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Polcevera Genova

Come prende forma il nuovo Polcevera a Genova

Il post di Marco Foti sui lavori di costruzione del nuovo ponte sul fiume Polcevera a Genova

Quest’oggi vorrei andare controcorrente, non scrivere di emergenza sanitaria, di problematiche sui servizi di trasporto (e ce ne sono tante, oggi più che mai) legate al Coronavirus.

Vi racconto una notizia che mi è particolarmente a cuore, vivendo nella città interessata. La costruzione del nuovo ponte sul fiume Polcevera a Genova.

Ebbene si, i lavori procedono in modo veloce, nonostante le tante vicissitudini.
A diciannove mesi dopo il crollo del vecchio ponte Morandi, a Genova si ritorna a guardare laddove per tutti questi mesi c’è stato il vuoto, volgiamo lo sguardo in alto.

In questi giorni la direzione lavori ha dovuto rinviare, a causa del maltempo, il sollevamento in quota della campata più lunga del nuovo ponte autostradale, operazione completata in queste ore.
L’impalcato più lungo (circa 100 metri) è stato posizionato sul letto del torrente, tra le pile 9 e 10, corrispondenti al tratto del ponte Morandi crollato nell’agosto del 2018.

Le operazioni hanno impegnato i tecnici di Fincantieri Infrastructure per quasi 24 ore di lavoro; grazie all’utilizzo di speciali apparecchiature, gli strand jack, è stato possibile garantire la salita della campata, di circa 2mila tonnellate di acciaio, di 5 metri all’ora.

È stato, e lo è ancora, un momento difficile per la città di Genova e ritengo per tutta l’Italia. In queste ore si è raggiunto un traguardo che concretizza l’enorme lavoro condotto dall’industria italiana e coordinato da un sistema di governance il cui modello (che per comodità è stato battezzato “Modello Genova”) deve essere preso a riferimento in tutto il territorio italiano.

Una buon notizia, di auspicio per il prossimo futuro.

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