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Banco Bpm, cosa si dice in Borsa su Nexi

Riflessi borsistici per l'operazione della monetica del gruppo Banco Bpm con Fsi. L'esclusione di Nexi pesa in Borsa per la società guidata da Bertoluzzo che comunica comunque un'intesa commerciale con Shopware. Fatti, numeri e approfondimenti

Riflessi borsistici per Nexi dopo l’operazione della monetica del gruppo Banco Bpm.

Banco Bpm sale in un comparto bancario tonico, dopo l’annuncio dell’esclusiva in favore di Fsi sgr, Pay Holding e Bcc Pay per la potenziale partnership sulla monetica annunciata il 18 aprile. Il titolo sale dell’1,4% a 4,379 euro. Resta indietro invece Nexi (-2%), esclusa dalla gara.

E’ questa la sintesi stamattina dell’agenzia Radiocor del gruppo Il Sole 24 ore degli effetti a Piazza Affari dell’operazione comunicata al mercato che riguarda la monetica di Banco Bpm (qui l’approfondimento di Start Magazine).

Il titolo Nexi a fine giornata ha chiuso con un meno 2%.

LE NOVITA’ IN CASA DI FSI

Le notizie che riguarda Banco Bpm si intersecano con quelle emerse da un articolo di Start Magazine in cui si mette in evidenza come nell’azionariato del Fondo strategico italiano (Fsi), che sarà uno dei pilastri dell’operazione con la banca guidata dall’ad, Giuseppe Castagna, è spuntato il gruppo Ion di Andrea Pignataro, da tempo sotto la lente delle maggiori banche italiane alle quali si sta rivolgendo per ulteriori operazioni (Intesa Sanpaolo sarebbe in procinto di approvare un prestito, secondo le indiscrezioni raccolte da Start Magazine).

L’OPERAZIONE DI BANCO BPM CON FIS

Ma torniamo all’operazione sulla monetica di Banco Bpm. Le indiscrezioni parlano di un’offerta da parte di Fsi di circa 600 milioni di euro, valutata in termini di pagamento upfront ed eventuale earnout. L’esclusiva riguarda il settore acquiring e issuing e l’operazione prevede – appunto – il pagamento di una somma cash da parte di Fsi e il possesso da parte di Banco Bpm di una quota nella jv sui pagamenti. Contestualmente è prevista la sottoscrizione di un accordo distributivo che permetterà alla banca di mantenere gli attuali proventi commissionali, pari a circa 140 mln di euro pretasse nel 2022, dice Intermonte, che sottolinea come ‘l’impatto positivo a capitale per Banco Bpm dipenderà dalla quota che deterrà nella jv”.

LA NOTIZIA NEGATIVA PER NEXI

Per Nexi, la notizia secondo Equita ha “implicazioni marginalmente negative”, mentre Intermonte si aspetta “una reazione negativa di breve per il titolo che rischia di perdere un importante partner nel mercato domestico italiano ma che sottolinea l’elevato interesse per il settore”. Per Equita, gli elementi negativi – rileva l’agenzia Radiocor – sono soprattutto il fatto di non poter consolidare ulteriormente il posizionamento sul mercato domestico. Inoltre, sottolineano il fatto che “Nexi abbia un contratto di licencing con Banco Bpm per gestire in outsourcing alcune delle attività di pagamento della banca e che tale contratto rappresenti un ammontare low single digit dell’ebitda di gruppo”. Tuttavia, i tempi prolungati dovrebbero diluire questi effetti negativi e Nexi “dovrebbe essere in grado di recuperare alcuni dei merchant usciti nel tempo visto il gap di offerta commerciale e pricing rispetto alla nuova jv”.

I RAPPORTI FRA BANCO BPM E NEXI

Intermonte mette in evidenza che il volume di business generato dagli accordi tra Banco Bpm e Nexi che scadono nel 2025 non sono noti. L’impatto negativo dopo il 2025 è stimabile in una perdita di circa il 2/3% dell’ebitda. Inoltre, sul mercato entrerà un nuovo concorrente aggressivo nell’M&A che potrebbe fare aumentare i prezzi dei transazioni simili. Per gli analisti, visto che Nexi mantiene accordi fino al 2025 e al momento ha dei canali con Visa e Mastercard, “è quindi possibile che riesca a mantenere/dirottare su altre banche partner una parte dell’attività anche dopo la fine degli accordi in essere con Banco Bpm, anche in funzione di una value proposition tecnologica al momento superiore a quella offerta da altri player”.

IL COMUNICATO DI NEXI CON SHOPWARE

Nel giorno in cui in Borsa la società capeggiata da Paolo Bertoluzzo scivolava, Nexi (partecipata dalla Cassa depositi e prestiti del ministero dell’Economia) ha inviato alle agenzie stampa e ai giornali un comunicato annunciando una sinergia commerciale. Nexi e Shopware, piattaforma open source per l’e-commerce a livello globale, hanno ampliato la propria collaborazione e siglato una partnership “platinum” a livello europeo. In base all’accordo, Nexi potrà soddisfare al meglio le esigenze dei commercianti B2B e di mercati verticali specifici come Pharma, Retail e Furniture, aiutandoli a cogliere nuove opportunità di business. La partnership, inoltre, abilita una suite omni-commerce. Per Nexi si tratta di un ulteriore investimento in partnership strategiche con le più grandi piattaforme di e-commerce finalizzate a guidare l’evoluzione dei pagamenti digitali in Europa, mentre per Shopware l’accordo rappresenta un consolidamento del proprio posizionamento nella regione DACH, oltre a un’espansione in Italia e nel Sud Europa. “Siamo lieti di collaborare con Shopware, leader riconosciuto nell’innovazione, con forti competenze nell’e-commerce B2B – ha commentato Omar Haque, Head of Group E-commerce di Nexi – Da una posizione forte in Germania, Shopware si sta rapidamente espandendo in tutta Europa e le nostre competenze nel mondo dei pagamenti, unite alla nostra forte presenza territoriale, aiuteranno Shopware a espandere ulteriormente la propria attività e a sfruttare un’ampia offerta di metodi di pagamento locali”.

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