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Bozza Nadef, che cosa farà il governo su fisco, pensioni, debito e non solo

Ecco la bozza integrale della Nadef (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza)

Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, sarà approvata formalmente dal Consiglio dei Ministri nelle prossime ore, ma è già possibile sapere cosa contiene quali sono gli obiettivi del governo e come saranno finanziati.

Tutti i dettagli.

COME SI FINANZIA

La riforma fiscale pensata dal governo, si legge nella bozza del Nadef, “si finanzierà strutturalmente con il contrasto all’evasione fiscale e con una riforma del sistema delle detrazioni e dalla tassazione ambientale”.

Ma non solo, ovviamente: la Manovra, è scritto, sarà finanziata anche “dall’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal pacchetto NGEU, tra cui quelle dei fondi React-EU, Sviluppo Rurale e RRF. Per quest’ultimo si prevede l’utilizzo pieno delle sovvenzioni (grants) messe a disposizione del nostro Paese, e un utilizzo dei prestiti compatibile con il raggiungimento degli obiettivi di bilancio”.

BOZZA NADEF 2020

NGEU è  il pacchetto di strumenti per il rilancio delle economie dell’Unione Europea, dotato di 750 miliardi per il periodo 2021-2026, che rafforzerà il bilancio dell’Unione Europea con nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari. uno dei pilastri del pacchetto è il Fondo per la Ripresa e la Resilienza, o Recovery and Resilience Facility, disponendo di 672,5 miliardi di risorse tra sovvenzioni e prestiti finalizzati a sostenere finanziariamente gli Stati Membri nei primi anni della ripresa.

NUOVE POLITICHE PER RIDURRE OCCUPAZIONE

Il denaro fresco servirà, in primis, per mettere in campo “nuove politiche di sostegno agli investimenti pubblici e di incentivo all’occupazione, nonché un piano di riforme strutturali che costituiscono parte integrante del Recovery e Resilience Plan (RRP) – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in italiano – che sarà sottoposto al vaglio del Parlamento italiano e delle istituzioni europee”.

RIDURRE CUNEO FISCALE A LAVORO

Tra gli impegni che il Governo prende anche quello di ridurre il peso delle tasse nel mondo del lavoro. “I fondi del NGEU consentiranno spazi fiscali per far entrare a regime la riforma fiscale con la quale il Governo si è impegnato a ridurre il cuneo fiscale sul lavoro, soprattutto per i redditi medi e medio-bassi”, si legge nella bozza.

BOZZA NADEF 2020

INDEBITAMENTO NETTO AL 7%

Il governo Conte proverà a tenere l’indebitamento netto nominale al 7,0 per cento del Pil, per ridurlo al 3% al 2023. “Nell’ottica dell’orientamento di stimolo alla crescita della politica di bilancio, ma tenuto conto della necessità di invertire l’aumento del rapporto debito/PIL dell’Italia nel medio periodo, il Governo fissa l’obiettivo di indebitamento netto nominale al 7,0 per cento del PIL per il 2021 e al 4,7 per cento del PIL nel 2022 e decide di ricondurre tale obiettivo entro la soglia del 3,0 per cento nel 2023”, si legge nella bozza.

PENSIONI

“All’interno delle prestazioni sociali, le previsioni della spesa pensionistica continuano a scontare il sensibile aumento del numero di soggetti che accedono al pensionamento anticipato in virtù dei recenti cambiamenti normativi introdotti con la Legge di Bilancio 2019 e altri provvedimenti attuativi tra cui Quota 100. Secondo la previsione a legislazione vigente, una crescita della spesa per pensioni più contenuta rispetto a quella dell’economia contribuirà a far scendere il rapporto tra tale spesa e PIL, dal 17,1 per cento del 2020 al 16,2 per cento nel 2023. Cionondimeno, la spesa per pensioni a legislazione vigente nel 2023 risulterà più alta di 0,8 punti percentuali in rapporto al PIL in confronto al 2019”. E’ quanto si legge nella nota di aggiornamento al Def (Nadef) che sarà sul tavolo del consiglio dei ministri questa sera.

BOZZA NADEF 2020

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