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RhOME for denCity trionfa al Solar Decathlon

“L’Italia è tra i paesi europei uno di quelli dove la qualità del costruito è tra le peggiori, tra abusivismo, periferie urbane degradate, edifici mal costruiti, insicuri ed energivori. E’ arrivato il momento di dare un segnale di svolta importante per ripensare al meglio l’abitare sostenibile, integrato sia dal punto di vista sociale che da quello ambientale e paesaggistico”.

 

A parlare è  Chiara Tonelli, docente di Tecnologia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre, che ha coordinato il primo progetto italiano ammesso a Solar Decathlon, competizione tra università di tutto il mondo per la progettazione e realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica.

Oggi può dirsi soddisfatta perché da Versailles – dove su uno spazio di circa 10 ettari sistemato nel Parco del Castello di Versailles si tiene l’appuntamento internazionale – è già arrivato un successo per il team italiano in competizione. RhOME for denCity, l’eco-casa pensata come soluzione abitativa per riqualificare una periferia della capitale italiana, si è infatti aggiudica il primo premio per il social housing della categoria nuove costruzioni e il secondo nella  classifica assoluta.

Un bel riconoscimento per il team di studenti e ricercatori dell’Università di Roma Tre, guidato da Tonelli, che sebbene non rientri nelle prove a punteggio del Solar Decathlon, è sicuramente una testimonianza di apprezzamento per il progetto italiano da parte del Cecodhas, l’Ente per il Social Housing Europeo. 

“Sarebbe importante che il progetto di RhOME for denCity – spiega la Faculty Advisor –  una volta terminata la competizione internazionale, non restasse un prototipo, ma diventasse delle vere abitazioni per riqualificare un’area degradata della periferia romana”.  “Per questo – conclude  – ci auguriamo che l’eco dell’attenzione positiva che il nostro progetto sta riscuotendo arrivi alle nostre istituzioni.

Siamo convinti che si tratti di una grossa opportunità per l’architettura e per l’economia del nostro Paese, e per far ripartire il settore dell’edilizia nel segno della qualità”. 

Il Solar Decathlon  – il contest promosso dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti – è  la più importante competizione internazionale di case innovative che non sprecano ma anzi producono energia, riscaldamento e raffrescamento; risparmiano acqua; riciclano materia.

Si tratta di una sfida tra le più importanti Università del mondo e una grande vetrina internazionale per l’edilizia più innovativa, con l’obiettivo di promuovere l’adozione e l’utilizzo di tecnologie solari e soluzioni architettoniche e costruttive a impatto zero tra i futuri architetti e ingegneri, così come tra i cittadini consumatori e le imprese del settore. La fase conclusiva del Solar Decathlon Europe si tiene con cadenza biennale: nato nel 2002 oltre Atlantico è sbarcato nel Vecchio Continente nel 2010, a Madrid, città che ha ospitato anche l’edizione 2012.

Nelle precedenti edizioni sono stati oltre 200.000 i visitatori presenti. Il team di Roma Tre è stato ammesso alla fase conclusiva anche nel 2012, raggiungendo un lusinghiero terzo posto con il progetto Med in Italy.

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