Il tema. L’Expo è un grande parco tematico della durata di 6 mesi. Molti lo confondono con una fiera, ancor peggio con una sagra alimentare. Si svolgerà a Milano (non a Rho) e finora sono 145 i Paesi che hanno aderito, un record. Il tema scelto è quello della ‘nutrizione dell’uomo’ e ogni Paese mostrerà le proprie competenze nei settori dell’agricoltura, della produzione industriale di cibo e della ricerca scientifica. Esse verranno esibite in Padiglioni che si affacceranno su una grande unica via (chiamata decumano in omaggio all’architettura d’epoca romana). Sono attesi 20 milioni di visitatori.

Il Sistema Italia. La rete commerciale da tessere è un piccolo tassello del puzzle Expo. Il resto è rappresentato dal potenziamento del Sistema Italia, imprese e immagine del nostro Paese nel mondo. Dopo anni di recessione economica ecco una sfida globale che può rilanciare investimenti e consumi. Non è un caso che i Paesi aderenti stiano mobilitandosi in una gara al Padiglione più ‘avveniristico’; l’Arabia Saudita ha addirittura ingaggiato l’archistar Norman Foster perché nella capitale del design si vuole primeggiare e stupire. Milano sarà anche capitale mondiale dell’agricoltura sostenibile e potrà ambire, se si gioca bene le sue carte, a rappresentare un incubatore della cosiddetta ‘sharing economy’, un sistema economico costruito sulla condivisione di oggetti ed esperienze sul vincente e già consolidato modello eBay, AirB&B e Car2go. Il Sistema Italia si rialza se sa guardare al futuro.

La rivoluzione. Milano Bisogna programmare i 6 mesi dell’evento ma anche il periodo immediatamente successivo: il dopo Expo. Gli enti locali hanno proposto la nascita di una cittadella dello Sport, il Coni si è detto entusiasta e il Milan ha già presentato una manifestazione d’interesse per costruire un nuovo stadio. Da solo il capoluogo meneghino produce il 10% del PIL dell’intero Paese. Entro il 2015 a Milano sarà attiva una nuova linea metropolitana, l’aeroporto di Linate sarà raggiungibile in treno, Malpensa proverà a diventare di nuovo ‘grande’ dopo il dehubbing di Alitalia, ci saranno 3 grandi autostrade attese da decenni, le aziende italiane si saranno confrontate con quelle di tutto il mondo internazionalizzandosi. #Expottimismo è l’hashtag creato su twitter da alcuni giovani professionisti che credono nelle capacità dell’evento. La rottamazione del pessimismo, per un’altra Italia.
(Davide D’Antoni)







