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Comcast Mediobanca

Perché Comcast si separa dalle reti Tv via cavo

Il colosso multimediale statunitense Comcast ha in programma di scorporare le reti via cavo di NBCUniversal in una società separata e quotata in borsa. La mossa arriva sulla scia del crescente predominio delle piattaforme di streaming rispetto alle attività mediatiche tradizionali

Mentre lo streaming impera, Comcast si libera delle reti via cavo, un tempo protagoniste assolute del gigante dell’intrattenimento.

Il colosso multimediale statunitense ha annunciato lo spinoff delle sue reti via cavo, tra cui Cnbc, Msnbc e E!. Comcast manterrà alcune proprietà di intrattenimento, sport e notizie Nbc, insieme al servizio di streaming Peacock, i suoi parchi a tema e gli studi cinematografici e televisivi, spiega Reuters. La mossa consentirà a NbcUniversal di concentrarsi su opportunità di crescita più elevate, come streaming, parchi a tema e intrattenimento.

La decisione è stata presa in un momento in cui milioni di telespettatori stanno lasciando la pay tv tradizionale a favore delle piattaforme di streaming.

Come ricorda Axios, Comcast ha esplorato le opportunità per rimodellare la sua unità media, ma non ha fatto grandi mosse da quando ha acquisito Sky nel 2018 e ha ceduto la sua quota in Hulu a Disney nel 2023.  Secondo indiscrezioni di inizio anno, Comcast aveva incontrato Paramount Global per unire le forze nello streaming attraverso una partnership o una joint venture, come la creazione di un’app di streaming congiunta con le rispettive piattaforme di streaming, Peacock e Paramount Plus, tra le varie opzioni strategiche potenziali che l’azienda di intrattenimento sta perseguendo. Tuttavia, la società ha rifiutato l’opportunità di puntare a una fusione con la rivale Paramount.

E ora è arrivato l’annuncio dello spinoff delle reti via cavo, mossa approvata dagli investitori: il titolo di Comcast, nel premercato, ha guadagnato circa il 2%. Per l’operazione, potrebbe essere necessario circa un anno.

Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE L’OPERAZIONE

L’accordo vedrebbe la suite di reti via cavo di NBCU, tra cui USA Network, CNBC, MSNBC, Oxygen, E!, SYFY e Golf Channel, scorporate in una società separata, insieme ad alcune delle risorse digitali di NBCU, come Fandango e Rotten Tomatoes, GolfNow e Sports Engine. Tali reti hanno generato collettivamente circa 7 miliardi di dollari di entrate negli ultimi 12 mesi, ha affermato Comcast.

Lo spin-off esentasse non includerà le reti di trasmissione NBC o Telemundo.

LA GOVERNANCE DI SPINCO

Per ora, la società si chiamerà SpinCo. Avrà la stessa struttura azionaria a doppia classe di Comcast. La nuova entità sarà guidata da Mark Lazarus, dirigente di lunga data del gruppo NbcUniversal attuale presidente  Anand Kini, Cfo di NbcUniversal, sarà Cfo della nuova entità.

LA STRATEGIA

Secondo Comcast, la nuova società sarà “ben capitalizzata” e “avrà una scala significativa come un set di asset pure-play ancorato a contenuti di notizie, sport e intrattenimento leader”, raggiungendo circa 70 milioni di famiglie statunitensi che pagano ancora per il cavo.

In una dichiarazione, il colosso americano ha affermato che la struttura di spin-off posiziona NBCU con asset che alimenteranno Peacock.

LE MOTIVAZIONI

A ottobre, durante la call con gli azionisti dopo la trimestrale, il presidente di Comcast, Mike Cavanagh, aveva già ipotizzato lo spin-off.

Sempre Reuters ricorda che la decisione di Comcast arriva più di un decennio dopo aver ottenuto il pieno controllo di NBCUniversal in una serie di accordi con General Electric, trasformando l’azienda da operatore via cavo a colosso dei media quando tali asset erano allettanti. Tuttavia, i costi più elevati per produrre contenuti, le mutevoli preferenze del pubblico più giovane e un esodo verso servizi di streaming come Netflix hanno messo sotto pressione la redditività delle reti televisive e via cavo tradizionali.

Come altre società via cavo, osserva Ap, negli ultimi anni Comcast ha spostato la sua enfasi aziendale dal cavo tradizionale allo streaming e ad altre fonti di reddito, come il suo studio cinematografico, i parchi a tema e i servizi wireless e Internet domestici.

E LE MOSSE DEGLI ALTRI

D’altronde anche Warner Bros Discovery ha svalutato il valore delle sue attività televisive di 9,1 miliardi di dollari a causa dell’incertezza delle commissioni dei distributori via cavo e satellitari e dei rinnovi dei diritti sportivi lo scorso agosto.
Un giorno dopo, Paramount ha svalutato il valore delle sue reti via cavo di quasi 6 miliardi di dollari. Anche la casa di Topolino, Walt Disney, ha valutato di cedere le sue reti via cavo all’inizio di quest’anno, ma alla fine ha abbandonato l’idea.

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