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Tokyo Game Show

Quali novità tecnologiche ci saranno al Tokyo Game Show

Dopo due anni di formato virtuale per via della pandemia, nella capitale giapponese ritorna il Tokyo Game Show. Ma due big del calibro di Nintendo e Sony lo diserteranno. Microsoft, invece, punta molto sui mercati asiatici

La stagione delle fiere internazionali, almeno in ambito videoludico, sembra destinata a concludersi. La prima a dare forfait, soprattutto in casa, cioè al Tokyo Game Show, è stata la giapponese Nintendo che per tutto il periodo in cui è stata guidata dal compianto e carismatico Satoru Iwata, ai palchi in giro per il mondo ha preferito appuntamenti virtuali, organizzati coinvolgendo la propria community social. In un certo senso, la Casa di Kyoto ha anticipato un trend che si è imposto con la pandemia, che ha costretto allo stop ogni evento e spostato sul digitale tutti gli annunci. Dopo due anni di streaming, il Tokyo Game Show torna fisico e questo, di per sé, basta a farne una edizione chiacchierata e attesa, indipendentemente dai contenuti. Non solo: a giugno è saltato il suo più grande rivale, l’E3 di Los Angeles, che in genere le rubava la scena costituendo la vetrina principale usata dalle big dell’intrattenimento digitale per presentare le proprie uscite clou del periodo invernale. Parecchi titoli inediti, insomma, potrebbero apparire per la prima volta tra i padiglioni della fiera giapponese.

MICROSOFT ORA VUOLE IL GIAPPONE (E NON SOLO)

Punterà molto su questa edizione del Tokyo Game Show Microsoft, tanto da scomodare lo stesso Phil Spencer, amministratore delegato di Microsoft Gaming del colosso di Redmond. La console Microsoft non ha mai fatto faville nell’arcipelago nipponico e finora era stato un disinteresse reciproco: ai giapponesi non piaceva troppo Xbox e all’Xbox non premeva sfondare in Giappone.

Ma adesso, con la Cina che si apre al fenomeno gaming e con l’India che si avvia a grandi falcate verso il boom economico, il TGS è una vetrina sull’intero mondo asiatico, il più popoloso e quello con il maggior numero di utenti da conquistare. Ecco perché in un primo momento Microsoft aveva fatto sapere che sarebbe stata presente soprattutto con titoli che piaceranno agli asiatici salvo poi correggere il tiro e ribadire che l’offerta sarà per tutti.

 

Microsoft ha annunciato che il suo Xbox Stream è fissato per giovedì 15 settembre alle 11.00 ora italiana. Potrebbe essere la volta buona che la software house fondata da Bill Gates spolveri una IP tagliata anche per il mercato asiatico: l’RPG Fable.

 

Gli occhi di tutti sono comunque puntati sui profili social dell’istrionico Hideo Kojima, game designer di successo, babbo della saga Metal Gear e dell’acclamato ma divisivo Death Stranding. Il numero 1 della Kojima Production sa come mantenere viva l’attenzione dei fan e infatti da giorni dissemina indizi sui titoli che saranno presentati alla fiera nipponica: si parla di un videogame per VR e uno per Xbox.

In un tweet si vede una immagine che mostra una ragazza dai lunghi capelli chiari ma col volto in ombra, per di più, coperto dalla frase Who Am I?. Un link rimanda a una pagina assai criptica denominata: 0XF7K4P59BX0. Forse i titoli di Kojima potranno non piacere a tutti, ma non si può dire che non sia un genio nel marketing… A questo proposito è lecito chiedersi se Konami, la software house in cui Kojima ha lavorato per anni, sfrutterà il Tokyo Game Show 22 per presentare un nuovo Metal Gear.

UN’AZIENDA ITALIANA IN GIAPPONE

Alla fiera nipponica sarà presente anche l’italiana 505 Games. Non sappiamo se alle 11 italiane del 16 settembre potremo finalmente vedere il sequel dell’acclamato Control, ma quasi certamente saranno mostrati titoli del calibro di Miasma Chronicles, strategico sviluppato da The Bearded Ladies atteso nel 2023 su PC e console di nuova generazione, Serial Cleaners, Stray Blade e Unholy, action stealth horror che dovrebbe arrivare nei negozi negli ultimi mesi del 2022.

CAPCOM RADDOPPIA

Capcom potrebbe presentare a sorpresa un nuovo Resident Evil, nei suoi due appuntamenti del 15 e del 16 settembre, alle 16 e alle 17 italiane. Dopo il reboot rappresentato dal settimo capitolo e del parziale ritorno in strada con l’ottavo (Village in fondo richiamava parecchio RE4) è davvero lecito attendersi di tutto.

Ma soprattutto sono dati per certi, in fiera, la Gold Edition di Resident Evil Village con possibilità di provare il gioco su Playstation VR2, Street Fighter 6, Monster Hunter Rise: Sunbreak, per non parlare di Exoprimal e Mega Man Battle Network Legacy Collection.

COSA FARANNO SEGA, BANDAI NAMCO E SQUARE-ENIX

Concludiamo la rassegna con alcune delle più note software house nipponiche. A iniziare da Sega, da anni ridotta a semplice software house non producendo più hardware proprietari. La Grande S presenterà le novità alle 13 del secondo giorno di fiera e ovviamente affiderà ancora una volta al suo porcospino blu il ruolo di portabandiera con Sonic: Frontiers.

Square Enix, che per tutti è sinonimo di J-RPG, si è presa ben due ore, dalle 15 del 16 settembre, per mostrare 25 giochi, compresi quelli che firma come distributore. I più attesi sono: Final Fantasy XVI, Forspoken, Valkyrie Elysium, Crisis Core Final Fantasy VII Reunion e Final Fantasy VII: Rebirth. Gli appassionati di manga e anime, alle 15 del 15 settembre, potranno visionare nuovi trailer di One Piece Odyssey e di Dragon Ball: The Breakers, della scuderia Bandai Namco.

SONY E NINTENDO: SI NOTA DI PIU’ SE NON VENIAMO O SE…?

Le due grandi assenti saranno Sony e Nintendo. I due colossi giapponesi diserteranno la chiamata nonostante avrebbero potuto giocare in casa. La Casa di Kyoto da parte sua ha voluto anticipare con un formato digitale trasmesso a poche ore dall’apertura del Tokyo Game Show in cui ha presentato una quarantina di videogiochi, molti in uscita nel 2023.

Si è trattato di una diretta piuttosto soporifera e priva di grandi annunci, se si esclude la presenza di Mario + Rabbids Sparks of Hope, disponibile dal 20 ottobre e sviluppato qui in Italia, negli studi di Ubisoft Milan, sotto la direzione di Davide Soliani e del seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che ora ha finalmente un nome, Tears of the Kingdom e una data: arriverà su Nintendo Switch il 12 maggio 2023. Non era mai passato tanto tra un capitolo e l’altro della serie: sei anni e due mesi.

Sony, dopo aver mancato il Summer Game Fest e la Gamescom di Colonia, non si farà viva nemmeno a Tokyo. Ma questo non significa che mancheranno i titoli per la sua console sviluppati dalle terze parte. C’è anzi molta attesa con riferimento ai prodotti per PSVR2, così da comprendere le prossime mosse di PlayStation in tal senso. La periferica Sony, da marginale, sembra destinata a diventare sempre più preponderante.

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