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Caro Franceschini, quanto dovrà aspettare Galleria Borghese per un nuovo impianto di climatizzazione?

La Galleria Borghese è in attesa di un nuovo impianto di climatizzazione da maggio scorso. E' passata l'estate e siamo quasi in inverno. Trasformiamo un problema in un'opportunità: diventiamo i leader nell'efficienza energetica applicata all'arte

Dopo la Cappella Sistina che da qualche giorno rivive di nuova luce sarà la volta della Galleria Borghese? Quanto altro tempo si dovrà aspettare per un nuovo impianto di climatizzazione, che riguarda il nono museo italiano per numero di visite, che frutta all’Italia 3 milioni di euro all’anno? Quanto tempo dovranno aspettare le opere del Caravaggio, del Bernini, Tiziano, Canova, Guido Reni e le opere di epoca romana che sono esposte nel Museo di Villa Borghese? 

A Maggio abbiamo appreso che l’impianto di climatizzazione della Galleria Borghese era guasto, è passata un’estate intera, ora andiamo incontro all’inverno, sappiamo bene i danni che provoca l’umidità, che il maggior nemico di questo genere di capolavori ma non sappiamo ancora quale tempistica le istituzioni interessate hanno messo o metteranno in campo.

Confidiamo nell’attivismo del Ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini, che in questi primi mesi di mandato avrà sicuramente affrontato il tema con i tecnici e gli incaricati del Mibact sulla questione. E’ urgente dare una risposta e dimostrare solerzia nel risolvere un problema che riguarda uno dei simboli dell’arte italiana, una meta che tutto il mondo ci invidia, situata in uno dei posti più belli di Roma.

Coniugare l’arte con una nuova cultura dell’energia e dell’efficienza energetica, in particolare, ci renderebbe primi al mondo in una materia sulla quale potremmo davvero essere gli antesignani in Europa. Trasformiamo un problema in un’opportunità, ma non perdiamoci nella solita tiritera della burocrazia tutta romana e lontana dalla realtà.

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