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Microsoft giocherà con Activision?

Nessuna sospensione in attesa del giudizio della Ftc: Microsoft è libera di portare avanti l'acquisizione (e dovrà farlo entro il 18 luglio). Per molti osservatori, procedere speditamente influenzerà in positivo il giudizio della Federal Trade Commission

Non si può ancora parlare di matrimonio, ma una delle operazioni più importanti nel mondo dei videogiochi è ora molto più vicina e concretizzabile. La giudice Jacqueline Scott Corley chiamata a esprimersi sulla richiesta di un’ingiunzione preliminare per bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard ha infatti respinto la domanda dell’ente statunitense Federal Trade Commission, che nelle more della propria decisione  aveva difatti chiesto di bloccare tutto.

 

MICROSOFT E FTC, LA BATTAGLIA HA INIZIO ORA

Ma, appunto, deve essere ancora giocata la partita più importante. Il procedimento davanti alla Ftc avrà inizio il prossimo 2 agosto mentre la decisione è attesa per l’inizio dell’anno e, almeno teoricamente, la Federal Trade Commission potrebbe discostarsi dal parere positivo che Microsoft ha già incassato dalla Commissione europea e dalle autorità competenti in materia di antitrust di mezzo mondo (a eccezione della Cma britannica che, è noto, ha respinto l’acquisizione) e chiedere alla software house di Redmond il passo indietro.

 

CHE SUCCEDE ADESSO?

Ma è difficile che Microsoft resterà ad attendere il verdetto della Ftc, specie ora che può procedere con l’acquisizione di Activision, anche perché, laddove vi rinunciasse o non provvedesse entro il 18 luglio, data concordata con l’altra parte, dovrebbe pagare 3 miliardi di penale.

 

Secondo la maggior parte degli analisti, Redmond correrà a finalizzare l’operazione, infischiandosene del giudizio pendente della Federal Trade Commission. Questo proprio al fine di influenzarne l’esito.

L’ACQUISIZIONE BLOCCHERA’ FTC?

Infatti, laddove la Ftc bocciasse l’operazione, occorrerebbe annullare l’operazione, con ripercussioni fortissime per gli azionisti delle due realtà. L’alternativa per Microsoft sarebbe uscire dal mercato videoludico americano, ma anche qui, considerati i dati di vendita di Call of Duty e delle principali Ip di Activision, ci sarebbero ripercussioni inimmaginabili e forse persino peggiori dell’annullamento dell’acquisizione.

 

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