiamo già fornito per il 2029. Il management è ora focalizzato nella realizzazione delle iniziative a valenza strategica che guideranno la crescita di FiberCop dal 2026 in avanti”.
Tutti i dettagli.
I NUMERI DEL PRIMO SEMESTRE 2025 DI FIBERCOP
Al 30 giugno 2025 FiberCop ha registrato ricavi pari a 1,86 miliardi di euro e Ebitda (organico) per 1,013 miliardi. “Entrambe le voci registrano un calo rispetto allo stesso periodo del 2024, quando la rete era ancora in Tim. Nel primo semestre dell’anno scorso infatti i ricavi erano stati pari a 1,931 miliardi e l’Ebitda a 1,120 miliardi, per una flessione, rispettivamente, del 3,6% e del 9,5%” segnala il quotidiano confindustriale.
CALANO LE LINEE
Nel primo semestre 2025 le linee attive di FiberCop sono scese a 14,1 milioni (-364 mila rispetto al 2024), per effetto della migrazione verso l’FTTH. La quota di mercato nelle nuove attivazioni è salita al 63% dal 59% di fine 2024, “dimostrando la continua e robusta posizione di mercato della società”, sottolinea la nota. La transizione da rame a fibra, già prevista nel piano, porterà a una progressiva stabilizzazione delle linee e delle quote di mercato, prosegue la società.
GLI INVESTIMENTI
Nel primo semestre 2025, gli investimenti complessivi sono stati pari a 1,2 miliardi di euro, con 13,2 milioni di unità immobiliari coperte con la tecnologia FTTH in tutta Italia, con un milione di unità immobiliari in più rispetto a fine anno 2024.
“Questo risultato supera gli obiettivi previsti dal budget di 100 mila linee e rappresenta circa il 65% del totale delle unità immobiliari che l’azienda intende coprire entro il 2027 (il 60% registrato alla fine del 2024)” sottolinea la nota di FiberCop che “prevede che il tasso di rollout possa crescere ulteriormente a partire dal secondo semestre 2026 quando il piano Pnrr, che richiede molte risorse, sarà completato e tutti gli sforzi si focalizzeranno sul piano autonomo dell’azienda”. Anche il costo unitario del rollout si è inoltre attestato a oltre il 20% al di sotto del valore di budget, a dimostrazione dell’efficacia di FiberCop nella gestione della rete, sostiene la società.
COME VA L’AVANZAMENTO DEL PNRR
Riguardo l’avanzamento degli obiettivi del Pnrr, nel periodo in esame FiberCop che ha conseguito il 100% della milestone intermedia di giugno 2025 (rispetto al solo 82% di completamento dei lotti non di competenza FiberCop) e il 70% sull’obiettivo finale di giugno 2026 (rispetto al solo 57% di completamento dei lotti non di competenza FiberCop).
LA CASSA
Nella prima metà dell’anno la cassa disponibile si è attestata a 3,5 miliardi di euro, portando il margine di liquidità di FiberCop (che include una revolving credit facility committed da 2 miliardi di euro) a 5,5 miliardi di euro. “Si prevede che questo importo, insieme alla cassa generata dal business, sia sufficiente a coprire i fabbisogni finanziari della società per il 2025 e il 2026” sottolinea la nota.
CRESCE L’INDEBITAMENTO
L’indebitamento netto nel secondo semestre 2025 si è attestato a 10,2 miliardi di euro, in aumento rispetto a 9,2 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, “a seguito dell’emissione di nuovo debito per complessivi 3,5 miliardi di euro nel primo semestre 2025, inclusa l’emissione obbligazionaria incrementata a 2,8 miliardi di euro rispetto all’offerta originaria, e conclusa con successo nel mese di giugno 2025”.
LE PREVISIONI
Infine, la società si dichiara “focalizzata sulla realizzazione delle linee guida strategiche che si prevede possano spingere l’EBITDAal dal 2026 in avanti. Queste misure includono nuove iniziative sui ricavi, insieme all’accelerazione dello switch-off della rete tradizionale in rame e alla costruzione di una dorsale proprietaria nazionale, che si prevede porteranno ad una significativa riduzione dei costi operativi.”