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Engineering Comunità Energetiche

Perché le Comunità Energetiche Rinnovabili sono fondamentali nella transizione green

La funzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili nella transizione energetica e il ruolo di Engineering con "Energy Community"

Dopo l’atteso via libera della Commissione UE alla bozza di decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, le CER sono quasi pronte a partire, manca solo il consolidamento di un quadro normativo che regoli la nascita di questi nuovi soggetti giuridici.

Nei primi giorni dello scorso dicembre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) ha trasmesso alla Corte dei conti il provvedimento.

Il piano di incentivi da 5,7 miliardi di euro prevede un contributo a fondo perduto e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa: secondo le stime del MASE potrebbero essere create tra le 15mila e le 20mila comunità energetiche rinnovabili entro il 2027.

Le CER sono comunità costituite da cittadini, aziende, enti pubblici locali o piccole e medie imprese che si associano in un’area geografica specifica per condividere l’energia prodotta localmente da uno o più impianti di energia rinnovabile.

L’obiettivo è l’autoconsumo diffuso, ossia la condivisione attraverso la rete di distribuzione dell’energia che viene prodotta all’interno della comunità.

Per l’area in cui si trova la comunità quest’organizzazione si traduce in vantaggi concreti, sia dal punto di vista economico, visto che l’energia auto consumata nelle Comunità verrà incentivata in base a quanto previsto dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che sociale, perché le CER promuovono un consumo energetico più sostenibile, consapevole e attento, uno stile di vita orientato alla condivisione e al risparmio energetico ed una generazione elettrica più distribuita ed equa.

Ma i vantaggi principali sono soprattutto quelli ambientali: con gli impianti di produzione si riducono le emissioni di CO2 e l’inquinamento dell’aria, si promuove l’autosufficienza energetica e un uso più consapevole delle risorse finalizzato all’efficienza energetica.

In questo scenario in evoluzione, le nuove tecnologie digitali sono uno strumento imprescindibile per abilitare la transizione green perché svolgono un ruolo fondamentale per ottimizzare l’uso dell’energia, riducendo gli sprechi e le dispersioni. IoT, Intelligenza Artificiale per l’analisi dei dati, Blockchain sono solo alcune delle tecnologie che abilitano la promozione di buone pratiche per la riduzione dell’impatto ambientale: non solo rendono più efficienti i processi, contribuiscono ad ottimizzare l’efficienza energetica e consentono di effettuare simulazioni ambientali, ma la loro integrazione sinergica può creare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare sfide ambientali e promuovere comportamenti più responsabili.

Un esempio interessante di come l’integrazione di soluzioni digitali possa fornire strumenti avanzati per monitorare, gestire e ottimizzare le risorse energetiche in maniera sostenibile, è proprio il sostegno fornito alle Comunità Energetiche Rinnovabili.
La tecnologia ha un ruolo di primo piano, ad esempio per organizzare produzione e consumo di energia nel modo più efficiente possibile.

A sostegno di una transizione energetica sostenibile ha un ruolo anche Engineering, la Digital Transformation Company con circa 15.000 dipendenti e oltre 70 sedi distribuite in Europa, Stati Uniti e Sud America, che da oltre 40 anni supporta aziende e organizzazioni nell’evolvere il modo in cui lavorano e operano, grazie a una profonda conoscenza dei processi aziendali in tutti i segmenti di mercato e alle opportunità offerte da tecnologie digitali avanzate e soluzioni proprietarie.

Con “Energy Community”, Engineering supporta la transizione energetica di una comunità territoriale che produce e consuma energia elettrica da fonti di energia rinnovabile in autonomia: è una soluzione che supporta l’intero ciclo di vita delle CER, dalla fase iniziale di costituzione e configurazione a quella di progettazione, sino alla gestione dell’operatività commerciale e tecnica.

I membri partecipanti, ad esempio, hanno una serie di facilitazioni: possono valutare la situazione relativa al proprio consumo energetico grazie a simulazioni e meccanismi di notifica che consentono di gestire in modo efficiente l’energia, e possono verificare il valore dell’incentivo erogato dal gestore del servizio energetico. La presenza di cruscotti di monitoraggio permette di controllare alcuni indicatori di sostenibilità ambientale, come il valore di riduzione di emissioni di Co2, l’incremento di energia prodotta da fonti FER, la riduzione dei consumi di energia. In generale, avere controllo su produzione e consumo energetico consente ai produttori/consumatori delle CER decisioni più consapevoli e sostenibili perché supportate da analisi su dati stimati e/o reali.

La piattaforma inoltre effettua previsioni energetiche basate sulle condizioni meteorologiche, definisce tariffe dinamiche, segnala la presenza di accumuli energetici e consente l’analisi della produzione, dei consumi e dello stoccaggio.

La soluzione Energy Community è parte della piattaforma Neta Open Suite, la piattaforma innovativa che gestisce processi di business in ambito Energy e Utilities, evoluzione di una storica soluzione già leader di mercato da oltre 30 anni. Neta è una soluzione agile, data-driven e centrata sui processi di business, che comprende una serie di moduli di nuova generazione disegnati per fornire una soluzione componibile, e che assicura la copertura dei servizi regolamentati (gas, elettricità, servizi idrici) ma anche nuovi servizi come quelli relativi alle comunità energetiche.

In collaborazione con Engineering

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