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Che cosa emerge dal registro delle imprese

Più aperture e meno chiusure rispetto al 2022 ma la vitalità del sistema imprenditoriale resta molto contenuta. Numeri e tendenze da Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere.

Lieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale italiano nel trimestre estivo.

Tra luglio e settembre il Registro delle imprese delle Camere di Commercio – sulla base di  Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere – ha rilevato un saldo attivo di 15.407 attività economiche (+0,26% rispetto alla fine di giugno), come differenza tra 59.236 nuove iscrizioni e 43.8299 cessazioni di attività (tutti i dati sono disponibili all’indirizzo https://www.infocamere.it/Movimprese).

VITALITÀ CONTENUTA NEL TRIMESTRE DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE

In termini assoluti, il risultato del trimestre riflette una vitalità contenuta del sistema imprenditoriale: il saldo si colloca al di sotto della media degli ultimi dieci anni e i due flussi di aperture e chiusure si segnalano tra i meno brillanti del periodo.

LAZIO IN CIMA PER TASSO DI CRESCITA DAL REGISTRO DELLE IMPRESE

Il segno positivo contraddistingue tutte le regioni e tutte le macro-aree del Paese, con il Lazio in evidenza per tasso di crescita sul trimestre precedente (+0,44%) grazie alla spinta di Roma (+0,5%). In termini assoluti, tuttavia, l’espansione maggiore della base imprenditoriale ha riguardato la Lombardia (+3.334 imprese pari a un tasso di crescita dello 0,35%), dove Milano realizza una performance (+0,49%) in linea con quella della capitale del Paese.

BENE IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI E ATTIVITÀ PROFESSIONALI

Quasi un quarto del saldo è appannaggio del settore delle costruzioni (4.213 imprese in più rispetto alla fine di giugno, pari a una crescita dello 0,5%) ma il tasso più sostenuto si segnala per le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,1% corrispondente a 2.597 attività in più nel trimestre).

IN EVIDENZA ANCHE ALLOGGIO E RISTORAZIONE

In evidenza anche le attività di alloggio e ristorazione: +2.825 unità, corrispondenti a una crescita dello 0,62% rispetto alla fine di giugno.

IN CODA I SETTORI DEL COMMERCIO E MANIFFATTURIERO

Al palo i settori del commercio e delle attività manifatturiere, entrambi con un tasso di crescita inferiore allo 0,1% mentre (unico tra tutti i settori) finisce in campo negativo quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,1%).

SOCIETÀ DI CAPITALE SI CONFERMA LA FORMULA PIÙ DINAMICA

Un’impresa su tre (19.929) nasce nella forma di società di capitale che, anche in questo trimestre, si conferma la formula organizzativa più dinamica (+0,68% il tasso di crescita, pari a un saldo tra entrate e uscite che si attesta a 12.658 unità, l’82% dell’intero saldo trimestrale).

IMPRESA INDIVIDUALE PRINCIPALE FORMA ORGANIZZATIVA

In termini assoluti, l’impresa individuale (con 35.531 iscrizioni nel trimestre) resta la principale forma organizzativa scelta dai neo-imprenditori ma, a fronte delle 31.596 chiusure rilevate nel periodo, contribuisce al bilancio trimestrale con sole 3.935 unità (pari a un tasso di crescita trimestrale del +0,13%).

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