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Banche, bollette, licenziamenti, scuole, affitti. Cosa ci sarà nel decreto Rilancio

Tutte le misure previste nel decreto Rilancio secondo la bozza più recente Aiuti sotto forma di sovvenzioni concessi dagli Enti locali per il pagamento dei salari dei dipendenti delle imprese (compresi i lavoratori autonomi) per evitare i licenziamenti durante la pandemia di COVID-19. Lo prevede una bozza, ancora in lavorazione, del Dl Rilancio. La norma, che…

Aiuti sotto forma di sovvenzioni concessi dagli Enti locali per il pagamento dei salari dei dipendenti delle imprese (compresi i lavoratori autonomi) per evitare i licenziamenti durante la pandemia di COVID-19. Lo prevede una bozza, ancora in lavorazione, del Dl Rilancio. La norma, che richiama il ricorso al Quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato, prevede la possiblità di concedere aiuti di Stato sotto forma di sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti per evitare i licenziamenti. La sovvenzione viene concessa per non più di 12 mesi dalla domanda.

Contributi a fondo perduto per Pmi, artigiani, commercianti e autonomi fino a 5 milioni di ricavi o compensi. Lo prevede la bozza del decreto Rilancio. Il ristoro spetta se ad aprile 2020 si sono registrati cali di almeno 2/3 rispetto ad aprile 2019 e si calcola sulla differenza tra questi due mesi in base a tre fasce: 25% per chi ha fatturato o ricavi fino a 100mila euro, 20% tra 100mila e 400mila euro, 15% fino a 5 milioni. Il minimo è comunque di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per gli altri. Va fatta domanda all’Agenzia delle Entrate.

DECRETO RILANCIO. TUTTA LA BOZZA INTEGRALE

Ci potrebbe essere anche un capitolo ‘banche’ nel decreto Rilancio: nella nuova bozza si prevede da un lato che il Mef possa concedere per i prossimi sei mesi garanzia dello Stato fino al valore nominale di 15 miliardi su nuove passività degli istituti di credito. Dall’altro si prevedono una serie di aiuti – garanzie e misure fiscali – agli acquirenti di piccole banche sotto i 5 miliardi di attività che dovessero essere sottoposte, dopo l’entrata in vigore del decreto, a liquidazione coatta amministrativa.

Risorse per permettere all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) di alleviare il peso delle quote fisse delle bollette elettriche in particolare in capo alle piccole attività produttive e commerciali, gravemente colpite dall’emergenza Covid-19. E’ previsto nella bozza, ancora in lavorazione, del dl Rilancio. La misura prevede lo stanziamento di 600 milioni e riguarda i medi di aprile, maggio e giugno 2020.

In arrivo un miliardo in due anni per l’istruzione, con il vincolo di destinare le risorse alle misure di contenimento dell’epidemia nelle scuole statali. Si stanziano 400 milioni per il 2020 e 600 per il 2021. In arrivo anche aiuti per il sistema 0-6 anni con un contributo complessivo di 65 milioni per chi gestisce in via continuativa i servizi educativi (come gli asili nido) e alle istituzioni scolastiche dell’infanzia non statali, come sostegno economico per la riduzione o mancano versamento delle rette.

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Un incremento di 100 milioni per il 2020 del Fondo di sostegno degli affitti. La misura, che incrementa la dotazione del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, intende ridurre l’impatto economico connesso al diffondersi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 per i soggetti che versano in condizioni disagiate.

Medici e aziende farmaceutiche sono esonerati dalla responsabilità per la prescrizione e somministrazione di farmaci ‘off label’, fuori cioè dalle indicazioni per le quali sono stati autorizzati, ai pazienti con Coronavirus. La norma nel dettaglio precisa che “l’osservanza da parte del medico che prescrive i farmaci” secondo le determine e le schede informative dell’Aifa “è causa di esclusione della punibilità e di dolo o colpa grave”. Lo stesso vale per “i produttore dei farmaci inseriti” nella ‘Lista 648’ dell’Agenzia del farmaco, cioè la lista che consente di erogare a carico del S.S.N, previo parere della commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, medicinali innovativi non ancora in commercio in Italia, quelli non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica o quelli da impiegare per una indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata.

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