Germania e start up, un binomio per ora non proprio perfetto. La più grande economia d’Europa ha bisogno di chi pensa in piccolo, così il Wall Street Journal ha chiosato qualche giorno fa a proposito dell’economia della locomotiva tedesca troppo legata allo stile della “old economy” e poco adusa a fare i conti con la new economy delle startup. Proprio per questo il ministro dell’economia, del Governo presieduto da Angela Merkel, Sigmar Gabriel sta pensando di introdurre un piano a beneficio delle start up e delle politiche fiscali per quest’ultime. E non escluderebbe anche un insieme di misure che aiutino le start up migliori a decollare in Borsa.
Qualche numero per capire il fenomeno dell’economia lo tira fuori uno studio della Amway Corp. e dell’Università della tecnica di Monaco: il 60% dei dipendenti tedeschi lavora in aziende con meno di 500 addetti e che hanno un fatturato al di sotto dei 50 milioni di euro, sono aziende che hanno iniziato il loro percorso economico decenni fa. Ma il dato significativo è che solo 1 tedesco su 4 si considera potenziale creatore di business: alla base di questo dato così basso c’è la paura di fallire come sentimento predominante dei tedeschi. Sempre lo stesso sondaggio di Amway dice che solo il 2% dei tedeschi di età compresa tra i 14 e i 34 anni hanno iniziato un business, rispetto al 9% degli Stati Uniti.