skip to Main Content

Lo storage tra vantaggi e ricerca tecnologica, il futuro delle rinnovabili

Il clima sta cambiando e le materie prime, come petrolio, gas e carbone, sono destinate a finire. Partendo da questi assunti negli ultimi anni si è puntato alla diversificazione delle fonti di energia.

E si è cercato di integrare i sistemi tradizionali di produzione a combustibile fossile con le energie “alternative”, pulite e rinnovabili come il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. Queste hanno visto una crescita importante negli ultimi anni. Solo nel 2013 in Italia le FER hanno inciso del 33% sul Consumo Interno Lordo di energia, più che raddoppiando il livello del 2008 pari al 16%. Ma si potrebbe fare ancora di più.

Tipica caratteristica di fonti come il sole e il vento è l’intermittenza e la non prevedibilità e ciò provoca qualche problema in fase di dispacciamento dell’energia sulla rete elettrica, che ha funzionato fino ad oggi seguendo le logiche del termoelettrico, programmabile e indipendente dalla contingenza delle forze naturali esterne. In sostanza fino ad oggi i flussi di energia sono andati dal centro alla periferia, ovvero dalla centrale alle utenze domestiche. Oggi con eolico e fotovoltaico non è più così, i flussi tendono a seguire percorsi meccanismi diversi, come nel caso del fotovoltaico sui tetti dove ad esempio, durante il giorno si abbassa tantissimo il carico della rete, perché l’energia viene generalmente autoconsumata, mentre nelle ore serali si verifica un picco della richiesta.

Inoltre una fonte come l’eolico, non programmabile, pone la necessità dell’accumulo. Fino ad oggi non è stato necessario accumulare elettricità e conservarla, ma era sufficiente raggiungere l’equilibrio tra consumo e produzione di energia. In questo modo però parte del potenziale eolico e fotovoltaico rimane inespresso e va perso, perché non sempre quando soffia il vento o c’è maggiore intensità solare, la domanda di energia è adeguata.

Per ovviare a questo problema ed evitare sprechi di energia pulita oggi è invece possibile immagazzinare l’energia elettrica prodotta quando è più conveniente o quando c’è abbondanza di fonti rinnovabili, per usarla quando serve. Tutto questo grazie allo storage, ovvero lo stoccaggio di energia elettrica.

Le tecnologie di stoccaggio dell’energia assorbono quantità di energia per un certo periodo, consentendo di sfruttare l’energia immagazzinata nel corso di questo periodo. Si tratta di vere e proprie batterie, che possono avere capacità (in MW) differenti e applicazioni differenti.

In questo modo è possibile sfruttare tutta l’energia pulita e rinnovabile a disposizione, risparmiando combustibili fossili e inquinando meno. I grandi vantaggi che lo storage porta, ha spinto enti pubblici e privati, Università e aziende ad investire molto in ricerca e sperimentazione su questa tecnologia, consentendo di portare sul mercato sistemi di stoccaggio sicuri e consolidati.

 

Back To Top