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Google punta allo streaming. Sarà Songza la prossima acquisizione?

Un servizio quasi sconosciuto in Italia, noto unicamente ai pochi esperti del settore, potrebbe diventare la miniera d’oro di Google. Songza è un servizio di streaming online gratuito per condividere musica e file audio e video, allo stato attuale conta già cinque oltre i milioni e mezzo di iscritti al servizio, attivo già da sei anni, di base a Long Island.   

 

 

Secondo il New York Post, Big G sarebbe in trattativa per l’acquisizione del servizio di musica online. Sembra che dalla società del motore di ricerca numero uno al mondo, sia stata già fatta un’offerta che si aggirerebbe intorno ai 15 milioni di dollari.

La particolarità del servizio, come indicato anche dalla rivista Wired, è quella di creare automaticamente dei mix musicali basati sulle attività degli utenti e sui loro stati d’animo. Si ha bisogno di relax dopo una giornata di lavoro? Songza sceglierà per voi i più celebri brani di Mozart e Beethoven. Oppure, se ci si trova in palestra e si ha bisogno della giusta carica per l’allenamento, niente di meglio che la creazione di una playlist con tutta la colonna sonora di Rocky. 

Le selezioni musicali saranno create automaticamente dal servizio Songza e saranno il risultato di complessi algoritmi, per il tipo di musica più volte ascoltato e delle scelte personali dei singoli utenti, frutto delle canzoni e/o degli artisti più cliccati.

Google con questa mossa guarda al futuro, l’obiettivo è quello della creazione di un servizio di musica in streaming legato a YouTube. L’applicazione, è una delle poche che allo stato attuale supportano Chromecast, con la possibilità di ascoltare musica in streaming sul proprio smartphone.

Larry Page, mente e cuore di Big G per quest’operazione, come riportato dal New York Post, si sta muovendo in fretta per costruire il suo business nel mercato in rapidissima espansione della musica in streaming.

Questa cura e selezione dell’aspetto musicale potrebbe essere l’asso nella manica di Larry Page per aggiudicarsi, come indicato dal Post “il più caldo e competitivo fronte della guerra allo streaming musicale.”

Songza compete con Spotify, con i suoi ventiquattro milioni di utenti attivi, e Pandora, che ne ha settantasette milioni all’attivo.

Una prima fonte molto vicina all’accordo che ha preferito restare nell’anonimato, ha dichiarato al quotidiano newyorkese “Google sta offrendo loro 15 milioni di dollari, ma la questione è se Songza accetterà”.

Una seconda fonte invece ha fatto sapere che Larry Page dovrà battere diversi pretendenti prima di aggiudicarsi il servizio. “Certo è che i quindici milioni stanziati per l’acquisizione sembrano pochi, se comparati ai quattro milioni della valutazione di base di Spotify, e Pandora, dal capitale di mercato di cinque milioni.” Ha fatto notare una persona molto vicina all’accordo. 

Recentemente Songza si è aggiudicata un investimento di 4,7 milioni di dollari da Amazon e dal manager di Justin Bieber, Scooter Braun.

Non stupisce il fatto che il CEO di Songza, Elias Roman, ha dichiarato di non poter commentare, come d’altronde ha fatto anche Google.

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