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Un milione di cellulari in meno negli ultimi tre mesi. Colpa della crisi?

Dopo anni di crescita inarrestabile del numero di cellulari, che aveva fatto dell'Italia uno dei mercati più interessanti al mondo per la telefonia mobile, anche il telefonino accusa la crisi e rallenta. A rivelarlo i dati di Agcom, che rivela una perdita di oltre un milione di utenze mobili negli ultimi 3 mesi.

 

Si assottiglia quindi il mercato della telefonia mobile. A fine marzo, dice il bollettino trimestrale Agcom, le linee registrano un calo di circa 1,9 milioni rispetto allo stesso periodo 2013 (oltre 1 milione in meno negli ultimi tre mesi). Il mercato, intanto, risulta meno concentrato, con la quota congiunta dei colossi Telecom e Vodafone scesa dal 67,2 al 64,9% in 2 anni. Crescono H3G, che sfiora l’11% (+0,6%) e Wind, che raggiunge il 24,3% (+0,5%). Crollano ancora gli sms (-40% da inizio anno).

Per quanto riguarda invece la rete fissa, prosegue inesorabile il calo degli accessi complessivi, che negli ultimi due anni ha visto ‘morire’ oltre 1 milione di linee: Telecom Italia, in questo periodo, ha perso 1,4 milioni di linee, di cui solo 400mila recuperate dagli operatori alternativi. La quota dell’ex monopolista si è così ridotta al 62% (-1,7% negli ultimi dodici mesi) e di ciò si è avvantaggiata Fastweb, che su base annua guadagna lo 0,9% superando Vodafone e piazzandosi al terzo posti per numero di abbonati, dietro Wind.

Nella larga banda la quota di mercato di Telecom scende al 49% ed emerge la crescita della tecnologia Fwa e degli accessu Nga. Tornando alla telefonia mobile, il traffico telefonico (oltre 39 miliardi di minuti da inizio anno), risulta in aumento dell’8,5%. Guardando al mercato, da sottolineare che sul segmento residenziale Vodafone (31%), Telecom (29,4%) e Wind (28%) “hanno ormai dimensioni equivalenti”. La portabilità del numero, infine, il sistema con il quale i clienti passano da un operatore all’altro alla ricerca dell’offerta più conveniente, mostra segni di rallentamento.
   

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