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ABBONAMENTI Dazn

I nuovi abbonamenti Dazn fanno già infuriare

In vista della nuova stagione Dazn sbarca anche sul satellite di Tivùsat e propone nuovi abbonamenti con evidenti rincari che suscitano lo sfogo social del giornalista Paolo Ziliani

Cambiano i piani tariffari di Dazn con il gruppo che punta soprattutto sui pass annuali anticipati, sullo stile di modelli commerciali in voga negli Usa che consentono ai tifosi di pagare in un’unica soluzione per risparmiare rispetto a coloro che scelgono le modalità tradizionali.

I TRE ABBONAMENTI DAZN

L’obiettivo, inutile dirlo, è fidelizzare l’utenza e spingerla agli abbonamenti stagionali. Occorre sborsare 89,99 euro l’anno per l’abbonamento «Start» (senza la serie A ma con il basket italiano, Nfl e altri sport). Altrimenti, se si vuole pagare ogni singolo mese con la possibilità di recedere senza vincoli di tempo, bisogna mettere sul piatto 13,99 ogni 30 giorni. La terza strada è sottoscrivere un impegno annuale con pagamento mensile a 9,99 euro.

L’abbonamento Standard è a un livello superiore e difatti nell’offerta include serie A, serie B, Liga, Europa League e Conference League, coppe inglesi come Fa Cup e Carabao Cup, calcio femminile. Qui la soluzione annuale costa 299 euro, tanto, ma con un taglio del 39% rispetto al piano mensile (40,99 euro al mese). Se invece si sceglie un impegno minimo di un anno si scende a 30,99 euro a rata.

Infine con 449 euro ci si porta a casa l’offerta Plus, il 33% in meno dell’opzione per singolo mese proposta a 55,99 euro. Viceversa ancorandosi alle 12 rati mensili il costo è di 45,99 euro. Il Plus fa pagare la possibilità di connettere sette dispositivi anziché i sei della Standard sull’app di Dazn con possibilità di guardare due eventi in contemporanea su due dispositivi anche se connessi in due reti internet differenti.

IL COMMENTO DI PAOLO ZILIANI

Le novità degli abbonamenti di Dazn non sono piaciute a Paolo Ziliani che su Twitter scrive: “Per lo stesso servizio che nel 2021 costava all’utente 29,99 euro, oggi Dazn ne chiede 55,99 dopo tutti i disagi patiti dagli abbonati – Follia totale, la Serie A si avvia spedita verso la catastrofe”.

E poi retoricamente si chiede: “La domanda è: chi è più fuori di testa? La Lega di Serie A che mette una base d’asta di 1 miliardo e 150 milioni per la vendita dei prossimi diritti tv e riceve offerte che non arrivano nemmeno a 600 milioni, o DAZN, il broadcaster titolare dei diritti che per la terza stagione del suo mandato porta il costo dell’abbonamento dai 29,99 euro mensili del primo anno ai 55,99 – quasi il doppio – del prossimo campionato? A chi dobbiamo mettere la camicia di forza? Se un alieno sbarcasse da Marte in questi giorni penserebbe che la Serie A italiana è il campionato che tutto il pianeta terra brama di vedere perchè qui giocano, evidentemente, tutti i più grandi fuoriclasse del globo terracqueo: Messi, Mbappè, Haaland, Vinicius, De Bruyne e chi più ne ha più ne metta. E invece no, le cose non stanno così.”

Per Ziliani “Gli aumenti di prezzo sono esagerati, per non dire proibitivi, anche perché avvengono dopo due stagioni in cui la qualità del servizio (vedi la rotellina del buffering che arriva sul più bello a interrompere la visione) ha lasciato fortemente a desiderare. A dirla tutta, uno si sarebbe aspettato uno sconto, magari accompagnato da tante scuse, non certo un aumento.”

L’ex calciatore fa notare come ” Nel pieno della lotta alla pirateria televisiva, che Abodi, Gravina, De Siervo & company indicano come l’origine di tutti i mali del calcio made in Italy, che senso ha raddoppiare i prezzi degli abbonamenti? Ammesso e non concesso che tra i fruitori del pezzotto ci sia qualcuno disposto a ravvedersi e ad abbonarsi a DAZN, è questo il modo per conquistarlo alla causa? Io penso che lo schizzare incontrollato dei prezzi motiverà invece ancor di più i fruitori del pezzotto a rimanere nell’illegalità anche a rischio d’incorrere nelle sanzioni previste dalla legge approvata ad hoc. Anche qui, un autogol.”

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