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Multe Antitrust

Perché l’Antitrust bastona Unieuro e Monclick

Multe milionarie per pratiche commerciali scorrette: l'Antitrust commina una sanzione da 3 milioni di euro per Unieuro e 1,2 per Monclick. Tutti i dettagli

Il 2023 inizia con multe salatissime per Unieuro e la sua controllata Monclick. L’Antitrust ha comminato una sanzione da 3 milioni di euro per la catena di prodotti elettronici ed elettrodomestici e da 1,2 a Monclick. La ragione? Pratiche commerciali scorrette.

LE MULTE DELL’ANTITRUST NEI CONFRONTI DI UNIEURO E MONCLICK

L’Antitrust, nel Provvedimento n. 30421 pubblicato nel Bollettino 1 del 2 gennaio 2023, ha affermato che le società “hanno reiterato alcune condotte ritenute illecite” riconducibili alla diffusione di informazioni ingannevoli sulle caratteristiche delle offerte commerciali, con specifico riferimento alla disponibilità e ai tempi di consegna di prodotti, nonché alla gestione con modalità scorrette del processo di acquisto online.

LE PRATICHE SCORRETTE NELLA FASE PRECONTRATTUALE

Gli illeciti partono da lontano. Con il provvedimento n. 29937 dello scorso 3 dicembre 2021 l’Autorità aveva accertato che Unieuro e Monclick hanno posto in essere due pratiche commerciali scorrette nell’ambito della vendita di prodotti online. La prima pratica scorretta era relativa alla fase precontrattuale di promozione dei prodotti online. In sostanza erano pubblicizzati come disponibili prodotti che non risultavano fisicamente presenti nei magazzini delle due società. In aggiunta Monclick non aveva comunicato sul suo sito di operare in regime di dropshipping, ovvero un modello di vendita per il quale si commercializza un prodotto senza possederlo materialmente nel proprio magazzino. Inoltre Monclick inviava un addebito immediato al momento dell’ordine online e quindi prima del perfezionamento del contratto.

LE PRATICHE SCORRETTE NELLE FASI SUCCESSIVE ALL’ACQUISTO

Le pratiche successive agli acquisti contestate alle società sono:

  • “la ritardata/mancata consegna dei prodotti venduti sui Siti e già pagati dai consumatori”;
  • “l’omissione di informazioni relative al tracking e allo stato di spedizione degli ordini”;
  • “l’ostacolo all’esercizio dei diritti di recesso e/o rimborso dei consumatori a seguito della ritardata/mancata consegna dei prodotti e/o dell’annullamento unilaterale dell’ordine”;
  • “l’omessa/inadeguata fornitura del servizio di assistenza post-vendita”.

LE RELAZIONI DI OTTEMPERANZA DI UNIEURO E MONCLICK

Alle accuse le due società avevano risposto con le proprie relazioni di ottemperanza nelle quali sostenevano, e provavano a dimostrare, di aver eliminato “completamente i profili di scorrettezza accertati”. Inoltre il 14 marzo 2022 le società sono state sentite in audizione. Tuttavia “alla luce di alcune segnalazioni pervenute all’Autorità” è emersa la prosecuzione delle “condotte illecite oggetto di censura da parte dell’Autorità”, orientate, secondo quanto stabilito dall’Antitrust nel provvedimento IP359 del 14 giugno 2022, “a diffondere informazioni ingannevoli sulle caratteristiche delle offerte commerciali, a gestire in modo scorretto il processo di vendita online e ad ostacolare i diritti di recesso e rimborso dei consumatori”.

IL PROSEGUIMENTO DELLE PRATICHE SCORRETTE

Dopo la notifica del provvedimento di giugno le società hanno continuato con le seguenti pratiche scorrette:

  • indicare la disponibilità dei prodotti, qualificando tutti i beni offerti in vendita online come “disponibili”, sebbene in realtà i prodotti non fossero fisicamente nella disponibilità dei venditori;
  • disporre l’immediato blocco del plafond, con conseguente congelamento dell’importo corrispondente al prezzo di acquisto, al momento dell’ordine online e prima del perfezionamento del contratto.

Mentre hanno non hanno reiterato le pratiche scorrette nella fase post-vendita.

LE MULTE DELL’ANTITRUST PER UNIEURO E MONCLICK

Le multe comminate dall’Antitrust, 3 milioni di euro per Unieuro e 1,2 milioni per Monclick, dovranno essere pagate entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento, cioè il 2 gennaio 2023. Il pagamento deve essere effettuato in via telematica con addebito sul conto corrente bancario o postale. Le società devono dare immediata comunicazione del pagamento all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato attraverso l’invio della documentazione attestante il versamento effettuato. Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento le società possono fare ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento.

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