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Gorillas Getir

Perché l’app per la spesa a domicilio Gorillas arranca

L’app di consegna generi alimentari Gorillas sta licenziando metà del personale d’ufficio nella sua sede di Berlino   La piattaforma di consegne di generi alimentari Gorillas ha licenziato metà dei suoi dipendenti nella sua sede di Berlino. Ieri la società tedesca ha affermato in un comunicato che stava licenziando circa 300 dipendenti da una “forza…

 

La piattaforma di consegne di generi alimentari Gorillas ha licenziato metà dei suoi dipendenti nella sua sede di Berlino.

Ieri la società tedesca ha affermato in un comunicato che stava licenziando circa 300 dipendenti da una “forza lavoro d’ufficio globale” di 600. Questa forza lavoro include anche circa 14.400 dipendenti che lavorano in magazzino e come autisti di consegna, sottolinea The Verge.

Allo stesso tempo l’azienda prevede di concentrare maggiormente la propria attenzione su cinque mercati che rappresentano il 90% dei suoi ricavi: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia e Paesi Bassi. La società opera anche in altri quattro mercati europei — Spagna, Danimarca, Italia e Belgio — dove afferma di “esaminare tutte le possibili opzioni strategiche per il marchio Gorillas”. Ciò potrebbe significare ritirarsi da questi mercati.

Si tratta di un duro colpo per Gorillas che lo scorso settembre fa ha raccolto quasi 1 miliardo di dollari a una valutazione pre-money di circa 3 miliardi, evidenzia TechCrunch.

Tutti i dettagli.

IL TAGLIO DEI POSTI DI LAVORO

L’azienda taglierà circa 320 posti di lavoro, nell’ottica di ridurre i costi e raccogliere fondi aggiuntivi. I tagli riguarderanno principalmente il personale nel quartier generale di Berlino e rappresenteranno circa la metà dei dipendenti di Gorillas, molti dei quali sarebbero entrati solo negli ultimi sei mesi.

LA STRATEGIA DI GORILLAS

“Sebbene questa sia stata una decisione estremamente difficile da prendere, queste sono mosse necessarie che aiuteranno Gorillas a diventare un’attività più forte e redditizia con una maggiore attenzione ai suoi clienti e al suo marchio”, ha affermato Gorillas nella sua dichiarazione. “Con i nostri investimenti attuali stiamo rafforzando la nostra posizione sia finanziariamente che strategicamente per il futuro. Siamo estremamente orgogliosi e grati per ciò che i nostri team hanno realizzato negli ultimi due anni e faremo tutto il possibile per supportare i nostri dipendenti in questa fase di transizione” ha concluso.

COS’È GORILLAS

Gorillas è diventato noto nel mercato delle consegne di generi alimentari super veloce l’anno scorso. L’azienda vende prodotti freschi e altri articoli consegnati dai centri di distribuzione urbani ai clienti entro 10 minuti. Inoltre è una delle prime startup europee a lanciarsi nel settore ed è cresciuta fino a oltre 10.000 dipendenti (compresi i riders) e si è rapidamente espansa in tutta Europa, riporta Sifted, magazine agganciato al Financial Times.

Lo scorso anno Bloomberg scriveva che “Gorillas fa parte di un gruppo di servizi di consegna rapida di generi alimentari che ha guadagnato popolarità nell’ultimo anno poiché le persone hanno trascorso più tempo a fare shopping a casa durante la pandemia di coronavirus”.

LA CINESE TENCENT TRA GLI INVESTITORI

Finora ha raccolto 1,3 miliardi di dollari in finanziamenti VC, da grandi nomi come Tencent, DST Global, Coatue e Delivery Hero.

LE APP DI CONSEGNA FANNO FATICA A CRESCERE?

Ma sulla scia recessione globale che colpisce il settore tecnologico in modo più ampio, sembra che alcune app di consegna che hanno faticato a crescere potrebbero essere nei guai, evidenzia The Verge. A maggio di quest’anno l’app Gorillas è stata scaricata solo 320.000 volte, rispetto a 1,5 milioni di download per il rivale turco Getir.

Inoltre, alcuni rapporti dei media suggeriscono che la società ha avuto problemi a raccogliere più fondi.

UNA BOLLA CHE SI STA SGONFIANDO?

Infine, TechCrunch sottolinea che molti osservatori ritengono che “il mercato dei generi alimentari istantanei è stato a lungo considerato eccessivamente gonfiato”. Ci sono stati troppi soldi in giro per troppe startup. Gli investitori cercavano tutti di cavalcare quella che sembrava un’ondata di opportunità per consegne rapide sulla scia delle abitudini dei consumatori durante il Covid-19″.

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