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Borse Coronavirus

Perché sulle Borse arriverà l’autunno

Per le Borse sarà l'autunno: gli utili aziendali e i dati economici non indurranno nessuno a credere che la politica espansiva delle principali Banche Centrali sia riuscita a fermare il rallentamento economico. Il commento di Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors

Gli sviluppi della scorsa settimana sembrano suggerire agli investitori che è tempo di prepararsi per l’autunno. In Giappone, un calo sorprendentemente significativo dell’indice composito dei leading indicator ha spinto l’indice ai minimi decennali. In Germania il comparto manifatturiero ha evidenziato una nuova flessione degli ordinativi in termini reali, per di più superiore alle attese. Il trend ribassista del settore industriale tedesco è ascrivibile in larga misura al significativo deterioramento del sentiment delle imprese a livello globale. È tuttavia incoraggiante il fatto che ultimamente la produzione industriale tedesca abbia invertito la rotta sorprendendo al rialzo.

LO SCENARIO ECONOMICO

È iniziata la stagione di pubblicazione degli utili del terzo trimestre, che come sempre parte con le società USA. In tutti i settori si prevede una crescita media degli utili appena inferiore allo zero, a condizione che le stime degli analisti per le aziende statunitensi (in media: -4% t/t) vengano rettificate al rialzo, come di consueto, e che tali rettifiche siano di portata analoga.

Si dovrebbe inoltre osservare una forte dispersione a livello settoriale. Probabilmente utility e real estate registreranno i maggiori incrementi degli utili, i produttori di energia le flessioni più nette. Anche materiali e IT potrebbero evidenziare una certa decelerazione dei profitti. Il rallentamento della crescita e il venir meno degli effetti degli sgravi fiscali negli Stati Uniti penalizzeranno utili e margini.

DATI ECONOMICI DEBOLI PER SPINGERE QUOTAZIONI

Difficilmente i dati economici in uscita la prossima settimana spingeranno ulteriormente al rialzo le quotazioni azionarie. Le statistiche relative agli Stati Uniti dipingeranno probabilmente un quadro eterogeneo: l’indice Empire State del settore manifatturiero dovrebbe rivelarsi abbastanza positivo, mentre l’indice della Fed di Philadelphia e la produzione industriale dovrebbero mostrare maggiore debolezza. In Germania, l’attenzione probabilmente si focalizzerà sull’indice ZEW, in calo da metà 2018. Possiamo solo sperare che la produzione industriale cinese non deluda le attese: il consensus prevede un aumento.

BORSE: PESA RALLENTAMENTO ECONOMICO E INCERTEZZA COMMERCIALE

In base agli indicatori di forza relativa, il contesto tecnico è abbastanza tranquillo. I mercati non inviano segnali di rischio. Gli spread obbligazionari sono stabili. Gli indicatori di stress della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve di St. Louis non segnalano turbolenze in vista. Tuttavia, gli utili aziendali e i dati economici non indurranno nessuno a credere che la politica espansiva delle principali Banche Centrali sia riuscita a fermare il rallentamento economico. Inoltre, l’incertezza sul fronte commerciale inizia a interessare anche l’Europa, sulla quale incombono nuovi dazi da parte degli USA. In ogni caso, le tensioni sino-americane continuano a dominare la scena. Dopo aver concordato di condurre le trattative a livello ministeriale, l’amministrazione USA ha inserito otto società cinesi nella sua black list. Per fortuna i pessimisti hanno già pensato a proteggere i propri investimenti con opzioni put – basti guardare il rapporto put-call per Stati Uniti ed Europa. Dobbiamo prepararci per le piogge autunnali sui mercati finanziari.

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