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Perché la Bce fa eccitare Unicredit

La Vigilanza Bce dice sì al maxi-buyback di Unicredit. La banca ha ricevuto l’autorizzazione ad eseguire il programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022. La nota dell'istituto, gli effetti in Borsa e il commento degli analisti

 

La Banca centrale europea ha dato l’autorizzazione a Unicredit per l’esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi di euro. Una decisione che arriva nonostante il momento difficile per i mercati e il settore bancario, e che conferma – sottolineano gli analisti – la solidità del gruppo guidato dall’ad, Andrea Orcel.

IL COMMENTO DEL SOLE 24 ORE SU BCE E UNICREDIT

“Era un disco verde atteso, quello arrivato ieri dagli ispettori della Banca Centrale Europea – ha sottolineato il Sole 24 Ore oggi – Ma si tratta comunque della conferma dell’apprezzamento da parte dei vertici del Meccanismo di Supervisione bancaria della solidità della banca”.

EFFETTO BCE IN BORSA PER UNICREDIT

La notizia, nel pomeriggio di ieri, ha avuto un impatto sul titolo di Unicredit che si è messo in luce a Piazza Affari, segnando a fine giornata la migliore performance tra le blue chip milanesi con un progresso di oltre il 4%.

LA DECISIONE DELLA BCE

L’approvazione, si legge in una nota della società, è basata sulle informazioni finanziarie fornite dalla banca, che hanno evidenziato una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi garantiscono che l’azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza. La valutazione ha preso in considerazione una traiettoria di capitale con ipotesi conservative e scenari macroeconomici aggiornati.

COSA CAMBIA PER GLI AZIONISTI

Insieme al dividendo proposto, questo comporta una distribuzione totale agli azionisti per il 2022 di 5,25 miliardi di euro: un aumento del 40% rispetto al 2021. Ciò sottolinea l’impegno di UniCredit a conseguire rendimenti significativi e sostenibili per gli azionisti, mantenendo al contempo un capitale robusto. Il CET1 ratio di UniCredit, pro-forma per la distribuzione, è infatti pari al 14,9% alla fine dell’anno 2022 e si prevede un ulteriore aumento nel primo trimestre 2023.

L’OBIETTIVO DEL PROGRAMMA DI RIACQUISTO DI AZIONI

L’avvio del programma di riacquisto di azioni proprie, così come il dividendo per un massimo di 1.906.562.000 euro, dipendono dall’approvazione da parte degli azionisti della società in occasione dell’assemblea degli azionisti convocata per il 31 marzo.

L’obiettivo è di eseguire il riacquisto di azioni proprie in due tranche, la prima di circa 2,34 miliardi di euro da avviare il prima possibile dopo l’approvazione dell’Assemblea degli azionisti, mentre la seconda tranche di circa 1,0 miliardo di euro dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2023, poco dopo il completamento della prima tranche.

ANDAMENTO IN BORSA E SCENARI PER UNICREDIT

“Insomma, UniCredit incassa il “sì” al riacquisto delle azioni, operazione funzionale a dare sostegno a un prezzo azionario che negli ultimi mesi ha preso il volo e ad aumentare la remunerazione complessiva per gli azionisti – rimarca il quotidiano Sole 24 Ore – Il titolo della banca guidata da Andrea Orcel negli ultimi 6 mesi ha guadagnato l’80% circa. Insieme al dividendo proposto, il buyback comporta una distribuzione totale agli azionisti per il 2022 di 5,25 miliardi di euro, con un aumento del 40% rispetto al 2021″.

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