(POLITICO, Clea Caulcutt, 6 novembre 2025)
1. Minc, che un tempo paragonava Macron a un generale napoleonico per talento e fortuna, oggi lo accusa di aver minato le istituzioni con scelte narcisistiche, favorendo l’ascesa dell’estrema destra.
«Alain Minc, ex mentore e influente consigliere politico, ora dice che è il “peggiore” presidente dal 1958. Minc dice che il narcisismo del presidente lo ha spinto a decisioni sconsiderate che “hanno messo in pericolo le istituzioni francesi” e hanno potenziato l’estrema destra in vista delle presidenziali 2027.»
2. Sostenitore precoce di Macron nel 2017, Minc ha interrotto i rapporti dopo le elezioni anticipate del 2024, rimproverando al presidente un entourage di scarso livello e una sequenza di errori.
«Minc, un influente uomo d’affari che ha consigliato molteplici presidenti francesi dal 1980, era uno dei primi sostenitori di Macron. Il 76enne ha consigliato Macron, il cui ufficio ha declinato di commentare questa storia, prima della sua vittoria del 2017 e durante il suo primo mandato.»
3. Per Minc, il presidente vive in un’illusione di onnipotenza psicologica e dovrebbe abbandonare la scena interna per dedicarsi alla diplomazia internazionale.
«“Macron è in negazione della realtà… È schiacciato dalla propria psicologia”, ha detto Minc.»
4. L’irruzione di Macron ha sconvolto il sistema bipartitico francese, ma le sue mosse recenti rischiano di rendere instabile il panorama politico in modo irreversibile.
«Minc dice che Macron sta trascurando la sua famiglia centrista e, nonostante chiamate a coalizioni, rifiuta concessioni per costruire alleanze con opposizioni mainstream.»
5. Sondaggi recenti indicano un ampio vantaggio per l’estrema destra di Le Pen, con Minc che mette in guardia contro i pericoli di un passaggio a un regime illiberale difficile da invertire.
«Un recente sondaggio Elabe posiziona i leader del National Rally miglia avanti a leader più moderati, con Le Pen al 34% dei voti, contro il 15,5% di Philippe, primo ministro di Macron, e 12,5% per Attal.»
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)







