Anche il quotidiano online fondato da Enrico Mentana (nella foto con Urbano Cairo, editore di La7) si aggiunge alla lista di giornaloni che si autocelebrano con feste in piazza. Si è difatti appena conclusa la prima edizione Open Festival – Le sfide del futuro, che ha avuto luogo nel cuore di Parma.
CHE COS’È IL FESTIVAL DI OPEN
Una due giorni di incontri aperta dai saluti del sindaco Michele Guerra (di centrosinistra, ex assessore alla Cultura della Giunta Pizzarotti), che sul Festival di Open ha puntato molto, tanto da pubblicare l’intero programma della kermesse sul sito istituzionale cittadino, salito sul palco in qualità di padrone di casa subito dopo Enrico Mentana e all’amministratore delegato della società editoriale Alice Mentana (figlia di Enrico Mentana).
CHI C’ERA SUL PALCO
Tanti i politici accorsi a Parma per Mentana, dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, al titolare del dicastero alla Cultura Gennaro Sangiuliano (che però si è collegato da Roma) e il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti.
Ma soprattutto hanno sfilato i rappresentanti del centro, come Guido Bertolaso e Matteo Renzi fino al Pd, con la segretaria Elly Schlein. Insomma, non proprio una spartizione del palco in stile manuale Cencelli imprestato al giornalismo che pure Mentana si vanta sempre di applicare nelle scalette dei propri telegiornali.
Un parterre un po’ schierato anche per ciò che riguarda la società civile: Federico Moccia, Ghali, Alia Malek, Chiara Francini (tutti ricorderanno la sua partecipazione per l’esclamazione “Sanremo salverà il modo”), Lorenzo Gasparrini e il cardinale di Bologna nonché presidente della Cei Matteo Maria Zuppi che deve essere stato certamente un po’ stretto a uno come Franco Bechis, ospite fisso nelle trasmissioni speciali di Mentana fino all’assunzione della carica di direttore di Open, con un passato ai vertici di quotidiani di centrodestra come Libero e Il Tempo.
GLI SPONSOR DEL FESTIVAL DI OPEN
Tante le collaborazioni tessute per l’evento, tra cui la Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, network “che unisce le istituzioni pubbliche e private con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la cultura legata al patrimonio enogastronomico del territorio”. Per la Fondazione il Festival di Open ha funto da vetrina.
Al fianco di Open , ome partner, Ali Lavoro, azienda italiana con più di 50 filiali e 250 consulenti, che nel 2022 ha consolidato un fatturato di 450 milioni di euro. Segue il Gruppo cooperativo COLSER-Auroradomus specializzato nell’erogazione di servizi qualificati dedicati alle imprese e agli enti pubblici e privati che fattura, si legge sul sito, circa 150 milioni di euro.
Più o meno sulle medesime cifre anche un altro partner dell’evento, Zatti, gruppo di concessionarie multibrand che per il Festival di Open ha messo a disposizione alcune vetture. Poi il Gruppo Piu Hotels della famiglia Alessandrini dal fatturato di circa 3milioni di euro. Ma lo sponsor più gradito a chi è accorso a Parma per il Festival di Open senza dubbio è stato il Birrificio del Ducato di Parma (qui informazioni inerenti il fatturato), presente con un suo stand attiguo al palco.