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Decreto Crescita, tutte le misure sull’economia circolare

Il decreto Crescita prevede una serie di misure per incentivare una crescita sostenibile. Ecco i dettagli

C’è anche l’economia circolare nel decreto Crescita.

Infatti una novità in arrivo, con il D.L. 30 aprile 2019, n. 34, in vigore dal 1° maggio 2019, riguarda le agevolazioni per i progetti di ricerca volti alla riconversione dei processi produttivi in ottica circolare, ad un uso, cioè, più efficiente e sostenibile delle risorse.

Con il decreto Crescita sono state annunciate – tra le altre – una serie di misure volte a sostenere la valorizzazione edilizia (art. 7), gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico (art. 8).

COSA PREVEDE IL DECRETO SULL’ECONOMIA CIRCOLARE

L’art. 26 del D.L. Crescita preannuncia un decreto ministeriale che definirà condizioni e procedure per concedere ad enti ed imprese agevolazioni finanziarie al fine di favorire la transizione delle attività economiche verso un modello circolare. Gli enti e le imprese che potranno beneficiare di questi incentivi devono rispondere ad una serie di caratteristiche, delineate al comma 2 del medesimo art. 26, nell’ambito delle quali è previsto che essi operino in via prevalente nel settore manifatturiero, ovvero in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere.

MISURE DI CRESCITA ECONOMICA: CONTRIBUTI AI COMUNI

Per quanto attiene l’ efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale sostenibile il Decreto prevede l’erogazione di contributi ai Comuni per la realizzazione di progetti su investimenti nel campo delle suddette tematiche. Sempre rinviando ad un decreto del Ministero dello Sviluppo, saranno assegnati ai Comuni contributi (nel limite di 500 milioni di euro, per l’anno 2019) per la realizzazione di progetti su investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile.

MISURE IN MATERIA DI ENERGIA

Inoltre va segnalato che in materia di energia il D.L. Crescita autorizza la spesa di 10 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020, e di 20 milioni per l’anno 2021, per gli interventi connessi all’iniziativa Mission Innovation adottata durante la Cop 21 di Parigi, finalizzati a raddoppiare la quota pubblica degli investimenti dedicati alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie energetiche pulite, nonché gli impegni assunti nell’ambito della Proposta di Piano Nazionale Integrato Energia Clima.

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