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Analfabetismo finanziario e pensioni a rischio. Italia longeva ma impreparata

Il nuovo Edufin Index 2025 di Alleanza Assicurazioni e SDA Bocconi fotografa un’Italia che invecchia ma non sa pianificare la propria pensione. I giovani temono per il futuro, mentre gli over 65 sono fiduciosi. Tutti i numeri

Gli italiani sono ancora insufficienti in educazione economica e finanziaria. L’aspettativa di vita aumenta, ma incertezza e timore del futuro sono le emozioni prevalenti. La previdenza è ancora un oggetto misterioso per la maggior parte degli italiani, anche quelli vicini alla pensione. Solo gli over 65 guardano al domani con più fiducia e curiosità. È quanto emerge dal quarto Rapporto Edufin Index sulla consapevolezza e comportamenti finanziari e assicurativi, realizzato dall’Osservatorio di Alleanza Assicurazioni, Fondazione Gasbarri e SDA Bocconi.

ITALIANI PIU’ LONGEVI MA IMPREPARATI SULLE PENSIONI

L’Italia conferma il suo primato europeo di longevità, ma non può invecchiare tranquilla. Infatti, i due nuovi indicatori dell’Edufin Index di Alleanza Assicurazioni, Longevity Index (55 su 100) e Pension Index (48), fotografano una popolazione inconsapevole e impreparata sul futuro, divisa tra speranza e timori. Il Pension Index mostra che gli italiani hanno competenze limitate in materia previdenziale, in particolare riguardo l’adesione a forme integrative rispetto alle pensioni pubbliche. Il Longevity Index medio, invece, cresce in modo significativo con l’aumentare del reddito, ma è penalizzato dall’inoccupazione. Intanto, la vita media schizza a 84 anni, undici in più rispetto ai 73 del 1975. Un traguardo che apre interrogativi sulla sostenibilità del futuro sociale e previdenziale del Paese. Una Previdenza poco conosciuta anche tra chi è vicino alla pensione. Al tempo stesso il rapporto lavoratori-pensionati è sceso a 1,5 a 1 e diventerà 1 a 1 entro il 2050.

“L’analfabetismo finanziario genera mostri, che non sono in grado di pianificare il loro futuro. Chi inizia a lavorare oggi si preoccupa di quanto sarà la propria pensione? Chi pensa a una polizza rtc? Nessuno. L’educazione finanziaria oggi non è solo far di conto o investire in Borsa, ma imparare a pianificare il futuro, nostro e dei nostri figli”, ha detto il sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, a margine della presentazione dei risultati del rapporto.

I GIOVANI TEMONO IL FUTURO  E LE PENSIONI

Giovani e donne sono i più preoccupati poiché temono che i risparmi accumulati non bastino a garantire una “silver age” serena. Quasi quattro italiani su dieci oggi assistono un anziano e la maggior parte dubita di poter ricevere la stessa cura domani. Gli over 65, invece, guardano al futuro con più fiducia. Sono tre i profili principali che emergono dall’Edufin Index: i miopi e inconsapevoli (20%), giovani e donne del Sud poco istruiti e senza pianificazione. La seconda categoria è composta dagli avveduti e inattivi (49%), consapevoli ma fermi all’intenzione. Infine, esistono gli esperti e lungimiranti (31%), uomini istruiti del Nord, capaci di programmare il futuro.

“Il progressivo invecchiamento della popolazione mette sotto pressione la sostenibilità del nostro sistema sanitario e previdenziale, incidendo su livelli pensionistici e disponibilità di accesso alle cure”, ha detto Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia.

I NUOVI ITALIANI CONTRIBUIRANNO A PAGARE LE PENSIONI?

Sul fronte dei Nuovi Italiani, cittadini stranieri integrati nel tessuto sociale, il potenziale è grande ma ancora sottoutilizzato: la loro partecipazione sarà cruciale per colmare il vuoto demografico e sostenere il sistema pensionistico. La buona notizia è che il grado di integrazione linguistica e culturale incide in maniera positiva. Infatti, i livelli più alti si registrano tra coloro che conoscono bene la lingua italiana (59) e vivono nel Paese da oltre 15 anni (53).

“L’educazione finanziaria è una competenza fondamentale per costruire una società più equa e consapevole. Da anni siamo impegnati su tutto il territorio in un Programma Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa”, ha affermato Giancarlo Fancel, Country Manager e CEO di Generali Italia.

ITALIA BOCCIATA IN EDUCAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA

Il livello medio di Edufin Index nel 2025 si attesta a 56, inferiore alla sufficienza (60). Il 10% della popolazione è analfabeta dal punto di vista finanziario e assicurativo, due punti percentuali in meno rispetto al 2024. L’alfabetizzazione resta complessivamente bassa: solo il 40% della popolazione gestisce in modo consapevole le proprie finanze. Generalmente uomini, over 45 e residenti al Nord ottengono livelli superiori alla media. Il gender gap si stabilizza a 5 punti (uomini 59 vs donne 54), ma si riducono i divari per area geografica ed età.

Al tempo stesso, cresce di un punto l’alfabetizzazione finanziaria degli abitanti del Sud e delle Isole (54 nel 2025 vs 53 nel 2024). Un trend che si osserva anche tra i giovani in fascia 25-34 anni (55 nel 2025 vs 54 nel 2024).

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