Sono cittadina di Bologna, non suddita di Lepore, e sono al fianco delle comunità ebraiche.
Siamo in piena barbarie nella mia bella città e in troppe città italiane. Ieri pomeriggio in consiglio comunale Matteo Lepore, sindaco ormai divenuto dittatore senza limite, ha ricevuto e premiato a Bologna Francesca Albanese, eroina blasfema, insieme alla portavoce di quelle barche che hanno sfidato la guerra e che vaneggiano con troppa condiscendenza dell’informazione che mi fa vergognare di cosiddetti “colleghi” iscritti all’Ordine dei giornalisti.
Albanese, dopo aver offeso il sindaco di Reggio Emilia con una claque di docenti indecenti, che fomentano l’ideologia ipocrita di finti amici della pace ed evidenti rabbiosi antisemiti, predica accondiscendenza verso il terrorismo con una opposizione anticostituzionale nauseabonda con una platea di persone sempre più amiche di Hamas. La cialtroneria demagogica antisionista e antisemita pervade drammaticamente i vari cortei che portano alla guerriglia che non è mai né piccola né grande come raccontano i mass media.
La caccia all’ebreo e il fuoco con scritte inammissibili, l’occupazione violenta delle scuole e delle università con le bastonature ai docenti e il benestare codardo di rettori irresponsabili, con manipolazione del genocidio che mai viene invocato per la popolazione ucraina ma viene usato contro le vittime della Shoah, è indecente e porta lo striscione della guerra a fianco ai terroristi del 7 ottobre che sfilano nelle strade a ferro e fuoco. Menzogne riportate quotidianamente in troppe tv calano sulla notte della pace e sicuramente contrastano il Piano Trump e un accordo sempre più difficile, e si cerca (?) l’unità nazionale aizzando il fuoco del dissenso contro il governo Meloni, mentre l’opposizione sbraita in ogni occasione e ci si chiede se questa accozzaglia di campo minato di estrema sinistra può ancora essere il partito del capo dello Stato Mattarella.
Essere lucidi serve: il Piano di pacificazione e stabilità per Gaza fondato sulla liberazione degli ostaggi e la resa di Hamas è plasticamente una vittoria di Israele su ben sette fronti di guerra aperti contro il suo diritto di esistere in pace e sicurezza, e il Pd non può continuare a scegliere la deriva dei falsi pacifisti perché toglierebbe la dignità politica a quel partito che nella storia italiana ha avuto un ruolo fondamentale e che è già moralmente sul baratro dell’opposizione costituzionale.
Come componente del Gruppo che siede a Palazzo Chigi per promuovere la Strategia sull’antisemitismo, che ha visto una composizione interistituzionale e associativa straordinaria, affermo senza nessuna timore che le colpe dei padri non si possono riversare sui figli, e dunque l’odio verso Israele è degenerato sul popolo ebreo con effetti intollerabili che sconvolgono la storia dell’identità ebraica, che non ha nessuna colpa, che sottopongono le comunità a barbarie già sfociate in persecuzioni di memoria aberrante, e che combattere le assimilazioni opportunistiche significa difendere e rilanciare con forza la storia millenaria della cultura della gente ebrea. In tutti i modi possibili, senza temere l’ignoranza coatta.