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Booking.com sotto il faro Antitrust in Spagna, ecco perché

In Spagna l'autorità per la concorrenza ha avviato un'indagine sul sito web olandese di prenotazione di hotel Booking.com per possibili pratiche di concorrenza sleale che colpiscono gli hotel e le agenzie di viaggio online rivali nel Paese

Booking.com finisce sotto indagine in Spagna.

La Comisión Nacional de Los Mercados y La Competencia (Cnmc), autorità nazionale di regolamentazione della concorrenza spagnola, ha annunciato l’apertura di un’indagine sulla piattaforma online di prenotazione di hotel olandese.

In una dichiarazione, la Cnmc ha spiegato che il procedimento derivava da due denunce presentate dall’Associazione spagnola dei gestori di hotel (AEDH) e dalla Madrid Hotel Business Association.

Booking.com ha dichiarato che avrebbe collaborato con le indagini della Cnmc per rispondere a qualsiasi domanda riguardante la sua attività in Spagna.

L’organismo di vigilanza spagnolo ha fino a 18 mesi per condurre le indagini e prendere una decisione definitiva. Se si scopre che Booking.com ha infranto la legge antitrust spagnola, potrebbe incorrere in multe che vanno da 100.000 euro a oltre 10 milioni di euro per violazione, segnala Reuters.

Tutti i dettagli.

L’INDAGINE AVVIATA DALLA CNMC IN SPAGNA SU BOOKING.COM

La CNMC ha trovato “ragionevoli motivi” per ritenere che Booking.com possa aver violato le leggi antitrust spagnole e l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che vieta alle aziende di abusare di una posizione dominante sul mercato, ha affermato.

LE ACCUSE DEGLI ALBERGATORI SPAGNOLI

I querelanti hanno affermato che il sito web di prenotazione aveva imposto condizioni inique agli hotel situati in Spagna. Nello specifico, avrebbe attuato politiche con conseguenti effetti di esclusione su altre agenzie di viaggio online e canali di vendita online.

“Quello che vogliamo davvero è che queste pratiche finiscano”, ha dichiarato a Reuters il presidente dell’AEDH Manuel Vegas.

Alcune di queste presunte pratiche potrebbero equivalere a un abuso della posizione dominante di Booking.com rispetto ai servizi di intermediazione concorrenti offerti da varie agenzie online agli hotel, ha affermato la Cnmc.

Booking.com potrebbe anche aver sfruttato gli hotel spagnoli che dipendono finanziariamente dal popolare sito Web di servizi di alloggio, ha aggiunto l’authority.

LA POSIZIONE DEL COLOSSO DELLE PRENOTAZIONI ALBERGHIERE OLANDESE

Come ricorda Techcrunch, il potere di mercato di Booking.com nel settore dei viaggi è stato a lungo motivo di preoccupazione per i legislatori dell’Unione europea.

Proprio quest’estate Bruxelles ha dato il via libera al pacchetto unico digitale ideato per contrastare le pratiche sleali e l’abuso di posizione dominante delle Big Tech sui mercati e imporre alle grandi piattaforme online una maggiore responsabilità sul controllo e la moderazione dei contenuti.

Secondo la testata Booking.com è un probabile contendente per essere designato come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act (Dma), che attiverebbe una regolamentazione ex ante del suo servizio di piattaforma principale, richiedendo il rispetto di una serie di misure operative iniziali e condizioni in tutte le sue operazioni regionali che mirano a garantire un trattamento equo con altre aziende che fanno affidamento sulla piattaforma per raggiungere i propri clienti.

Tuttavia, è improbabile che il Dma entri immediatamente in azione l’anno prossimo poiché il processo di designazione dei gatekeeper richiederà diversi (o addirittura molti) mesi sottolinea TechCrunch.

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