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L’ambasciatore Usa aggredisce la direttiva Ue sulla sostenibilità aziendale

L’ambasciatore americano nell'Unione europea avverte che la direttiva sulla sostenibilità soffoca la reindustrializzazione perché impone obiettivi irrealistici sulle filiere e ostacola l’accesso al Gnl. L'articolo del Financial Times tratto dalla rassegna stampa di Liturri.

(Financial Times, Andrew Puzder, 2 dicembre 2025)

L’ambasciatore USA presso l’UE Andrew Puzder sostiene che per rilanciare l’economia europea, il blocco deve abrogare o neutralizzare la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D), che impone obiettivi di emissioni nette zero alle catene di fornitura, rendendo impossibile l’accesso a fonti energetiche affidabili e a basso costo come il gas naturale liquefatto dagli alleati.

1. Sul declino economico dell’UE:

«L’economia dell’UE sta vivendo un periodo di profondo cambiamento: per decenni ha contato su energia russa a basso costo e un forte mercato dei consumatori cinesi, mentre gli Stati Uniti coprivano gran parte dei costi di difesa; dal 2022 questo modello a tre gambe è crollato, con un PIL nominale dell’UE che secondo il FMI per il 2025 sarà del 18% inferiore a quello USA includendo il Regno Unito, e del 31% escluso».

2. Sulla necessità di energia affidabile:

«Per recuperare e reindustrializzarsi, l’UE deve avere accesso a energia sicura, affidabile e a basso costo, che si concretizzerà solo se riuscirà nell’attuale sforzo di abrogare o neutralizzare la CS3D, che penetra nelle catene di fornitura complesse imponendo obiettivi di emissioni nette zero e rischiando sanzioni finanziarie significative per le imprese».

3. Sul supporto politico interno all’UE:

«A maggio, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno pubblicamente chiesto l’abrogazione della CS3D, mentre a ottobre i CEO di Siemens e TotalEnergies hanno scritto a entrambi esortando l’abolizione, riflettendo il punto di vista di 46 aziende europee».

4. Sul voto del Parlamento europeo:

«Il 13 novembre il Parlamento europeo ha votato per rimuovere l’obbligo di conformità agli obiettivi net zero della CS3D, un passo positivo nella battaglia per rivedere – o meglio abrogare – la direttiva, che altrimenti renderebbe impossibile per le grandi aziende energetiche operare su larga scala in Europa».

5. Sulla scelta strategica per l’UE:

«I leader politici UE hanno una scelta: lasciare l’economia gravata da regolamentazioni e dipendente da energia costosa e inaffidabile, o rivitalizzare lo spirito imprenditoriale europeo deregolando e accedendo a fonti di energia affidabili e abbondanti, permettendo alle imprese e ai cittadini di prosperare; la seconda opzione sarebbe nell’interesse sia dell’UE che degli USA».

(Estratto dalla newsletter di Giuseppe Liturri)

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