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Ecco come la Green Economy può diventare motore di cambiamento

La green economy è una cosa seria. Non si tratta soltanto di utilizzare termini eco-green ma significa, per davvero, rivoluzionare il modello di produzione e di uso delle risorse. Cambiare i paradigmi attraverso i quali non solo produciamo, ma soprattutto consumiamo e consideriamo le risorse, in primis quelle alimentari

 

 

 

Significa che, per funzionare realmente, la green economy ha bisogno, in primo luogo di un contesto, fatto di regole e di una condivisione sociale: perché il cambiamento non avviene solo nei cicli di produzione industriale ma nella forma stessa del prodotto e del consumo.

Innovazione, cambiamento e condivisione sono tre elementi dai quali non si può prescindere per costruire un modello capace di trasformare la struttura dell’economia.

Ecco perché, nel caso della green economy non si può continuare a pensare che sia un’opzione, come se possa esserci un’alternativa grey/green: ma il passaggio a un paradigma che poggi sulla sostenibilità ambientale e sociale ha bisogno di un cambiamento che non si limiti al solo oggetto della produzione.

Serve, piuttosto, investire sull’innovazione sociale, capace di percepire i bisogni che derivano dal cambiamento della struttura della società stessa: quelli che sono individuati come “problemi” possono rappresentare la base sulla quale costruire innovazione ed economia nuova.

Mobilità, energia, agricoltura, rifiuti ma anche cultura e turismo sono, al tempo stesso, risorse e opportunità di cambiamento, settori sui quali investire in cambiamento, coinvolgendo cittadini e imprese in una sfida che non può essere solo di processo.

Smart cities sono, principalmente questo: ambiti privilegiati nei quali le soluzioni innovative sono realizzate partendo dall’esigenza di rispondere, con intelligenza, ai bisogni di una comunità che non può rinviare l’obiettivo di consumare in modo differente, riducendo sprechi e danni all’ambiente, intervenendo sull’uso dell’energia fossile.

Perché, alla base dell’intelligenza che viene indicata come caratteristica qualificante, c’è una diversa struttura energetica delle città: città capaci di innovare, agendo per l’adattamento, la resilienza e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Rinunciando a una logica di breve periodo, improntata all’emergenza e alla precarietà, quanto, piuttosto, rigenerando e trasformando.

Non è quindi soltanto una questione cromatica, fashion o di marketing: serve comprendere la necessità di competenze che costruiscono un’economia sostenibile, dove verde, blu e altri colori possono rendere più evidente un cambiamento che è, fondamentalmente, legato alle intelligenze.

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