Vi racconto una notizia che mi è particolarmente a cuore, vivendo nella città interessata. La costruzione del nuovo ponte sul fiume Polcevera a Genova.
Ebbene si, i lavori procedono in modo veloce, nonostante le tante vicissitudini.
A diciannove mesi dopo il crollo del vecchio ponte Morandi, a Genova si ritorna a guardare laddove per tutti questi mesi c’è stato il vuoto, volgiamo lo sguardo in alto.
In questi giorni la direzione lavori ha dovuto rinviare, a causa del maltempo, il sollevamento in quota della campata più lunga del nuovo ponte autostradale, operazione completata in queste ore.
L’impalcato più lungo (circa 100 metri) è stato posizionato sul letto del torrente, tra le pile 9 e 10, corrispondenti al tratto del ponte Morandi crollato nell’agosto del 2018.
Le operazioni hanno impegnato i tecnici di Fincantieri Infrastructure per quasi 24 ore di lavoro; grazie all’utilizzo di speciali apparecchiature, gli strand jack, è stato possibile garantire la salita della campata, di circa 2mila tonnellate di acciaio, di 5 metri all’ora.
È stato, e lo è ancora, un momento difficile per la città di Genova e ritengo per tutta l’Italia. In queste ore si è raggiunto un traguardo che concretizza l’enorme lavoro condotto dall’industria italiana e coordinato da un sistema di governance il cui modello (che per comodità è stato battezzato “Modello Genova”) deve essere preso a riferimento in tutto il territorio italiano.
Una buon notizia, di auspicio per il prossimo futuro.