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Cnel

Che cosa pensa il Cnel di Treu e Catania della manovra del governo Conte

Ecco alcuni estratti del parere (ancora non pubblico) del Cnel sulla legge di bilancio approvata dal governo M5s-Lega

Bene gli investimenti pubblici, ma l’incremento non è sensibile. Ok la semplificazione del sistema di tassazione, però serviva ridurre il cuneo fiscale. Dubbi sulla bontà dei condoni. Benissimo la sterilizzazione degli incrementi Iva. D’accordo sulla maggiore flessibilità di pensionamento.

Non è un parere negativo, anzi, quello che i vertici del Cnel hanno messo nero su bianco, commentando e analizzando la legge di bilancio approvata dal governo.

Il parere del Cnel, presieduto dall’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, nominato durante il governo Gentiloni, sottolinea luci e ombre della manovra nel documento approvato dai vertici dell’organo costituzionale che rappresenta le maggiori confederali sindacali, compresa Confindustria (vicepresidente del Cnel è il confindustriale Elio Catania).

Ecco di seguito alcuni brani del parere che sarà reso pubblico nelle prossime ore:

INVESTIMENTI PUBBLICI

“In questo quadro, si valutano positivamente la scelta di avviare azioni utili ad espandere, accelerare e rendere più efficiente la spesa per investimenti pubblici, e la proposta attivazione di una task force specificamente dedicata. In termini di risorse, tuttavia, i pur positivi aumenti di stanziamenti per Regioni (art. 61 e 63) e Amministrazioni centrali per investimenti non appaiono tali da rappresentare quella inversione di rotta che potrebbe rendere economicamente giustificabile l’aumento del disavanzo”.

IMPOSTE E TASSE

“Nel valutare positivamente la volontà di tendere ad una semplificazione del sistema di tassazione diretta e indiretta, il CNEL ritiene positiva una progressiva riduzione della pressione fiscale su famiglie, imprese e lavoro, in particolare imprese piccole, medie e artigiane. La proposta di allargare la platea dell’attuale regime forfettario (15%) per le partite IVA, andava, tuttavia, coordinata con altri strumenti, in particolare con la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, anche al fine di evitare sperequazioni e fenomeni distorsivi ed elusivi. Il Consiglio raccomanda a Governo e Parlamento di riconsiderare un intervento più incisivo per la riduzione del cuneo fiscale”.

RAVVEDIMENTI OPEROSI

“Solo all’interno di un generale rinnovamento del sistema fiscale, il CNEL considera coerente e sostenibile il maggior ricorso a meccanismi di ravvedimento operoso e di soluzioni concordate delle controversie fiscali (antecedenti all’applicazione delle sanzioni o all’avvio delle procedure conflittuali), ribadendo contrarietà per interventi unicamente rivolti al condono e a sanatorie, tanto più se comprendono anche fattispecie illecite”.

DOSSIER IVA

“Il CNEL valuta positivamente la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote dell’IVA precedentemente introdotti e ricompresi nei quadri macroeconomici, e le associazioni rappresentate, in particolare quelle del commercio, ne auspicano il completo riassorbimento nei prossimi anni”.

PENSIONI

“Sul fronte delle pensioni, premesso che anche in questo caso risulta unicamente stanziato un fondo per il finanziamento della misura solo, allo stato, sommariamente descritta, osserva come i principi sottesi alla scelta di accrescere la flessibilità in uscita verso il pensionamento siano razionali, in linea teorica, e sostanzialmente condivisibili. Il Consiglio raccomanda che nella applicazione di questa flessibilità si tenga conto delle condizioni delle persone e dei loro percorsi di lavoro (lavori pesanti, lavoratori precoci). Segnala inoltre la necessità alla luce della frammentazione del mercato del lavoro che vengano introdotte misure a favore dei giovani quali garanzia per il loro futuro previdenziale”.

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