I 19 Stati membri che hanno richiesto di beneficiare di Safe, il meccanismo di prestiti dotato di 150 miliardi di euro, hanno tutti presentato i loro piani nazionali di investimento in materia di difesa, ha annunciato ieri il commissario alla Difesa, Andrius Kubilius. “Quindici Stati membri hanno mostrato il loro sostegno all’Ucraina. È più di quanto previsto! E parliamo di miliardi, non di milioni”, ha aggiunto Kubilius. Ma la Commissione non vuole nominare chi sono i quattro paesi che non vogliono usare i prestiti di Safe per l’Ucraina. L’Ungheria è apertamente ostile all’aiuto all’Ucraina. Un sostegno si è manifestato pubblicamente già ieri: la Spagna dedicherà 215 milioni del miliardo di prestito Safe all’appoggio all’Ucraina, ha annunciato Margarita Robles.
SAFE, UN PROGRAMMA PER LA DIFESA EUROPEA
I beneficiari dei prestiti Safe sono Polonia (43 miliardi di euro), Romania (16,7 miliardi), Ungheria e Francia (16,2 miliardi), Italia (14,9 miliardi), Belgio (8,3), Lituania (6,3), Lettonia (5,6), Estonia (2,6), Portogallo (5,8), Bulgaria (3,2), Slovacchia (2,3), Repubblica Ceca (2), Croazia (1,7), Finlandia e Spagna (1), Grecia (0,79), Cipro (1,1), Danimarca (0,5). La Commissione analizzerà i piani presentati dagli Stati membri nei mesi di dicembre e gennaio, e prevede di poter erogare i fondi per i progetti iniziali all’inizio del 2026. “Il programma Safe è essenziale per la preparazione della difesa dell’UE e per la nostra base industriale”, ha ricordato Kubilius. Safe consente agli Stati di effettuare acquisti congiunti di armamenti con almeno due paesi partecipanti, di cui uno membro dell’Ue. Il dispositivo mira a rafforzare l’industria della difesa europea e almeno il 65 per cento del valore del prodotto finale dovrà provenire dall’Ue, dall’Ucraina, da un paese dello Spazio economico europeo o dall’Associazione europea di libero scambio.
IL CANADA TROVA L’ACCORDO CHE È FALLITO CON IL REGNO UNITO
Il Canada ha concluso un accordo con l’Ue per partecipare agli appalti pubblici nel settore della difesa finanziati dal pacchetto di prestiti da 150 miliardi di euro del programma Safe, ha annunciato ieri la Commissione europea. Le imprese canadesi potranno partecipare a progetti di difesa finanziati congiuntamente e partecipare alle gare d’appalto per progetti di acquisizione congiunti sostenuti dall’Ue. “Insieme creeremo catene di approvvigionamento resilienti tra le nostre industrie in un momento cruciale per la sicurezza globale”, ha affermato la Commissione nel suo comunicato. I paesi terzi possono rappresentare al massimo il 35 per cento del valore di un sistema d’arma finanziato dal Safe, ma con questo accordo il Canada potrà ottenere una quota maggiore. Ottawa dovrà tuttavia versare un contributo “proporzionale ai vantaggi che il paese partner e le sue entità dovrebbero trarne”, tenendo conto del Pil, della competitività industriale e dell’entità della cooperazione con i produttori europei. Il Regno Unito, impegnato in negoziati simili, ha rifiutato l’accordo a causa dell’importo del contributo richiesto dalla Commissione: 6 miliardi di euro. Al Canada è stato chiesto molto meno in ragione delle dimensioni della sua industria della difesa. Quel che l’Ue vuole da Ottawa sono soprattutto materie prime.
(Tratto dal Mattinale europeo)



