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Continua a crescere la costellazione italiana Iride

Sono ufficialmente in orbita otto nuovi satelliti Eaglet, parte della costellazione Iride, il programma spaziale italiano finanziato attraverso i fondi del Pnrr. Tutti i dettagli

Ricevuti i primi segnali dai minisatelliti italiani per telerilevamento Eaglet II di Iride, costellazione italiana di costellazioni per l’osservazione della Terra, nonché una delle più ampie in Europa.

Coordinato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), il programma spaziale italiano finanziato attraverso i fondi del Pnrr Iride prevede la realizzazione di costellazioni satellitari dedicate all’Osservazione della Terra, tra cui la costellazione Eaglet II, sviluppata da OHB Italia.

Il lancio di otto satelliti Eaglet II è avvenuto alle 19:44 di venerdì 28 novembre dalla base di Vandenberg Space Force Base in California, su un Falcon 9 di SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk.

Dopo qualche ora dal lancio, il centro di controllo della missione di OHB a Roma ha acquisito il segnale dei satelliti. La costellazione Eaglet II di OHB Italia, si aggiunge ai satelliti HEO già in orbita, realizzati da Argotec.

I dati raccolti da Iride offriranno un supporto decisivo al monitoraggio e alla protezione del territorio, alla gestione delle risorse e alla sicurezza nazionale.

Il loro dispiegamento sarà completato il prossimo anno, secondo la tabella di marcia prevista dal Pnrr, con il lancio di ulteriori satelliti dello stesso tipo, cui seguirà l’integrazione di nuove costellazioni Iride realizzate da altri gruppi industriali, ampliando ancora di più le capacità del programma. (Qui per rivedere il webinar organizzato da Start Magazine “Iride, la Terra visto dalla Spazio”).

Tutti i dettagli.

COS’È IRIDE

La costellazione satellitare nazionale Iride, insieme ad altri sistemi spaziali nazionali ed europei, è concepita per servire le Amministrazioni Pubbliche, quali la Protezione Civile e molte altre.

Si tratta di una costellazione ibrida composta da satelliti di classe diversa con sensori per l’osservazione della terra dedicati; un sistema end-to-end costituito da un insieme di sotto-costellazioni di satelliti in orbita bassa (Low Earth Orbit), dalla infrastruttura operativa a terra (Downstream e dai servizi destinati alla Pubblica Amministrazione italiana.

Il programma ha un valore di 1 miliardo e 100 milioni di cui 800 milioni finanziati proprio dal Pnrr. Si tratta di un progetto ambizioso dal momento che deve essere operativo entro giugno 2026, obiettivo del Pnrr.

IN ORBITA I SATELLITI EAGLET II

Il lancio del 28 novembre segna un altro passo importante verso il pieno dispiegamento delle prime costellazioni multisensore europee. Gli Eaglet II, interamente progettati e sviluppati da OHB Italia, integrano il loro dedicato Flight Operations Segment (FOS), che consente il controllo del satellite sia durante la fase di commissioning che nel corso delle operazioni nominali.

Si tratta di una nuova generazione di satelliti di misura ridotta per l’Osservazione della Terra, la cui missione primaria è acquisire immagini RGB mediante uno strumento elettro-ottico, in grado di trasmettere con bassa latenza dati in banda X verso le stazioni di terra. Inoltre, i satelliti raccolgono e ritrasmettono messaggi del sistema AIS (Automatic Identification System) per il tracciamento delle navi, offrendo capacità di sorveglianza persistente e risorse per risposte rapide e mirate.

“I nostri satelliti sono progettati per fornire immagini ad alta risoluzione, frequenti e con una maggiore reattività, sia nel monitoraggio di fenomeni chiave, sia nella rapida fornitura di dati agli utenti istituzionali e commerciali” ha spiegato l’ad di Ohb Italia Roberto Aceti.

L’OBIETTIVO

“Il lancio dei satelliti della costellazione Eaglet II di Iride rappresenta un altro passo molto importante per il programma che vede ora in orbita sedici satelliti” spiega Simonetta Cheli, Direttrice dei programmi di Osservazione della Terra Esa e del centro Esrin. “La seconda costellazione di Iride si materializza con il lancio di questi otto satelliti che si aggiungono agli otto della costellazione Heo lanciati nella prima metà di quest’anno permettendo il raggiungimento del target previsto dal Pnrr, riguardante il dispiegamento di costellazioni, con sette mesi di anticipo” sottolinea Cheli.

VICINO IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Secondo il presidente dell’Asi, Teodoro Valente “È questo un ulteriore passaggio che porta la costellazione di Iride a configurarsi sempre più verso il raggiungimento dei suoi obiettivi: accrescere la tutela e il monitoraggio del nostro pianeta. Obiettivi, questi, che per Asi sono tra gli elementi essenziali, come sancito dagli indirizzi di governo in materia spazio e aerospazio, delle attività spaziali. La costellazione di costellazioni di Iride è una componente strategica che permetterà di rinforzare la leadership tecnologica italiana nel dominio, dell’Osservazione della Terra. Grazie ai sensori installati sui nuovi satelliti, che saranno dispiegati in orbita, potremmo contare su un sistema sempre più sofisticato, reattivo e tempestivo nello studio dei delicati equilibri del nostro Pianeta”.

Con il lancio dei satellite Eaglet II, il programma Iride consolida così un tassello decisivo verso la piena operatività entro il 2026, rafforzando il ruolo dell’Italia nello scenario europeo dell’osservazione della Terra, mentre è in corso la definizione della data policy così da avere entrate che possano coprire i costi operativi e per finanziare gli sviluppi del sistema. 

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