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Che cosa gira intorno alla musica

“La musica che gira intorno. Storie di suoni, canzoni, dischi e musicisti, e di cosa sta cambiando” letto da Tullio Fazzolari

 

Non esiste una copertina di dischi più celebre di quella dell’album “Abbey Road”. La foto, scattata da Ian Macmillan l’8 agosto 1969, immortala i Beatles mentre attraversano l’omonima strada londinese. In fila indiana, da John Lennon a George Harrison, sembrano ancora il gruppo affiatato che in pochi anni ha rivoluzionato la storia della musica. Ma l’apparenza inganna. Quello che in realtà stava accadendo negli studi di registrazione di Abbey Road lo racconta un capitolo di “La musica che gira intorno. Storie di suoni, canzoni, dischi e musicisti, e di cosa sta cambiando”, un coinvolgente libro a cura di Nicola Sofri e Stefano Vizio con illustrazione di Nishant Choksi (Iporborea, 280 pagine, 21 euro). Al contrario di quanto faceva credere la foto i quattro ragazzi di Liverpool non marciavano più insieme e praticamente non si parlavano più se non per litigare. Due anni prima era morto tragicamente il loro manager Brian Epstein che riusciva sempre a ricomporre ogni divergenza. E Yoko Ono, la nuova compagna di Lennon, era considerata ingombrante e invadente dagli altri Beatles, soprattutto da Paul McCartney. Le premesse per una rottura c’erano tutte. “Abbey Road” fu un successo stratosferico ma anche il canto del cigno e i Beatles non suonarono mai più insieme.

“La musica che gira intorno” è un concentrato di aneddoti, di retroscena e di curiosità ma soprattutto riesce a dare un’informazione più completa a tutti gli appassionati ed è l’approccio più efficace per far conoscere che cosa c’è dietro ciò che piace ascoltare. Fra pochi giorni, a conclusione del Concerto di Capodanno a Vienna, milioni di telespettatori entusiasti scandiranno il ritmo della “Marcia di Radetzky” ma pochi si loro sanno in quale occasione è stata composta da Johann Strauss senior. Ancor meno noto è il fatto che quasi tutti i musicisti di jazz hanno utilizzato gli spartiti del “Real Book”, una raccolta accurata realizzata da due studenti di un college di Boston che però fino al 2004 circolava clandestinamente.

Tutti, invece, sono convinti di sapere che cosa fa un dj ma, in realtà, sanno soltanto quello che vedono in discoteca mentre ignorano completamente il complesso lavoro di preparazione che c’è prima e che “La musica che gira intorno” descrive dettagliatamente. Ma è soltanto una delle curiosità contenute nel libro. Quanto meno stupefacente è scoprire chi può essere considerato la prima rockstar o per quale motivo la Finlandia è la patria della musica metal. Altra lettura interessante è quella sui più clamorosi casi di plagio veri o presunti.

La musica sicuramente è arte ma realisticamente è anche un business colossale che negli ultimi decenni è stato stravolto dall’innovazione tecnologica. L’industria discografica è stata sovrastata dall’utilizzo di internet e Spotify è ormai una presenza egemone. Quale scenario ci riserva il futuro è difficile da prevedere. Ma qualunque cosa cambi l’unica cosa certa è che nessuno farà mai a meno della musica.

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