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Acea, Generali, Cementir e Vianini lavori, gioie e pene per Caltagirone

Che cosa mostrano i conti del gruppo Caltagirone e il ruolo di controllate o partecipate come Cementir, Vianini, Vianini lavori, Assicurazioni Generali e Acea

 

Solo Vianini Lavori stecca nel coro delle controllate del gruppo Caltagirone.

E’ quanto è emerso ieri nel corso della presentazione dei conti del gruppo illustrati dal presidente Francesco Gaetano Caltagirone approvati dall’assemblea della capogruppo Caltagirone spa.

“Numeri confortanti” per la Caltagirone spa che aumenta il dividendo, rimanendo “un titolo conservativo” e prudente.

Caltagirone, all’assemblea dei soci che approva il bilancio 2018, evidenzia una cedola in crescita, un utile in aumento a 60 milioni di euro, ricavi saliti a 1,5 miliardi.

Risultati raggiunti grazie innanzitutto al positivo apporto di Cementir che ha messo a segno un utile di 127 milioni di euro e che ha compensato le difficoltà derivanti della crisi in Turchia con quelli in Europa e Usa.

IL PESO DI VIANINI LAVORI

In utile il gruppo Vianini, mentre la Vianini lavori ha dovuto scontare uno “stanziamento prudenziale” per un contenzioso in Svezia sulla realizzazione di un’opera assieme alla Cmc. “Abbiamo avuto seri problemi con la committenza – ha spiegato – e difficoltà ambientali arrivando alla rescissione del contratto. E’ la prima volta che una grande imprese straniera vinceva un lavoro in Svezia turbando l’equilibrio fra le imprese locali e abbiamo avuto un atteggiamento di aperta ostilità”. Per questo “pur convinti di essere stati danneggiati, abbiamo spesato tutto l’effetto in maniera prudenziale”.

IL CASO SVEZIA

“La commessa da 400 milioni di euro che la cooperativa edile Cmc di Ravenna si è appena aggiudicata in Svezia, per la costruzione di due gallerie, mette al sicuro le prospettive di sviluppo a medio-lungo termine del colosso cooperativo romagnolo”, si leggeva sul Sole 24 Ore del gennaio 2016. La Cooperativa Muratori & Cementisti romagnola vinse infatti in una joint venture paritetica con la Vianini Lavori Spa (gruppo Caltagirone), i contratti per la realizzazione di due gallerie stradali della tangenziale di Stoccolma, tra Lovön e Ekerö.

IL DOSSIER EDILIZIA

Caltagirone ieri, a latere dell’assemblea che ha approvato i conti del gruppo, ha poi rilevato come l’Italia non possa perdere il settore dell’edilizia, finito in crisi anche a causa di una normativa troppo severa e di una “colpevolizzazione”. “Si pensava che il comparto facesse molti profitti e poi si è visto che non era così. Non c’è infatti stata una sola società che ha sbagliato” ma appunto molte “sono andate in crisi”. Un riferimento indiretto ai casi Astaldi e Condotte, secondo gli addetti ai lavori.

SODDISFAZIONI PER ASSICURAZIONI GENERALI E ACEA

Soddisfazioni arrivano dalle altre partecipazioni finanziarie come Assicurazioni Generali e Acea che “va molto bene” e dove “l’ingresso dei privati è stato fondamentale per cambiare certi usi di alcune società pubbliche” tanto che l’imprenditore si chiede “perché non si privatizzano anche le altre municipalizzate piuttosto che subirne le perdite?”.

SBUFFI GENERALI

Su Generali è andata in scena una polemica inedita: con Caltagirone che indirettamente ha accusato l’azionista forte Mediobanca di aver lasciato fuori dalla lista per il cda del Leone una rappresentanza per il gruppo Benetton. Ma da Piazzetta Cuccia è filtrata l’osservazione che le scelte hanno seguito direttive che erano state decise e condivise dal vecchio cda. Chi ha ragione?

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