Le turbolenze continuano ad abbattersi su CrowdStrike: class action da parte dei viaggiatori per le interruzioni dei viaggi.
Si tratta dell’ultimo problema legale per la società americana di software responsabile dell’interruzione di Internet globale dello scorso luglio, stimata come la più grande interruzione IT della storia, che ha causato più di 2.200 cancellazioni di voli.
Venerdì 19 luglio, un aggiornamento del software del gruppo su Windows, il sistema operativo di Microsoft, ha causato il malfunzionamento di numerosi sistemi informatici in tutto il mondo, dagli aeroporti agli ospedali. Secondo Microsoft, circa 8,5 milioni di dispositivi risultano colpiti dall’interruzione, con gli utenti che hanno sperimentato “schermate blu della morte” che hanno reso impossibile il riavvio. In un rapporto sull’incidente, CrowdStrike ha dichiarato che il bug è stato trasmesso a milioni di computer Windows e che in futuro cambierà il modo in cui gestisce gli aggiornamenti.
Ma nel frattempo la società texana deve affrontare una serie di guai tra cui una minaccia di contenzioso pubblico da parte di Delta. La compagnia aera americana ha cancellato oltre 6.000 voli dall’interruzione del 19 luglio, lasciando centinaia di migliaia di viaggiatori bloccati. A fine luglio il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti ha annunciato che avrebbe aperto un’indagine su Delta in seguito alle cancellazioni dei voli, segnala Reuters.
Pertanto il ceo di Delta ha minacciato di citare in giudizio CrowdStrike sostenendo che l’incidente è costato loro 500 milioni di dollari. Intanto, ieri Microsoft ha attaccato Delta Air Lines incolpando la compagnia stessa per aver impiegato così tanti giorni per riprendersi dall’interruzione informatica.
Tutti i dettagli.
DEPOSITATA UNA CLASS ACTION CONTRO CROWDRSTRIKE
In una class action depositata presso la corte federale di Austin, Texas, tre passeggeri hanno attribuito l’interruzione, che ha anche interrotto banche, ospedali e linee di emergenza in tutto il mondo, alla negligenza di CrowdStrike nel testare e distribuire il suo software.
“Le conseguenze dell’aggiornamento difettoso di CrowdStrike sono state catastrofiche”, sostiene la causa. I ritardi e le cancellazioni causati dall’interruzione hanno portato i querelanti a sostenere spese aggiuntive per l’alloggio, i pasti e altri accordi di viaggio, secondo l’accusa. Due querelanti hanno anche affermato di aver avuto problemi di salute a causa dell’interruzione. Hanno anche affermato che la situazione “ha creato un disturbo pubblico”.
Quindi ora i tre passeggeri che hanno depositato la causa chiedono danni compensativi e punitivi a CrwodStrike.
LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ DI CYBERSECURITY TEXANA
Da parte sua la società di cybersicurezza texana respinge in toto le accuse.
“Riteniamo che questo caso non abbia fondamento e difenderemo vigorosamente l’azienda”, ha dichiarazione un portavoce di CrowdStrike ad Axios in una dichiarazione via e-mail.
TUTTI I GUAI LEGALI
Infondata o meno, si tratta solo dell’ultima causa intentata contro CrowdStrike a seguito del tilt informatico globale del 19 luglio.
La società è stata citata in giudizio anche dai suoi azionisti che sostengono che CrowdStrike abbia fornito false dichiarazioni dopo che il suo aggiornamento ha portato all’interruzione informatica globale, che ha fatto crollare il prezzo delle sue azioni, riporta Axios.
Per due battaglie legali avviate, un’altra è solo nell’aria, per ora. La scorsa settimana il ceo di Delta Ed Bastian ha sollevato la minaccia di una causa legale contro CrowdStrike e Microsoft ai microfoni di Cnbc. Il ceo della compagnia aerea ha affermato che Delta dipendeva più da Microsoft Windows rispetto ad altre compagnie aeree.
Domenica, CrowdStrike ha replicato a Delta dicendo sostenendo di essere “fortemente delusa dal suggerimento di Delta che CrowdStrike abbia agito in modo inappropriato e respinge fermamente qualsiasi accusa di grave negligenza o di condotta dolosa intenzionale”. Inoltre, CrowdStrike ha affermato che il suo ceo, George Kurtz, ha contattato personalmente Bastian per offrire aiuto, ma non ha ricevuto risposta.
ANCHE MICROSOFT INCOLPA DELTA AIRLINES
Infine, proprio ieri anche Microsoft è intervenuto sulla questione.
Il colosso tecnologico ha affermato che la sua revisione preliminare suggeriva che Delta, a differenza delle altre compagnie aeree concorrenti, non aveva modernizzato la sua infrastruttura IT.
In una lettera, Mark Cheffo, un avvocato di Microsoft, ha definito i commenti della compagnia aerea “incompleti, falsi, fuorvianti e dannosi per Microsoft e la sua reputazione”.
Cheffo ha affermato che il software di Microsoft non aveva causato l’incidente di CrowdStrike, ma il gigante della tecnologia si è immediatamente offerto di assistere Delta gratuitamente. Il suo ceo Satya Nadella ha anche inviato un’e-mail a Bastian, ma non ha mai ricevuto risposta, ha aggiunto Cheffo.
Il legale di Microsoft ha concluso che la società si difenderà “vigorosamente” se Delta presenterà una causa.